Un riscatto che potrebbe non bastare, quello che cerca l'Arsenal nella gara casalinga di Champions League contro la Dinamo Zagabria. Un riscatto doveroso, dopo i due flop nelle prime due gare, proprio contro i croati in trasferta e soprattutto in casa con l'Olympiakos. La frittata è stata messa in padella, ed ora sta cuocendo. Lo chef Wenger dovrà trovare il modo di spegnere il fornello, ma dovrà farlo senza un guanto e una presina, ovvero nella maniera più difficile possibile: l'alsaziano fronteggia infatti una pesantissima emergenza a centrocampo.

Chi ha tutto da perdere contro chi da perdere non ha praticamente nulla, potremmo dire. Se infatti i Gunners devono qualificarsi per forza agli ottavi di finale, la Dinamo gioca con la mente sgombra, solamente per sognare e magari infastidire, visto che la classifica e l'impegno contro il Bayern Monaco rendono proibitivo pensare a una miracolosa qualificazione. L'Europa League resta però un obiettivo concreto. La classifica vede infatti i bavaresi e l'Olympiakos a 9 punti, mentre Arsenal e croati sono fermi a 3.

Come dicevamo, i problemi per i londinesi non riguardano solo una classifica che non fa sorridere, ma anche i ripetuti infortuni a centrocampo, in ultimo quelli di Coquelin ed Arteta: la sfortuna torna ad abbattersi su Wenger, che in conferenza stampa ha dovuto fare la conta degli uomini. "Coquelin ne avrà minimo per un mese, forse anche di più. Arteta non starà fuori molto, Ramsey è a disposizione", ha spiegato il tecnico.

Le Coq era diventato l'uomo tattico fondamentale per i Gunners nel 2015, ora sostituirlo diventa complicato: dovrà essere Flamini a supplire all'assenza del connazionale portando anche la sua esperienza, che in match del genere diventa fondamentale. "A novembre abbiamo perso tanti giocatori, dalla gara con lo Sheffield Wednesday in poi. Chamberlain tornerà per il weekend, Walcott dopo di lui".

La formazione di Wenger sembra a questo punto facile da prevedere, e dovrebbe essere il classico 4-2-3-1. Cech difenderà i pali, davanti a lui Bellerin, Mertesacker, Koscielny e Monreal. Flamini come detto affiancherà Cazorla in mezzo al campo, mentre sulla trequarti, insieme a Sanchez e Ozil, potrebbe trovare spazio Gibbs, anche se Campbell lo insidia. Unica punta Olivier Giroud.

In ogni caso, Wenger nonostante gli acciacchi resta fiducioso nella riuscita del miracolo, anche se la sua squadra viene da 3 sconfitte nelle ultime 5 gare, tutte fuori casa, con un pareggio e una vittoria a completare il quadro: "Questi periodi possono capitare in stagione, ma la differenza la fa il modo di reagire alle difficoltà. Ai ragazzi piacciono i palcoscenici importanti, e questo è un aspetto fondamentale. Quando saremo al completo, sono sicuro che ce la potremo giocare con tutti. Se passiamo il turno di Champions League, potremo essere pericolosi per chiunque".

Solamente tre le assenze nelle file della Dinamo Zagabria di Mamic, anche se importanti: quelle di Schildenfeld per infortunio e Pivaric per squalifica in difesa, e quella di Antolic a centrocampo (probabile). Fuori anche Ademi dopo la storiaccia di doping che l'ha riguardato. Nel 4-3-3 davanti ad Eduardo ci saranno dunque Pinto e Musa larghi, Taravel e Sigali al centro. Insieme a Machado e Rog in mezzo probabilmente troverà spazio Coric, mentre davanti nel tridente ci saranno i soliti tre, Soudani e Pjaca larghi ai lati di Junior Fernandes.