Che questa semifinale di Coppa del Re non sia una partita come tutte le altre lo si capisce dalla concentrazione sui volti dei giocatori che attendono di entrare in campo, dalla trepidazione del Bernabeu e di una città intera che attende di confrontarsi in un derby che dopo l’ultima giornata di campionato vede insolitamente l’Atletico capolista e il Real costretto a inseguire.
Ma la Coppa è un’altra storia e la squadra di Ancelotti ci tiene a dimostrarlo.

Prima del fischio di inizio viene osservato un minuto di silenzio in ricordo di Luis Aragones. I giocatori, con il lutto al braccio, si stringono al centro del campo. Un silenzio totale copre tutti i rumori del Bernabeu, che rispettosamente onora il tecnico scomparso. Il silenzio termina con un lungo applauso che esprime anche tutta la tensione dei tifosi madridisti, ansiosi di vendicare la sconfitta nella finale della scorsa stagione. La commozione lascia dunque il posto alla determinazione. Palla al centro, si comincia.

Le due squadre partono subito forti, mantenendo ritmi alti e facendo girare la palla velocemente. Il Real attacca l’area avversaria approfittando dei movimenti rapidi dei laterali Cristiano Ronaldo e Jesé, schierato all’ultimo momento al posto dell’infortunato Bale.

La squadra di Ancelotti rimane in attacco grazie ad una serie di calci d’angolo ma non riesce a trovare il gol del vantaggio.
L’occasione più ghiotta però capita all’Atletico: è il tredicesimo quando Arda Turan colpisce di testa un cross di Juanfran e costringe Casillas ad una parata insidiosa.

Al 17’ il Real trova il gol del vantaggio con un tiro da fuori area di Pepe. Il difensore centrale è fortunato nel trovare la deviazione di Insùa; il pallone, diretto fuori, cambia invece traiettoria e inganna l’incolpevole Courtois.


L’Atletico prova a reagire e al 20’ sfiora il gol con Miranda, impedito da un intervento dell’attento Casillas.

Allo spettacolo in campo si aggiunge un po’ di nervosismo e in soli cinque minuti vengono ammoniti prima Pepe, per un intervento da dietro su Diego Costa, e poi Diego.
I blancos intanto continuano ad attaccare, prima con un tiro dai quaranta metri di Di Maria che, deviato, termina in corner; e ancora al 32’ con una clamorosa doppia occasione targata Jesè-Modric che vede Courtois impegnarsi per difendere la porta dei colchoneros.

Gli ultimi minuti del primo tempo sono dominati dal possesso palla alternato di entrambe le squadre fino all’intervallo. Il Real va negli spogliatoi in vantaggio e meritatamente viste le numerose azioni create dagli uomini di Ancelotti.

Comincia il secondo tempo e Simeone manda in campo Cristian Rodriguez al posto dello stanco Diego. Il cambio sembra azzeccato, Rodriguez va subito all’attacco e con un tiro deviato dalla difesa blanca ottiene un calcio d’angolo sul quale Godìn va di testa ma il suo tentativo termina alto.

Nel secondo tempo la musica non cambia, è sempre il Real a dominare la partita, anche grazie ad un Cristiano Ronaldo in serata. Il 70% di possesso palla dei blancos si concretizza al 56’ con il gol di Jesè: Di Marìa serve con un assist preciso il canterano che si smarca perfettamente e batte Courtouis.

Al 60’ Simeone cambia Arda Turan, al suo posto entra Adrìan per dare rapidità all’attacco dei colchoneros. Solo un minuto più tardi però Diego Costa rimedia un evitabile cartellino giallo per reazione. L’attaccante era diffidato e salterà il match di ritorno al Vicente Calderòn.

Il Real Madrid controlla la partita con il possesso palla a centrocampo, merito soprattutto dei passaggi di Xabi Alonso e Modric. La squadra di Ancelotti, nonostante le due reti di vantaggio, non rinuncia ad attaccare e sfiora di nuovo il gol con Pepe su calcio d’angolo di Di Marìa.
Proprio quando l’Atletico non sembra in grado di dare una svolta alla partita arriva il salvataggio decisivo di Modric: è il 72’ e il croato salva sulla linea di porta un colpo di testa di Diego Godìn che fa disperare i colchoneros. Il Bernabeu tira un respiro di sollievo.

Simeone approfitta della buona occasione della squadra per sostituire un irriconoscibile Raùl Garcìa con Josè Sosa. La scossa non arriva e l’Atletico non riesce a trovare il gol che per riaprire la partita.
Trova invece la terza rete il Real, o meglio il tiro di Di Marìa trova la gamba di Miranda e termina nella porta di Courtouis, battuto per la seconda volta da un suo compagno.

A questo punto Ancelotti fa uscire Benzema e Di Marìa per lasciare spazio a Morata e Illaramendi. Esce anche l’eroe della serata Jesè ed entra Isco.
Il Real non si accontenta e nel recupero sfiora il 4-0 proprio con Morata.

Dopo i quattro minuti di recupero concessi, Clos Gòmez fischia la fine della partita.
Il Real Madrid vince meritatamente e con una prestazione convincente. La squadra di Ancelotti affronterà la sfida di ritorno di martedì prossimo con un buon vantaggio ed è a un passo dalla finale.

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