L’inseguimento del Barça al Real di Ancelotti continua anche oggi, nella 23^ giornata di Liga. Giornata di Liga che vede il Barcellona obbligato a vincere per rispondere ai tre punti ottenuti ieri, seppur tra i fischi del Bernabeu, da un Madrid apparso sempre più in difficoltà. La disfatta madridista con conseguente avvicinamento dello scorso weekend ha dato dunque ancor più forza e convinzione agli uomini di Luis Enrique che vivono uno stato di forma strepitoso, con una serie di dieci vittorie consecutive tra campionato e coppa che ha permesso al Barcellona di tornare a un solo punto dalla vetta della classifica e di arrivare in semifinale di Copa del Rey. Al Camp Nou, al contrario arriva un Levante dal rendimento ondivago, capace nell’ultimo turno di battere con un sonoro 4-1 il Malaga, ma anche capace di tre sconfitte nelle precedenti tre uscite ufficiali. Levante, tra l’altro, che non ha affatto una buona tradizione qui al Camp Nou dove nelle sole ultime due stagioni ha rimediato la bellezza di dodici gol da Messi e compagni. Messi, proprio Messi che nel 2015 è tornato l’alieno di un tempo garantendo un rendimento straordinario sia per il numero di gol segnati, sia per numero di assist forniti, di cui hanno beneficiato soprattutto Neymar e Suarez, calatosi ormai perfettamente nel nuovo scacchiere di Luis Enrique. 

LE SCELTE: 

Luis Enrique, in vista dei vari impegni che la sua squadra dovrà affrontare da qui alla metà di marzo decide di far rifiatare alcuni dei suoi big come Pique, Iniesta, Suarez, Dani Alves e Jordi Alba, chi per scelta tecnica, chi per qualche acciacco vario. Nel dettaglio i catalani con Claudio Bravo in porta, difesa formata da Montoya, Mascherano, Bartra e Adriano, con Pique diffidato che si accomoda in panchina e Jordi Alba tenuto fuori per scelta tecnica. A centrocampo confermati Sergio B. con Rakitic e Xavi che prende il posto di Iniesta influenzato, ma comunque in panchina. In attacco con Messi e Neymar c'è Pedro e non Suarez, alla trecentesima gara ufficiale con il Barcellona. Il Levante arriva al Camp Nou da penultimo della classifica cercando di limitare al massimo la furia del Barça. Per questo motivo Lucas Alcaraz sceglie un 4-2-3-1 un po mascherato che il fase di non possesso palla si trasformerà in un molto più prudente 4-5-1. Nel dettaglio Marino tra i pali, Ivan Lopez, Navarro, Ramis e Tono a formare il pacchetto arretrato. Doble Pivote in mezzo al campo con Diop e Simao dietro alla linea da tre formata da Xumetra, Barral e Morales. L'unica punta è Uche. 

IL MATCH: 

Il canovaccio del match appare scontato con il Barça subito a macinare il suo gioco alla ricerca di gol che metterebbe fin da subito il match in discesa, e allo stesso tempo il Levante tutto rannicchiato per creare densità di uomini davanti alla propria area di rigore. Nei primi minuti il Barça prova a rendersi subito pericoloso con Messi e Neymar imprecisi però nell'ultimo passaggio. Il Barcellona  aumenta il ritmo a suo pacimento senza che il Levante riesca a mettere un freno al possesso palla catalano. Gli uomini di Luis Enrique mantengono il pallino del gioco, ma non creano occasioni limpide nei primi minuti. C'è anche il Levante in campo, e anch'esso prova a scalfire le certezze barceloniste affidandosi ad un paio di sortite solitare da parte di Barral mal assistito però dai propri compagni. Intorno al quarto d'ora il Barça aumenta i giri del motore con Neymar incontenibile a creare scompiglio sulla corsia di sinistra, senza trovare però la giusta rifinitura per i suoi compagni appostati in area, è comunque il preludio del gol: minuto 17', Messi sposta il suo raggio d'azione sul lato destro del campo, attira su di se mezza difesa del Levante, alza la testa, scucchiaia dall'altra parte per Neymar che da solo davanti a Marino colpisce svirglolando il pallone, regalandogli però un effetto devastante per Marino che è spiazzato dal colpo ad effetto del brasiliano: è 1-0 Barça dopo 17 minuti. Il gol placa un po la furia del Barcellona che decide di stare lì a palleggiare in mezzo al campo, facendo correre a vuoto i Valenciani, che  hanno solo un breve sussulto nella fase centrale di tempo sugli sviluppi di un paio di calci piazzati. Bravo però non deve mai intervenire seriamente per salvare la propria porta. Nel finale di tempo il Barça torna ad aumentare la velocità di azione e puntualmente arriva il gol del 2-0. Diop si fa scippare letteralmente il pallone da Bartra molto aggressivo sulla trequarti avversaria, il canterano alza la testa, vede Messi libero al limite dell'area, lo serve e la Pulga non perdona Marino col destro per il 2-0 e il 24° gol in Liga del numero dieci. Numero dieci che due minuti più tardi si divora il 3-0 ancora con il destro che però stavolta finisce alto di pochissimo sopra la traversa. Il primo tempo finisce dunque con un Messi totale protagonista del match, autore con quello di oggi del decimo gol consecutivo nelle ultime dieci apparizioni al Camp Nou. 

Il Secondo tempo non ha più molto da dire, il Barça prova a divertirsi aumentanto il numero delle segnature, il Levante cerca di limiare i danni e subire il meno possibile. Neymar non restituisce il favore a Messi che manca l'aggancio col pallone per il 3-0, Neymar ci prova anche di testa dopo una splendida assistenza di Pedro, non da però la forza necessaria alla sfera. Messi-Neymar continuano a deliziare il pubblico del Camp Nou con scambi strettissimi e giocate per palati fini, senza però infierire più di tanto su un Levante che nel suo possibile cerca di non perdere la faccia. Al 60' però arriva il 3-0. Busquets indisturbato dal limite dell'area schucchiaia un pallone delizioso per Pedro che di prima è delizioso nel servire Messi libero di colpire ancora col destro da due metri. è il gol del 3-0, il gol che cala il sipario ad un match mai realmente iniziato. Il Barça a questo punto fa accademia, Luis Enrique cambia Rakitic con Sergi Roberto, ma il pilota automatico rimane inserito e porta via anche un rigore procurato da Neymar, calciato neanche a dirlo perfettamente da Leo Messi. Tripletta per la Pulce, 26° gol in campionato, a -2 da CR7. Dopo il 4-0 Luis Enrique cambia un positivissimo Neymar per Suarez apparso molto deluso dall'esclusione iniziale. Un Suarez si deluso che però al primo pallone toccato fa gol, e che gol! Percussione sulla corsia di sinistra di Adriano, che arriva sul fondo, mette la palla dentro per Luis Suarez che si esibisce in una spettacolare rovesciata sul quale nulla può il povero Marino trafitto per la quinta volta dai marziani del Barça. Nel finale il Barça arresta la sua fame di gol e decide di fermarsi a 5. 

Un Barcellona fantastico coglie la sua undicesima vittoria consecutiva eguagliando il record di vittorie ottenuto da Guardiola nella stagione 2008. Messi in forma strepitosa trascina i suoi con una tripletta, Neymar segna ancora una volta, Luis Enrique fa turnover, lasci fuori anche Suarez, che però poi entra e segna in rovescita. Il Levante non può nulla di fronte a un Barça di questa portata, un Barça che torna a -1 dal Madrid, un Barça sempre più forte e minaccioso. Ancelotti è avvisato.