Quando il Real scende in campo al Barnebeu, su Madrid, splende ancora il sole. Atletico e Barcellona osservano a distanza, in attesa dell'impegno serale. Il Madrid non ha la sua veste migliore, Ancelotti cerca il compromesso giusto per non "tradire" la Liga in nome della Champions. Una mano la da il giudice sportivo, che mette fuori causa Kroos e James, Bale è invece ai box per infortunio. Ronaldo, dopo il ricorso, gioca, lui vuole esserci sempre.

Giornata cerchiata in rosso sul calendario del Real, perché gli incroci alimentano sogni di rimonta. L'Eibar è avversario accomodante, non abituato alle platee come il Bernabeu. Carletto lancia Illarramendi e Jesé, come annunciato in conferenza stampa, l'esperto Arbeloa, Isco e Hernandez. Anche Benzema siede in panchina, il richiamo dell'Atletico - derby di Champions - è forte.

L'Eibar, vittima sacrificale, attende il proprio destino, quasi senza voler graffiare il Real. Isco bacia entrambi i legni, Ramos suona la carica, Ronaldo apre - 38 in Liga, irreale - Hernandez marchia la partita. Due a zero, il fenomeno e l'"astro nascente" messo a sedere e ora in cerca di rilancio. Il 3-0 arriva molto dopo e porta il nome di Jesé. A quel punto Ancelotti è già in Coppa, con Modric, Sergio Ramos e Marcelo a preservare muscoli delicati. Il Real vince e resta lì, mettendo pressione al Barcellona.

Luis Enrique non può sorridere, perché appreso della vittoria del Madrid, vede il Barcellona incartarsi a Siviglia. Campo difficile, ma sfida in discesa, da subito. Illumina Messi, in risposta a Ronaldo. Parabola perfetta, delicata, Neymar si risveglia dal torpore e dal piazzato scuote gli avversari. La reazione è però positiva, il pugno allo stomaco non manda K.O il Siviglia. Banega mette l'1-2, Gameiro porta a compimento la rimonta. Il vantaggio catalano è dimezzato, la Liga resta bellissima.

Chi non sorride è Simeone. L'Atletico si gode Griezmann - due reti, la seconda viziata da una posizione di off-side - ma si ferma a Malaga. Il secondo sigillo del francese evita la sconfitta alla Rosaleda, ma il Malaga esemplifica i problemi dell'undici del Cholo. Se non gira a mille, l'Atletico perde la sua grandezza. Resta il problema in zona gol, Torres non incide, non sempre la garra può sopperire alle carenze d'organico. L'Atletico vive e muore nella lotta e per la lotta serve una condizione eccezionale.

Real Madrid - Eibar 3-0

Siviglia - Barcellona 2-2

Malaga - Atletico Madrid 2-2

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Johnathan Scaffardi
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