Ci sono attimi che scrivono la storia. Swedbank Stadion, minuto 29. Passaggio in profondità di Isco, taglio di Cristiano Ronaldo che deposita in rete l’1 a 0 per il Real Madrid. E’ il gol numero 500 in carriera (tra club e nazionale) per l’astro portoghese, un’attività professionistica iniziata 12 stagioni fa con la maglia dello Sporting Lisbona. Poi il passaggio in Inghilterra sotto la protezione di Sir. Alex Ferguson e quel numero 7 sulle spalle, il 7 dei campioni di Manchester. La coppia Wayne Rooney – Cristiano Ronaldo frutterà solo una Champions League al Manchester United ma quella coppia rimarrà scolpita nel collettivo. Proprio di recente Cristiano ha dichiarato che gli manca Wayne e che un giorno vorrà tornare a giocare accanto a lui. Chissà se la saudade improvvisa riporterà Ronaldo in Inghilterra o forse per rivedere WR10 e CR7 bisognerà aspettare il viale del tramonto per entrambi con location la MLS. Al momento non è ipotizzabile una fine carriera per Cristiano Ronaldo. Nelle ultime tre stagioni il fenomeno di Madeira ha superato sé stesso, ove fosse possibile.

Torniamo a Malmoe e andiamo dritti al minuto 90’, la squadra svedese gioca in 10 mentre los galacticos conducono di misura con il punteggio di 1 a 0. La partita sembra andare archiviandosi ma è una zampata di Cristiano Ronaldo a riportare i riflettori della storia sulla partita. Gol numero 323 di CR7 con la camiseta del Real Madrid. A Madrid c'è chi dice siano 324 per il "gol della discordia" assegnato dalla LFP a Pepe in una Liga di qualche anno fa. Ufficialmente sono trecentoventritré con la camiseta blanca. 323 quanti Raul Gonzalez detentore, fino a ieri, del record di miglior marcatore di sempre nella storia del Real Madrid. Raul per segnare quella cifra ha impiegato più di 700 partite e una vita dedita alla causa blanca, il fenomeno di Madeira arrivò a Madrid nell’estate del 2008 e in 7 anni e sole 306 (!) partite ha eguagliato una leggenda del madridismo come capitan Raul. Numeri impressionanti per il più forte giocatore, insieme a Messi, della nostra epoca. Il più forte giocatore di sempre del Real Madrid ? Sì.

Non ce ne vogliano tutte le stelle del firmamento che sono transitate, o hanno scritto la storia, nel club della capitale spagnola. Il fenomeno di Madeira non si ferma qua. Ieri nel postpartita ha dichiarato che Raul in persona gli ha telefonato a fine partita per fargli le congratulazioni, glissando poi sul futuro dicendo che nessuno sa cosa può accadere nella vita. Ma in questo momento è fantascienza vedere CR7 lontano da Madrid. Lui che nell’estate del 2008 fu costretto a prendere la maglia numero 9 perché il 7 a Madrid era già stato assegnato da tempo sulle spalle di Raul Gonzalo. Proprio quel Raul raggiunto nell’olimpo delle leggende ieri sera con la doppietta che ha steso il Malmoe. Si dirà “Questione di numeri 7”, in realtà è una questione di numeri uno e Cristiano Ronaldo si è dimostrato ancora una volta “Il numero 1 tra i numeri uno”.