S.Ramos, James Rodriguez, C.Ronaldo, il Real batte tre colpi e poche ore dopo il successo blaugrana, ispirato dal solito Messi, giunge la risposta da Madrid, con Ancelotti che si avvicina al derby di Champions mantenendo intatte le speranze di Liga.

Al Bernabeu arriva il Malaga e il pensiero del tecnico è tutto ai 90 minuti di campionato. Il successo dei rivali con l'ostico Valencia obbliga il Madrid a non fare sconti. Manca Benzema, gioca Isco, dietro Arbeloa per Carvajal e Pepe al fianco di S.Ramos.

A scardinare i piani l'infortunio di Bale, doppiato più tardi da quello di Modric, nubi nere invadono l'orizzonte europeo. Ancelotti non si scompone, lancia Chicharito Hernandez e esce indenne da una sorta di rilassamento che contagia il Real nelle fasi iniziali. Quando accelerano i padroni di casa fanno paura, ma il Malaga, reduce dal pari con l'Atletico, non rinuncia a giocare la partita e non pochi sono i grattacapi per la difesa blanca.

Il vantaggio, firmato S.Ramos, porta con sè molti dubbi. Ronaldo calcia teso dall'out di destra, ma sul piazzato del portoghese il centrale spagnolo sembra leggermente avanti rispetto alla linea difensiva. Per il direttore di gara il colpo di testa che si insacca alle spalle di Kameni è regolare. 1-0 Real, ma ancora Malaga. La roccaforte del Madrid regge e allora arriva il colpo da biliardo che chiude la gara. Dai e vai James - Ronaldo, sinistro meraviglioso all'incrocio del colombiano. Kameni si allunga, sfiora, ma capitola. Un gioiello che raccoglie l'approvazione del Bernabeu e fa esplodere anche Ancelotti.

Juanmi punisce la letargica difesa del Real e restituisce linfa al finale, ma la firma sulla partita è di C.Ronaldo, un appoggio facile facile sottoporta su invito di Henrandez, bravo a sguciare via sul fronte destro d'attacco. CR7 cancella il penalty sprecato - palo interno - e risponde alla chiamata di Messi. Il Real continua a sognare l'accoppiata.