Un colpo duro, in parte atteso. Ibrahimovic si siede, per 4 turni, questa la decisione della giustizia sportiva. Lo sfogo ripreso dalle telecamere, dopo la sconfitta parigina sul campo del Bordeaux, costa caro all'attaccante svedese e mette il Psg in una delicata situazione in questo scorcio finale di stagione. 

Riavvolgiamo il nastro. Il Psg, in campo dopo la battaglia di Champions, perde di misura, 3-2, in trasferta, Ibrahimovic non ci sta e al triplice fischio si scaglia contro l'operato arbitrale, attaccando poi l'intero paese transalpino. Le immagini scatenano la protesta dei vertici di stato e Ibrahimovic finisce sul banco degli imputati ben oltre il terreno di gioco. Sono addirittura i massimi esponenti politici a scendere nell'arena. 

Inevitabile, in un contesto di questo genere, prendere un provvedimento punitivo. Da tre a quattro giornate, questo lo scenario previsto. La mano, pesante, sceglie la via più decisa, chiudendo la porta a Ibrahimovic per quattro uscite. Il Psg, impegnato su più fronti, incassa. Blanc si appresta ad affrontare il duello con il Lione senza la sua punta di diamante. 

Ibrahimovic, fresco di record in maglia Psg, è costretto a chiudere per un lungo periodo l'appuntamento col gol e con la gara. Non solo l'andata di Champions - un turno di squalifica rimediato con il Chelsea - ora anche la Ligue 1. Il Psg si gioca tutto senza Ibra e gli applausi tributati al gigante di Malmoe per la recente tripletta in Coppa di Francia contro il Saint Etienne si trasforamano ora in cenni di dissenso. Non verso Ibra, lui rimane un'icona, un idolo. Il Psg, ricco di stelle, sente di poter perdere tutto, senza Ibra. Lui è diverso, perché è leader tra le stelle, Blanc ne è convinto, l'ambiente anche, serve qualcuno che si faccia avanti, almeno per 4 giornate, prima del ritorno di Zlatan.