Il Tottenham è uno dei club più storici d’Inghilterra ma non porta a casa un titolo prestigioso (esclusa quindi la League Cup vinta nel 2008) dal 1991, anno in cui gli Spurs vinsero la loro ottava e ultima FA Cup (ultimo campionato addirittura nel ‘61, seconda Coppa Uefa invece conquistata nel 1984) e nella scorsa finestra di mercato i londinesi hanno speso più soldi nel mercato di quanti ne hanno guadagnati. E nonostante le ambizioni, la disponibilità economica e una tifoseria tra le più calde e appassionate del Regno Unito, il Tottenham ha cominciato la stagione con più ombre che luci, un avvio tutto sommato positivo in Europa League e League Cup, ma oggettivamente pessimo in Premier League. Colpa di chi si chiedono in Inghilterra? Di Villas Boas dicono i giornali e i tifosi.

Un tempo era lo "Special Two", l'allenatore che avrebbe dovuto seguire le orme dello "Special One", e cioè del suo connazionale Josè Mourinho, ma adesso pare sia diventato lo "Special Flop". L’allenatore portoghese di 36 anni che, tre stagioni fa veniva considerato, con la solita faciloneria, il nuovo fenomeno della panchina ma sembra già essere al capolinea della sua avventura con il Tottenham. Dopo aver vinto 4 trofei alla guida del Porto, in Inghilterra è stato un disastro. Il suo crollo nella media vittorie è emblematica: dall’84,48 dei tempi del Porto al 54,05 al Tottenham. Al suo arrivo nella terra della regina, la sua avventura al Chelsea è durata appena nove mesi, dal 22 giugno 2011 al 4 marzo 2012. Esonerato da Abramovich con i Blues in caduta libera, dopo l’addio emersero problemi di spogliatoio, con la vecchia guardia in rivolta per essere stata messa da parte e diversi giocatori che contestavano apertamente le sue teorie calcistiche. Assunto a sorpresa dal Tottenham il 3 luglio 2012 e fallito il ritorno in Champions, nonostante i 72 punti conquistati nel campionato 2012-13, Villas Boas è di nuovo in picchiata.

Infatti è sempre più isolato il tecnico del Tottenham, abbandonato dai tifosi, inviso a buona parte dello spogliatoio e ora anche ai ferri corti con Franco Baldini. Il futuro del tecnico portoghese appare in bilico dopo l'umiliante sconfitta subita nell'ultimo turno di Premier League contro il Manchester City (6-0). Una capitolazione che ha spinto i vertici del club ad interrogarsi se l'ex tecnico di Chelsea e Porto sia l'uomo giusto per guidare gli Spurs: secondo i bookmakers inglesi Villas Boas adesso guida la scomoda classifica dei tecnici più a rischio esonero della Premier League.

Ma quali i nomi sul possibile sostituto? L'edizione del britannico Daily Mail riporta in grande evidenza che l'ex tecnico della Roma Luis Enrique, ora sulla panchina del Celta Vigo, è in pole position per una eventuale successione, mentre una possibile alternativa è Michael Laudrup. Il Mail ricorda come l'allenatore spagnolo abbia avuto un'esperienza comune in giallorosso con il dirigente degli Spurs Franco Baldini, il quale si sta guardando intorno per valutare un'eventuale alternativa al portoghese, le cui quotazioni sulla piazza londinese sono crollate dopo l'ultimo turno di campionato. Il tecnico degli Spurs però continua comunque a dirsi tranquillo e "indifferente" a tutte le voci, dato che sente di avere "la fiducia della dirigenza e della squadra". Ma la sensazione è che se Boas vuole conservare il posto sulla panchina degli Spurs debba cominciare a darsi una mossa e anellare qualche buon risultato, cominciando da stasera, dove la squadra londinese sarà di scena in Norvegia contro i padroni di casa del Tromso in Europa League. Una disfatta contro i modesti norvegesi potrebbe essere fatale al tecnico portoghese.