Dopo la conquista della Ligue 1 al Paris Saint Germain serviva la Coppa di Francia per completare il bottino stagionale e Cavani e compagni, al termine di una partita non senza patemi d'animo e difficoltà, sono riusciti nel loro intento iniziale grazie ad un gol dell'uruguagio che permette a Blanc di sollevare il trofeo nel cielo di Parigi, davanti ai propri tifosi. La decide il Matador Cavani dopo una gara brutta e sgorbutica, fatta di tanta intensità, soprattutto da parte dei ragazzi di Vannuchi, che svestono gli abiti di squadra di seconda categoria per giocarsela a testa alta ed alla pari con i fenomeni strapagati parigini.

Il 4-5-1 degli sfidanti si dimostra subito arcigno e ben quadrato, con Ibrahimovic che stenta a trovare la giusta posizione in campo per smistare palloni giocabili a Lucas e Cavani che gli orbitano attorno. Verratti e Motta sono troppo lenti nella circolazione di palla, che diventa spesso di facile lettura per i centrocampisti avversari, bravi a leggere le traiettorie di passaggio e partire velocemente in contropiede. Anche se David Luiz e Thiago Silva soffriranno molto poco nel corso di tutta la gara, le ripartenze di Berthier, Mulumba e Diarra sono veloci e repentine, ma la precisione è quella di una squadra di media classifica della seconda serie. Il cuore dei ragazzi di Vannuchi va oltre l'ostacolo, ed il punteggio all'intervallo li premia: dalle parti di Leon quasi mai i parigini si fanno pericolosi, con Lucas che è l'unico a cercare dribbling e giocate più veloci rispetto al lento e mortifero possesso palla di Motta.

Ripresa che inizia con più verve da parte dei padroni di casa (solo per una questione geografica). Cavani ed Ibra sembrano più ispirati e nel vivo dell'azione, anche se il tema delle trame offensive della squadra di Blanc prevede il solito passaggio verticale centrale per poi smistare sui lati per Van Der Wiel da una parte e Maxwell dall'altra. Il brasiliano non è quasi mai in partita, quando affonda spesso rigioca palla indietro con passaggi sterili, mentre dall'altra parte l'olandese è ben più efficace: dal suo piede, infatti, nasce la zuccata vincente di Cavani, che sprigiona di testa tutta la sua rabbia e la voglia di far gol e sbloccare il risultato. Bacio alla traversa e gol vittoria. I cambi rallentano il gioco, con l'Auxerre che ci crede ma non ha la forza tecnica per impensierire la retroguardia del Psg. Il lento ed inesorabile trascorrere dei minuti si esaurisce senza patemi d'animo per la squadra di Blanc, con Cavani e Lavezzi che sfiorano il gol del raddoppio.

Massimo risultato con il minimo sforzo. Il Psg chiude la stagione sollevando nel cielo di Parigi la Coppa di Francia.