La situazione era apparsa grave già ieri, ma oggi si è avuta la conferma che l’infortunio di Radamel Falcao lo costringerà a un lunghissimo stop non inferiore ai sei mesi. Questo significa non soltanto che la stagione della stella colombiana con il Monaco è finita, ma anche che il Campionato del Mondo in Brasile sarà orfano di uno dei protagonisti più acclamati. Fatale l’entrata al minuto 40 di Arzegues-Monaco di Coppa di Francia, un intervento sconsiderato in piena area di rigore che l’arbitro Kalt non ha nemmeno sanzionato.

Nel primo pomeriggio il giornalista colombiano Carlos Antonio Velez ha rivelato che Falcao si stava dirigendo in Portogallo per avere consulti più approfonditi. Di lì a poco è intervenuto il chirurgo, dottor Noronha, che ha dichiarato a un’agenzia di stampa di aver diagnosticato al campione colombiano la lesione del crociato anteriore del ginocchio sinistro. Lo stesso chirurgo, secondo il giornale colombiano El Tiempo, guiderà l’équipe che sabato opererà Falcao.

Questo il comunicato apparso sul sito ufficiale della società monegasca:

In seguito all’infortunio rimediato lo scorso mercoledì, Radamel Falcao si è sottoposto ad esami medici. Ne è risultato che il giocatore presenta una lesione al legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro.

Nei prossimi giorni si rende necessaria un’operazione chirurgica. I medici si metteranno all’opera immediatamente per permettere a Radamel Falcao di recuperare il più in fretta possibile.

Un episodio destinato a non chiudersi qui. A recriminare non sono soltanto gli appassionati di calcio che non potranno godere delle giocate della Tigre al Mondiale carioca, ma anche i giocatori del Monaco che comunque già in passato hanno dimostrato di saper fare a meno di lui. Certo, un giocatore di questo livello è sempre meglio averlo. Lo sa bene il suo allenatore Claudio Ranieri che ieri sera ha polemizzato con gli arbitri per non aver tutelato i calciatori in una partita che si percepiva si stesse incattivendo: “Ho richiamato diverse volte il quarto uomo sulla durezza che stava contraddistiguendo la partita, purtroppo non sono stato ascoltato e non è la prima volta che succede”.