Un coraggioso Astana frena l'Atletico: pari a reti bianche

Nel gruppo C di Champions League, l'Atletico Madrid non riesce ad andare oltre lo zero a zero, inciampando nella trasferta kazaka.

Un coraggioso Astana frena l'Atletico: pari a reti bianche
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Di Giorgio Giovannini

Passo falso dell’Atletico Madrid, che non va oltre lo zero a zero nella lunghissima trasferta in terra Kazaka. La truppa di Simeone soffre tutto il primo tempo, nonostante le buoni occasioni sprecate da Torres, per poi rivelarsi più pericoloso nel secondo frangente di partita, ma cozza contro un Astana tatticamente organizzato e per nulla intimorito di fronte al blasone degli spagnoli. Con un punto a testa, l’Atletico aggancia temporaneamente il Benfica a quota sei punti (i portoghesi devono ancora affrontare il Galatasaray stasera), mentre l’Astana è ultimo in classifica a due punti, tre in meno dei turchi.

Di fronte ai presenti nella suggestiva Astana Arena, Stoilov punta ad infastidire la truppa di Simeone, lanciando un 4-4-2, con Eric tra i pali, Ilic e Shomko sulle fasce, mentre Postnikov e Anicic tengono le chiavi della retroguardia. In mediana, partono titolari Canas e Maksimovic, mentre sulle ali Dzholchiev e Kethevohama supportano le due punte, Junior Kabanaga e Muzhikov. Modulo speculare per i Colchoneros, con Siqueira, Godin, Gimenez e Juanfran, a proteggere l’area dell’estremo difensore Oblak. Simeone lancia Gabi e Tiago come interni di centrocampo, mentre Koke e Saul Niguez completano la linea di mediana. Davanti, le due punte, Griezmann e Torres, con Jackson Martinez comodo in panchina.

Spettacolare colpo d'occhio dell'Astana Arena più vivo che mai

Il fischietto inglese Anthony Taylor dà il via alle contese: i padroni di casa impegnano subito Oblak, dopo cinque minuti, con un volley mancino di Shomko, prontamente bloccato dal numero uno avversario. L’Atletico inizia a macinare gioco, gravitando nelle parti di Eric: Tiago sfiora il gol, su errore del portiere di Astana, che calcia a colpo sicuro, ma Postnikov si immola sulla linea e salva il risultato. Dopo qualche brivido, i padroni di casa rialzano la china e creano diversi grattacapi alla retroguardia madrilena: al minuto 22’ Canas ci prova di testa, senza risultato, mentre Kethevohama sei minuti dopo impegna Oblak con un tiro dalla distanza. Nonostante un Astana più organizzato e offensivo, le occasioni migliori sono dell’Atletico: Torres sciupa alla mezz’ora un tiro comodo in area, mentre Koke gela lo stadio con una traversa su punizione defilata allo scadere del primo tempo, che finisce a reti bianche.

Di ritorno dagli spogliatoi, è sempre la truppa azzurra ad alzare il baricentro, trovando due volte la conclusione su distanza di Shomko, senza però sbloccare la partita. I viaggianti non intendono subire per tutta la partita: Simeone si espone con l’artiglieria pesante, lanciando Jackson Martinez, al posto di uno spento Torres. L’Atletico sale di colpi e va vicina al gol a più riprese, dapprima con Griezmann a quindici minuti dalla fine, con una diagonale, che termina di poco a lato; due minuti dopo, Gimenez, di testa su calcio d’angolo, inquadra la porta, ma finisce con una presa sicura di Eric. Al minuto 85’, i biancorossi sprecano una buona palla gol, con una buona azione manovrata sulla sinistra, i kazaki spazzano via e trovano un contropiede pericoloso sul ribaltamento dell’azione, prontamente sventato dalla difesa madrilena. All’ultimo secondo dei tre minuti di recupero, l’Atletico va vicinissimo al gol, con Carrasco, che ci prova in area con un rasoterra, sventato da Eric. Finisce a reti bianche, gli ospiti subiscono l’Astana nel primo tempo, a livello tattico, mentre nei secondi 45’ pungono più volte, senza però sbloccare il risultato. Si è visto un buon Astana, ben schierato in campo, in grado di creare qualche grattacapo agli spagnoli, portandosi a casa un punto meritato.

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About the author
Giorgio Giovannini
Tradito dal suo riconoscibilissimo accento veneto, è un fedelissimo seguace della Reyer Venezia, ma il suo vero credo è LaVar Ball. Quasi pendolare tra Venezia e Londra, con tappa a Milano per le sue fedi calcistiche: Milan e Tottenham. Appassionato di stadi, specialmente quelli britannici.