Goleada non petita, superiorità manifesta”. Sintesi perfetta della prova casalinga del Real Madrid contro il malcapitato Sporting Gijon, la famosa locuzione latina seppur rivisitata per l’occasione. In un Bernabeu gremito per la seconda di Zidane sulla panchina blanca, le merengues regolano la pratica asturiana in soli 20 minuti dilagando nel passivo e in ogni zolla del campo. Finisce 5-1. Venti minuti di assoluto dominio della premiata ditta Bale-Benzema-Ronaldo che, a suon di fraseggi e perfetta sintonia, regalandosi palloni a profusione, trova il gol con una facilità disarmante. La BBC della camiseta blanca alterna con precisione chirurgica la propria incisività sotto porta: Bale apre le danze, Cristiano Ronaldo timbra per due volte il cartellino, nel mezzo il tap-in di Benzema che, non contento, al 41’ fa eco alla doppietta del portoghese siglando la rete del 5-0. Incolmabilmente superiori, e non dubitavamo del contrario, per qualità e capacità tecnica, il confronto resta impietoso anche se si tiene conto della caparbietà, dell’intensità di gioco, del carattere espresso. Che non si registrasse un poker tanto veloce al Bernabeu dal lontano 1989 è dato sufficiente a far chiarezza sulla capacità realizzativa di quei tre lì davanti. E, se non bastasse, a darne ulteriore conferma ci pensano i numeri. Ronaldo e Benzema sono infatti appaiati in testa alla classifica marcatori con 16 gol. Al Gijon resta a consolazione di non aver chiuso a reti inviolate. C’è, nella ripresa, il tempo di annotare il gol della bandiera di Isma Lopez, a render meno amara la debacle subita.

Buona la prima, ancor meglio la seconda dunque per Zizou. La cura del neo tecnico sembra sortire gli effetti sperati. Non si scompone uno degli eroi di Francia e mantiene saldo il proprio credo. Ancora un 4-3-3 con Isco a centrocampo insieme a Kross e Modric mentre Carvajal viene confermato a destra in difesa. Nota stonata da registrare a fine gara anche per i padroni di casa però. Le merengues perdono Bale sul finire del primo tempo per un problema al polpaccio e Benzema al 65' della ripresa per una botta alla caviglia. La formazione speculare dello Sporting, non riesce ad arginare la foga dei padroni di casa nonostante Fernandez scelga di lanciare il baby gioiello croato Halilovic arrivato in prestito dal Barça.

Dicevamo di un primo tempo che ha aperto e chiuso il match. Il minuto di silenzio per Velazquez, vecchia gloria blanca mancata in settimana, lascia il posto all’incubo del Gijon. Se Pepe in avvio fa buona guardia prima su una cavalcata di Halilovic lanciato a rete poi su un’iniziativa di Jony, al 9’ è già chiaro che sarà una sfida a senso unico. In due minuti il Real si scatena. Al 7’, su corner dalla destra di Kroos, Cuellar fa harakiri in uscita, Bale sul primo palo incorna la sfera confermandosi il miglior cannoniere di testa d'Europa (7 gol) di questa stagione. Nemmeno il tempo di rimetter il pallone a centro campo che per i blancos si mette in discesa. Assist di Benzema a liberare Ronaldo che di sinistro dal limite dell'area lascia partire una staffilata che non lascia scampo al portiere. 15esimo sigillo stagionale per CR7 e parziale sul 2-0. Il Bernabeu è una bolgia, il Gijon non ha il tempo di reagire che, freddo come la peggior vendetta, arriva il gol del 3-0 sempre orchestrato dalla BBC. Cross dalla destra di Bale, Benzema liberissimo si coordina e con una mezza rovesciata trafigge il portiere dello Sporting.

Impressionante la rapidità e facilità di azione delle merengues che non concedono nemmeno un metro agli ospiti. Tanto che, al 18’ arriva il poker. Ancora un cross dalla destra, questa volta di Carvajal a servire Ronaldo che, appostato sul primo palo, trafigge Cuellar per la quarta volta con un rasoterra insidioso. È il gol numero 27 per il portoghese in stagione. E match di fatto già chiuso. Ma c’è ancora tempo prima del riposo. Navas è chiamato al 24’ al suo primo intervento. Il portiere dei padroni di casa è però attento sulla conclusione a giro di Jony mentre sul ribaltamento di fronte Benzema va vicino al 5-0. La botta del francese però, questa volta esalta i riflessi del povero Cuellar. Una punizione dai 35 metri di Bale, al 28’, non ha l’esito sperato e allora il Gijon prova a trovare coraggio ma non riesce ad impensierire davvero Navas.

La squadra di Fernandez è senza idee e sulle gambe paralizzata dall’avvio delle merengues. Tanto che al 33’ serve l’intervento sulla linea di un difensore ad evitare la tripletta a Ronaldo anche se l’azione era viziata dal fuorigioco del portoghese. Se i padroni di casa recriminano un rigore al 37’ per evidente fallo di Varane su Halilovic, il Real gioca al tiro al bersaglio con il povero Cuellar. E al 41’ Benzema colpisce il centro. Fenomenale giocata di Isco che con un sombrero si libera di un avversario e poi con una scucchiaiata deliziosa libera Benzema che con un tocco rasoterra segna il 16esimo gol stagionale raggiungendo Ronaldo in testa alla classifica marcatori. Unica nota stonata di questo primo tempo, l’uscita al 44’ di Bale per un guaio muscolare al polpaccio.

La ripresa inizia con due cambi. Fuori Halilovci dentro Ndi per lo Sporting Gijon mentre Jesé rimpiazza Bale. Non sembra però esser cambiata la trama del match. Ronaldo, particolarmente irrequieto ai danni di Cases ma graziato dal direttore di gara, al 54’ sbaglia il tris personale. Liberato ancora una volta da Benzema, il portoghese non inquadra la porta da posizione favorevole. Al 59’ però Jony, più attivo tra i suoi, prova un sinistro da fuori area che sfiora il palo finendo in tribuna. È il preludio al gol della badiera per il gijon. Mentre Isco lascia il posto a James e Rasheed rileva Alvarez per i padroni di casa, Isma Lopez servito dal solito Jony mette alle spalle di Navas un piattone fulminante. Ci sono voluti 62’ minuti per vedere una bella azione degli uomini di Fernandez che provano a risalire la china.

Il miglior momento degli asturiani, coincide con il peggiore per gli uomini di Zidane. A far piovere sul bagnato, dopo l’uscita sul finire del primo tempo di Bale, ci pensa il problema rimediato alla caviglia da Benzama. Il francese non riesce a proseguire e Zidane, per non rischiare, inserisce Kovacic. Dicevamo del miglior momento del Gijon. Lo Sporting non si arrende e prova il tutto per tutto e con Ndi va vicinissimo al gol del 5-2. La conclusione del neoentrato però finisce non troppo lontano dalla porta di Navas. Ancora un cross da sinistra con Varane che anticipa Isma Lopez favorendo l’intervento di Navas. Il Real tiene il campo e controlla il gioco sul finire del match. Nel recupero però c’è tempo per James di cercare la gloria personale: questa volta Cuellar non si fa umiliare.

Finisce dunque con la seconda cinquina consecutiva, su due gare, dell’era Zidane. Il francese è il primo tecnico della storia a segnare 10 reti nelle prime due partite del mandato. Il Real scavalca momentaneamente il Barcellona, in campo questa sera, al secondo posto. In attesa di scoprire cosa farà l’Atletico da poco sul terreno di gioco.