Dottor City e Mister Hyde. La differenza di risultati tra quello che il Manchester City combina in casa (6 partite, 6 vittorie, 26 gol fatti e 2 subiti) e l'andamento in trasferta (1 vittoria, 1 pareggio e 4 sconfitte con 10 gol al passivo e 8 all'attivo) è roba da psicanalisi. Di un giretto dallo psicologo, però, avrà bisogno anche il Tottenham di Andre Villas-Boas, letteralmente demolito all'Etihad Stadium dalla forza d'urto dei Citizens. Un 6-0 che è il bilancio più rotondo di sempre negli scontri tra Spurs e Sky Blues.

PRONTI, VIA, GOL... - Dzeko, acciaccato, è in panchina. Non servirà. Villas-Boas cambia sei undicesimi rispetto al ko contro il Newcastle. Il numero gli sarà infausto. Quasi quanto il tredici: tredici come i secondi che bastano a Lloris per sparacchiare un indegno rinvio di sinistro sui piedi di Aguero. Il Kun prova il destro a girare, ma il portiere francese dice di no: la palla arriva sui piedi di Navas, che disegna una traiettoria da galleria del vento e fa sprofondare l'erede di Mourinho nella poltroncina dopo neanche mezzo minuto.

La possibilità per impattare gli Spurs ce l'hanno subito, ma non la sfruttano. Cross basso di Walker, Pantilimon si fa venire la sindrome di Hart e buca la presa bassa, ma Lamela chiude troppo l'angolo di tiro a porta spalancata, e Demichelis può allontanare. L'ultimo brivido per i padroni di casa sarà al 24', quando un'incomprensione difensiva lancia Vertonghen contro Pantilimon, ma il belga si defila troppo e non può essere pericoloso al momento di concludere. Il festival Citizens inizia al 34': altro rinvio non impeccabile di Lloris, Nasri si invola sulla sinistra e serve Aguero a centro area. Il Kun trova l'opposizione di Lloris, ma Negredo in mezza rovesciata ribadisce nella porta vuota, sfruttando un rimpallo su Sandro che gli nega la gioia di scrivere il proprio nome nel tabellino dei marcatori. Questione di tempo. Altri 7 minuti ed Aguero stende i titoli di coda: traversone di Navas, Kaboul si dimentica di difendere e Aguero accomoda in porta il piatto sinistro del 3-0. Il fischio dell'intervallo è una boccata d'ossigeno per il Tottenham.

TRE CAMBI, TRE GOL - Villas-Boas prova a cambiare (Adebayor per Holtby), ma l'unica cosa che cambia ancora è il risultato. Due volte in dieci minuti per l'esattezza: Aguero al 50' firma il suo decimo gol stagionale in Premier League, appoggiando in porta un assist monumentale di Yaya Tourè; 5 minuti dopo Negredo fa venire un attacco di labirintite a Dawson e di sinistro firma il pokerissimo. In mezzo, c'è tempo anche per un gioiello di esterno di Nasri: pallonetto delicatissimo, che si stampa sulla traversa. Girandola di cambi per consentire ad Aguero e Nasri di raccogliere gli applausi del pubblico di casa. Villas-Boas prova a limitare i danni con gli ingressi di Dembelè e Sigurdsson, ma il Manchester City riesce ugualmente a chiudere il set.

A tempo scaduto, con 3 minuti di recupero che sanno davvero di cattiveria sportiva, Milner inventa un lancio in diagonale di 50 metri: Vertonghen buca l'intervento, Jesus Navas buca Lloris. Per la sesta volta. Pellegrini sorride e incrocia le dita pensando alla prossima trasferta, in casa Spurs ci sarà molto da lavorare per Villas-Boas, soprattutto dal punto di vista psicologico. Game, set, match.