Se c'è un campionato affascinante ed estremamente equilibrato è la Ligue 1. Scorrendo l'albo d'oro della massima divisione francese si può notare come negli ultimi sei anni hanno vinto altrettante squadre diverse: Lione (2008, ultimo di sette titoli di fila), Bordeaux (2009), Marsiglia (2010), Lilla (2011), Montpellier (2012) e Paris Saint-Germain (2013). Vedremo se il 2014 riproporrà uno di questi nomi oppure qualche altra sorpresa: di certo la stagione che parte tra due giorni si preannuncia entusiasmante, a cominciare da una prima giornata che propone come gara d'apertura Montpellier-PSG, le squadre che hanno vinto gli ultimi due campionati, oltre a confronti altrettanto interessanti come Lione-Nizza e Bordeaux-Monaco. In un panorama calcistico così fluido, chi può recitare il ruolo di protagonista? Difficile dirlo, soprattutto con il calciomercato aperto fino al 2 settembre.

Il Paris Saint-Germain parte ovviamente con i favori del pronostico: non potrebbe essere altrimenti, dopo una campagna acquisti che ha ulteriormente rinforzato una rosa già di per sé formidabile. Lo sceicco Nasser ha messo sul piatto qualcosa come 110 milioni di €, interamente riversati su tre giocatori: il Matador Cavani (64), il difensore centrale brasiliano ex Roma Marquinhos (31) e la promessa Digne (15). Tenendo conto che la cessione più importante è stata quella di Gameiro al Siviglia, si può facilmente intuire chi parta una spanna davanti agli altri. Comunque non è tutto oro quello che luccica: l'estate sotto la Tour Eiffel è stata a dir poco turbolenta. Carlo Ancelotti ha ceduto alle sirene del Real Madrid, nonostante lo sceicco si fosse impuntato sul rispetto del contratto e il ds Leonardo ha rassegnato le dimissioni dopo essersi visto confermare la squalifica di 14 mesi per aver spintonato l'arbitro Castro in seguito alla partita pareggiata in casa contro il Valenciennes che aveva messo in pericolo il titolo dei parigini. Il tecnico di Reggiolo è stato sostituito con un nome comunque di grande lustro: Laurent Blanc, ex commissario tecnico della nazionale transalpina, che ha già alzato il primo trofeo battendo il Bordeaux in Supercoppa sabata scorso. Soprattutto il PSG dovrà dimostrare di essere pronto al grande salto in Europa, ma già l'anno scorso aveva dimostrato di faticare nella gestione della doppia competizione (quadrupla, se si considerano anche le due coppe nazionali). Per competere su tutti i fronti è necessario avere una rosa larga, ma a questo si può rimediare lanciando qualche giovane di prospettiva: qualcuno già lo si è visto in Supercoppa, in particolare l'attaccante classe '95 Hervin Ongenda (autore del gol del pareggio) e il difensore Antoine Conte (omonimo francese dell'allenatore della Juventus).

Subito dietro al PSG sta l'altra squadra degli sceicchi: il Monaco di Claudio Ranieri. La campagna acquisti dei monegaschi è da urlo: un colpo su tutti quello di Radamel Falcao, pagato 60 milioni all'Atletico Madrid, senza escludere il doppio arrivo dal Porto di James Rodriguez e Joao Moutinho (70 milioni in due) e l'ingaggio a parametro zero dell'ex Chelsea e Real Madrid Ricardo Carvalho. Inoltre sono stati riportati in Francia Toulalan e Abidal: coraggiosa in particolare quest'ultima scelta, con il terzino desideroso di rilanciare la propria carriera dopo il grave problema di salute. Tenendo conto del fatto che il Monaco è neopromosso e quindi non disputerà le coppe europee, si può tranquillamente affermare che gli uomini di Ranieri sono allo stato la rivale più accreditata per dare fastidio al PSG: il presidente Rybolovlev non può che pretendere questo dopo i generosi investimenti fatti.

Alle spalle della coppia di nababbi stanno come prime rivali Lione  e Marsiglia: due squadre che puntano non solo a confermare i risultati dello scorso campionato (rispettivamente secondo e terzo posto), ma anche a dare fastidio al duopolio di vertice. Il Lione ha dovuto iniziare presto la stagione, disputando un doppio preliminare per tornare in Champions dopo l'anno di punizione in Europa League. Rémi Garde è alla terza stagione alla guida dei Gones, quindi ormai ha preso le misure di un ambiente che comunque conosceva già molto bene essendo stato assisente di Lemerre e Houllier prima e direttore del centro sportivo poi. Fino adesso il mercato non è stato particolarmente entusiasmante: presi Danic (esterno di centrocampo dal Valenciennes), Miguel Lopes (terzino in prestito dallo Sporting Lisbona) e da ultimo Henri Bedimo (altro terzino, dal Montpellier), ha però perso un giocatore fondamentale nello spogliatoio come Réveillère. Inoltre, rimane da gestire la grana Gomis: l'attaccante franco-senegalese è noto da tempo che sarà ceduto, ma non si riescono a trovare acquirenti disposti a offrire più dei 10 milioni chiesti dal presidente Aulas (interrotta una trattativa ben avviata con il Newcastle perché gli inglesi si erano fermati a 8). Ha speso invece molto il Marsiglia: l'allenatore Baup potrà contare sull'ala Payet dal Lilla, sul centrocampista Imbula dal Guingamp e sul centravanti Kalifa dell'Evian. Vedremo se questo mercato consentirà ai marsigliesi di fare il salto di qualità o almeno appianare il gap con le formazioni più forti.

Il gruppo delle possibili outsider annovera diversi club: Nizza (quarto posto con qualificazione in Europa League nello scorso campionato), Saint-Etienne (molto buone le ultime stagioni, campione in carica della Coppa di Lega),  Bordeaux  (stagione difficile salvata dalla conquista della Coppa di Francia), Lilla (senza Rudi Garcia, passato alla Roma) e Montpellier (l'anno sco rso non ha saputo ripetere la trionfale annata precedente). Tra chi invece si vuole salvare non partono con i favori del pronostico le altre due neopromosse Nantes e Guingamp, mentre rischiano anche  Evian  e Valenciennes.