Il Barcellona in Coppa per dimenticare il Valencia

Coppa del Re // Semifinale // FC Barcellona - Real Sociedad // Mercoledì, ore 22:00, Camp Nou, Barcellona // La Real vola al Camp Nou e cercherà di sfruttare gli errori difensivi del Barcellona. I blaugrana non intendono ripetere la partita giocata al Mestalla.

Il Barcellona in Coppa per dimenticare il Valencia
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Di Annalisa Falcone

Gerardo Martino e Jagoba Arrasate non si erano mai trovati in semifinale di Coppa. In realtá, non si erano mai trovati in Coppa. Il Tata é al suo primo soggiorno in Spagna mentre Arrasate é arrivato in semifinale - anche - a causa di una parentesi della storia spagnola molto spiacevole.

Torniamo indietro. Il Racing de Santander, squadra che attualmente milita nella Segunda Division B (serie C spagnola) e che ha goduto di un decennio nella Primera Division (seria A spagnola), elimina a sorpresa, negli ottavi di Copa del Rey, l'Almeria. Il 30 Gennaio andrà a sfidare la Real (che vincerà, prima, col Villarreal solo in trasferta, al ritorno, per 0-1). Finisce 3-1 per gli uomini di Arrasate. Ma ecco il fenomeno: 45° del primo tempo, gara di ritorno dei quarti di Copa del Rey, il Santander si ferma e i giocatori cantabrici si abbracciano a centrocampo. E' un segno silenzioso di protesta. Protesta contro quella società che non paga più loro lo stipendio. Stipendio che ogni onesto lavoratore si guadagna ogni giorno. C'è crisi, anche nel calcio.

La Real Sociedad, dunque, vince e si porta in semifinale dove ad aspettarli c'è il Barcelona del Tata Martino (arrivato in semifinale dopo un 6-0 complessivo ai danni del Getafe). L'unica volta che i due tecnici si sono incontrati è stata nel giro d'andata della Liga della stagione in corsa: 4-1 a favore del Barça e storia chiusa.

Barcellona e Sociedad si sono ritrovate in Coppa l'ultima volta nel 1951. I numeri sono chiaramente a favore del Barcelona. Le due squadre si sono affrontate in 10 eliminatorie (solo 2 vinte dalla Real) e 4 finali (che si sono concluse tutte con una vittoria dei blaugrana). 14 gol totali segnati dalla squadra di San Sebastian contro i 37 della squadra catalana. Insomma, la Real deve provare a riscrivere la storia.

Due allenatori in un certo modo simili tra loro. Il Tata è un patriota, un argentino vero, di quelli che lasciano la loro Terra solo per questioni urgenti (come si è rivelata quella di Tito Vilanova) ma che prima o poi ci torneranno. Uno di quelli che non baratterebbe mai il Sud America per l'Occidente. Ha cominciato ad allenare in Argentina e non voleva finire più: prima all'Atletico Colon (Santa Fe), poi all'Asuncion, poi allenatore del Paraguay e infine il Newell's Old Boys. Poi la chiamata ed ora è a Barcellona. Anche Arrasate è un patriota, in fondo. Lui dalla Spagna non s'è mai mosso. Precisamente da San Sebastián non s'è mai mosso. Ha cominciato ad allenare la terza squadra della Real, poi la primavera e poi finalmente la "promozione" in prima squadra.

Gli uomini di Arrasate arrivano alla gara con la voglia di riscattarsi dopo il 4-0 subito in campionato per mano dell'Atletico. Periodo altalenante per la Sociedad: nelle ultime 5 ne hanno perse 2, vinte 2 e pareggiata 1 segnando 7 gol e subendone 13 (partita più disastrosa quella col Villarreal: 5-1). Tuttavia si trova al sesto posto a -4 dal Villarreal quinto e a +5 dal Siviglia, settimo. Non molta la differenza col Barcellona del Tata Martino nelle ultime 5 partite: 2 pareggiate, 1 persa e 2 vinte segnando però 10 gol e subendone 4. Fermato dal Valencia sabato, i catalni sono als econdo posto a pari punti col Real Madrid terzo e a -3 dall'Atletico Madrid di Simeone.

Alla vigilia della partita, Martino deve fare a meno della stella brasiliana Neymar (infortunio alla caviglia ricavato contro il Getafe proprio in Copa del Rey) ma recupera Puyol, Montoya, Afellay e Cuenca. Quindi probabilmente rivedremo il giovane Martín (sulla fascia destra) e il veterano Puyol al centro a far coppia con Bartra, sulla sinistra ballottaggio Adriano-Alba col secondo favorito. A centrocampo, il Tata, potrebbe dare fiducia ancora a Sergi Roberto affiancandolo a Song (o Busquets) ed a un maestro come Iniesta. Davanti l'ex Udinese Alexis Sanchez, Messi e Pedro.

Ecco i convocati: Valdés, Pinto; Montoya, Piqué, Mascherano, Puyol, Dani Alves, Jordi Alba, Adriano, Bartra; Xavi, Fàbregas, Iniesta, Sergi Roberto, Sergio Busquets, Song, Afellay; Alexis Sanchez, Messi, Tello, Isaac Cuenca, Pedro.

In conferenza stampa Martino ha detto che ha analizzato e parlato coi suoi giocatori degli errori commesi contro il Valencia e spera (vuole) che non si ripetano. Inoltre si è detto quasi preoccupato del fatto che non sa che Real Sociedad aspettarsi: una difensiva o una offensiva? "Sabato (al Vicente Calderon, ndr) ha giocato senza un "9", però potrebbe esserci la possibilità che giochi con un attaccante. Tutto dipenderà anche da cosa faremo noi per obbligarli a giocare una determinata partita", le sue parole; poi ha aggiunto: "Quando il risultato è a nostro favore, dobbiamo chiudere la partita, non sprecare occasioni" (suona come un appello ai suoi giocatori). Inoltre ha voluto precisare che "per 45 minuti dove abbiamo giocato male a Valencia non dovete già pensarci fuori dalla Liga". "Sappiamo che andando avanti le partite diminuiscono e i punti sono importanti, per questo la partita successiva è sempre una vendetta, un modo per riprenderci quello che abbiamo perso". Insomma, il Barça c'è e vuole dimostrarlo.

Mentre dall'altra parte c'è qualche novità: fuori dalle convocazioni Agirretxe ed El "Chory" Castro per scelta tecnica, dentro Elustondo e Canales. Sì, Sergio Canales, nuovo acquisto che non è tanto nuovo alle orecchie degli spagnoli. Ve lo ricordate nel Real Madrid (2010-2011)? Se avete la memoria corta allora ve lo ricorderete nel Valencia (prima di passare appunto alla Real). 31 presenze e 3 gol il suo bottino valenciano. Proprio il Valencia che ha battuto il Barça. Ah, e lui è di Santander e ha militato 7 anni circa nel Racing.

Arrasate è uomo di poche parole e molti fatti. In conferenza ha detto: "I miei ragazzi sono giovani e hanno voglia di finale. Le parole non valgono, si parla sul campo. Dobbiamo fare una grande partita". Insomma: o vinciamo o vinciamo. "Sappiamo che sono superiori e che su quel campo non abbiamo mai concluso grandi risultati ma dobbiamo essere solidi e costanti. E' una squadra offensiva che può soffrire in difesa". Poi ha svelato qualcosa sugli undici titolari: "In porta giocherà Eñaut (Zubikarai). Confido molto in Gaztañaga. Domani vedrò se Gorka (Elustondo) giocherà. Sergio (Canales) sta bene e può avere un'opportunità, come tutti gli altri del resto".

Probabile formazione basca (4-2-3-1): Zubikarai; Carlos Martinez, Ansotegi, Inigo Martinez, Gaztanaga; Angel, Gorka; Xabi Prieto, Zurutuza, Griezmann; Seferovic

Quindi ecco i convocati della Real: Bravo, Zubikarai; Carlos Martínez, Zaldua, Mikel, Ansotegi, Iñigo, José Ángel; Ros, Pardo, Elustondo, Gaztañaga, Zurutuza, Xabi Prieto, Canales; Seferovic, Vela, Griezmann.