Tutto quel che può essere un derby con un trofeo in palio. Forse non spettacolare il primo confronto tra Real e Atletico, ma condito da un'intensità con pochi eguali. Finisce uno a uno, perché il Real ha una qualità infinita, ma l'Atletico ha cuore e coraggio per non crollare, nemmeno dopo il primo sigillo del bambino prodigio, James Rodriguez. In una sorta di passaggio di testimone è lui a insaccare il vantaggio bianco, dopo aver sostituito all'intervallo C.Ronaldo. Un gol meritato, perché anche se il Real non impegna quasi mai Moya è certamente più propositivo in zona offensiva, più portato verso la vittoria. Eppure non basta, perché il nuovo Atletico ha intatta quella grinta che ha reso grande il gruppo dell'anno passato. A condannare Ancelotti la solita esitazione difensiva. In un nugolo di maglie Real spunta R.Garcia. Un tocco lieve che spegne i sogni galattici. Proteste dei padroni di casa per il mancato rosso a Mandzukic, mani volontario, e per un mancato penalty nel finale. La Supercoppa si assegna al Calderon.

Simeone e Ancelotti sconvolgono i piani della vigilia. Niente 4-2-3-1 per il Real. Solo panchina per il nuovo gioiello James Rodriguez. Al suo posto non Di Maria, corteggiato dal Manchester United, ma Xabi Alonso, per una mediana più coperta e attenta a impedire facili ripartenze all'Atletico. Il Cholo non è da meno e disegna un undici guerriero, privo della qualità di Griezmann, genietto francese ammirato al recente mondiale.

Lo spartito è chiaro. Il Real tesse la tela, mentre l'Atletico si rintana in attesa dell'occasione. La partita è subito ad alta tensione. Fioccano i cartellini e a farne le spese sono Koke e Siqueira, con Gabi graziato per l'entrataccia su Kroos. Il Madrid gioca di più, ma incide di meno. La prima conclusione di Bale, all'undicesimo, è strozzata e non sorprende Moya. Delizioso nell'occasione l'appoggio di Benzema. La risposta dell'Atletico è immediata. I bianchi dietro concedono qualcosa e Casillas rischia due volte in pochi minuti. Arriva prima una conclusione da fuori di Mandzukic, poi un destro pericoloso di Saul. Con Kroos in ombra e Ronaldo poco inserito nella manovra, le migliori azioni per Ancelotti giungono grazie alle sortite di Marcelo e Carvajal. L'Atletico però resta temibile e Ramos deve spazzare l'area intorno alla mezz'ora per fermare una bella trama di Raul Garcia. Un'uscita imperfetta di Casillas consegna a Mandzukic un minuto dopo l'occasione d'oro, ma il croato spreca malamente. Al 41' la migliore chance per il Madrid. Bale pennella per Ronaldo, con il portoghese che svetta a centroarea ma non trova la porta.

La ripresa si apre con la sostituzione a sorpresa di C.Ronaldo. Al suo posto James Rodriguez. Il Real fa sul serio e al secondo è già a un passo dal vantaggio. Bale elude il difensore e scarica il destro, ma Moya è puntuale. Non basta l'innesto di Griezmann, l'Atletico, schiacciato, fatica a uscire e il Madrid colleziona angoli e potenziali pericoli. Al 60' baruffa a terra tra Ramos e Mandzukic. Giallo per entrambi. Lo stesso centrale spagnolo, in proiezione offensiva, di testa mette paura ai biancorossi. Simeone toglie Siqueira, a rischio rosso, e inserisce Ansaldi, ma è ancora il Real ad avvicinare il vantaggio. Punizione potente di Bale, Moya respinge come può e Kroos, tutto solo, spara alto. Ancelotti ricorre al talento di Di Maria per scardinare la difesa avversaria, mentre nell'Atletico R.Jimenez rileva un affaticato Mandzukic. Qualche minuto prima altra conclusione di Kroos, stavolta contrato da Godin. Il gol, in mischia, arriva al minuto 81. Kroos finta il tiro e serve Carvajal. Traversone basso dell'esterno per Benzema. Il francese lotta nel mezzo e il pallone termina sui piedi di James Rodriguez che batte verso la porta di Moya e trova la deviazione di Ansaldi. 1-0. Il carattere dell'Atletico esce prepotente. Koke chiama subito al proscenio Casillas e sul successivo angolo Miranda sfiora un pallone che sfila poi sul fondo. Il Real però non indietreggia. Sente il momento e prova ad affondare per chiudere il discorso già nella gara d'andata. Pepe, di testa, mette a lato di poco, mentre Di Maria porta vivacità al reparto avanzato. Improvviso il pari a due dal termine. Raul Garcia beffa la disattenta difesa del Real, toccando quel che basta il traversone. 1-1 e tutto da rifare per il Madrid. Casillas non esce e, impotente, vede la palla insaccarsi all'angolo. Nel finale il direttore di gara non ravvisa un fallo di mano di Suarez e al Bernabeu termina in parità il primo atto.