Nella patria dello champagne a brindare non sono i nababbi parigini, ma i ben più umili giocatori del Reims. Comincia così, con una clamorosa sorpresa, la stagione 2014/2015 della Ligue 1. Il Psg campione in carica viene fermato sul 2-2 dal Reims. Di Zlatan Ibrahimovic al 7' la rete del vantaggio degli uomini di Laurent Blanc; in pochi minuti, però, succede di tutto e la squadra di casa ribalta il risultato grazie alle reti di Oniangue (22') e Devaux (34'). Nella ripresa il pareggio, sempre ad opera di Zlatan Ibrahimovic (63'), che sfrutta un'incertezza del portiere Placide. Imprecisa, svogliata e disattenta la squadra di Laurent Blanc. Il Psg dimostra di essere in ritardo di condizione e soprattutto non pronto mentalmente all'esordio in campionato; i tanti errori sotto porta ne sono la prova lampante e certificano il primo flop all'esordio in campionato nell'era qatariota.

Blanc si affida a tanti reduci dal mondiale brasiliano: uno su tutti Thiago Silva, pronto a gettare via la scorie dell'umiliazione subita nella semifinale contro la Germania. Davanti spazio alla coppia d'oro Ibra-Cavani. Lo show non si fa attendere. Illuminazione di Javier Pastore, che con un passaggio filtrante imbecca Ibrahimovic. Lo svedese di sinistro fulmina Placide e porta subito avanti i suoi. Sembra l'inizio di una passeggiata e nei primi venti minuti i parigini passeggiano davvero sulle rovine della difesa del Reims. Nello spazio di 180 secondi, dal 16' al 18', il Paris Saint Germain ha tre occasioni colossali. Lucas recupera palla sulla tre quarti e si invola davanti alla porta avversaria, ma invece di servire Ibra tutto solo, prova un improbabile dribbling al portiere; qualche secondo più tardi il centravanti svedese si renderà protagonista di due errori più unici che rari. Prima, servito da Verratti, colpisce un clamoroso palo a porta vuota; poco più avanti si farà parare da Placide un calcio di rigore che lui stesso si era procurato. Da qui in poi comincia un'altra partita, con i parigini che si innervosiscono e sono vittime dei loro errori. Su un calcio piazzata Oniangue sfrutta un'imprecisione di Van Der Wiel e riporta il punteggio in parità. Al 34' arriva addirittura la beffa: la difesa del Psg si fa prendere troppo facilmente d'infilata e Devaux conclude a rete una splendida quanto banale azione di contropiede. Sembra un incubo per la formazione di Blanc.

Nella ripresa lo spartito non cambia. Il Paris Saint Germain tiene il controllo della sfera, ma la manovra è lenta e si sviluppa principalmente in orizzontale.Ogni volta che i centrocampisti parigini cercano la profondità, l'impreparata difesa del Reims va in crisi profonda. Ci pensa ancora una volta Pastore (il migliore dei suoi) a verticalizzare il gioco e a trovare Ibra. Lo svedese mette una palla in mezzo che prende in controtempo Placide. Il portiere del Reims, nel tentativo di smanacciare, accompagna la palla dietro la linea di porta. Siamo 2-2. Ci aspetteremmo un assedio del Psg, ma non è così, o almeno non è violento come la situazione imporrebbe. Solo nei minuti di recupero l'affondo si intensifica ed arrivano due grandi opportunità. La prima col neo entrato Chantome, che si fa respingere sulla linea un destro ben indirizzato; la seconda con Cavani che manca clamorosamente l'impatto col pallone dopo un'ottima sponda di Ibrahimovic.

Finisce così 2-2, tra la festa dei padroni di casa e l'indifferenza quasi attonita dei campioni parigini. Blanc dovrà lavorare molto sulla condizione fisica dei suoi e sulla loro attitudine mentale, apparsa troppo fragile per una squadra di questo spessore. Può sorridere, invece, Vasseur. Il suo Reims è riuscito a sopperire ad evidenti limiti difensivi con un grande carattere ed una voglia incredibile di brindare, per una volta, con lo champagne buono.