È una vittoria che sa di trionfo quella dell’Atletico Madrid a Valencia. Al Mestalla i colchoneros soffrono fino alla fine ma riescono a vincere la sesta “finale” consecutiva, avvicinandosi sempre più alla conquista del titolo. Nonostante gli impegni di Champions League, Simeone schiera la formazione titolare per far male ad un Valencia che si conferma avversario temibile e porta a casa i tre punti grazie all’ennesima prestazione convincente, trascinato ancora una volta da Raul Garcìa.

Prima di iniziare, come sugli altri campi di Liga, anche a Valencia si osserva un minuto di silenzio in ricordo di Tito Vilanova.


Undiano Mallenco fischia l’inizio del match e il Valencia fa subito capire agli avversari che non avranno vita facile sfiorando il vantaggio con un tiro di Alcacer che termina di poco a lato.
I padroni di casa controllano il gioco nei primi minuti, sfruttando la corsa di Piatti e Barragan sulle fasce.

Ma l’Atletico Madrid non è certo al Mestalla per difendersi e, nonostante il pressing dei giocatori di Pizzi, non rinuncia ad attaccare. Dopo i primi quindici minuti quasi di dominio infatti il Valencia fatica ad arrivare all’area avversaria e ad impostare l’azione, così si affida senza successo ai lanci lunghi.

La squadra di Simeone prende coraggio e costruisce delle buone azioni; una di queste al 42’ porta i colchoneros in vantaggio: gran passaggio di Gabi verso il centro dell’area, Raul Garcìa anticipa un impreciso Guaita e spalle alla porta colpisce di testa per lo 0-1.
Il gioco aereo si conferma uno dei punti di forza per l’Atletico e per Raul Garcìa, che segna il suo diciassettesimo gol in stagione, il nono in campionato.

Senza alcun recupero si chiude un primo tempo equilibrato e interrotto da molti falli. Il Valencia è partito forte ma ha gradualmente perso incisività, l’Atletico ne ha approfittato ed è riuscito a trovare il gol del vantaggio a tre minuti dall’intervallo.

Nel secondo tempo, passano appena cinque minuti e a Diego Costa capita la palla del possibile raddoppio ma a tu per tu con Guaita centra il portiere.
Il Valencia però cresce e crede nel pareggio, spinto anche dai neoentrati Vargas e Feghouli. Godìn e Miranda sono costretti a soffrire.
Al 64’ proprio Feghouli colpisce di testa un pallone che sembra destinato a terminare in rete ma Filipe Luis salva in corner.
Dopo dieci minuti è ancora uno scatenato Feghouli a spaventare i colchoneros con un tiro da destra che attraversa tutta l’area di rigore e finisce fuori.

La squadra di Simeone soffre gli attacchi di un Valencia che non demorde e chiude gli avversari a difesa della porta di Courtois.
A cinque minuti dalla fine si ripete il duello Diego Costa-Guaita e ancora una volta ha la meglio il portiere del Valencia, che con i due interventi provvidenziali sull’attaccante di Lagarto si riscatta dopo l’erroraccio sul gol dello 0-1.

Le emozioni al Mestalla non finiscono nemmeno nel recupero: al 91’ infatti Undiano Mallenco mostra il rosso diretto a Juanfran per un fallo duro su Piatti. È l’unica nota stonata di un pomeriggio perfetto e non impedisce ai tremila tifosi dell’Atletico giunti al Mestalla di festeggiare dopo il triplice fischio.


La vittoria su misura ai danni del Valencia (ottavo 1-0 della stagione) lancia ulteriormente gli uomini di Simeone verso un titolo che manca da diciotto anni.
Con questo successo, l’Atletico Madrid si porta a 88 punti, mai così tanti nella storia del club, e stabilisce anche il suo record di vittorie consecutive in Liga (nove).
Il Valencia invece perde tre punti importanti nella lotta per l’Europa League e cerca di salvare la stagione con il ritorno della semifinale contro il Siviglia.