Monday Night di Premier League. Al Villa Park arriva la capolista Arsenal e l'Aston Villa vuole una vittoria che manca contro i Gunners da quindici anni. Lambert tiene fuori Weimann preferendo un centrocampo più folto con Delph e Westwood. In attacco torna Agbonlahor a far coppia con Benteke. Wenger risponde con Gnabry al posto dell'infortunato Ramsey. Giroud unica punta, alle sua spalle Wilshere e Ozil ad inventare gioco.

Primo tempo - L'avvio è tutto di marca Arsenal con il centrocampo a dettare legge e gestire i ritmi della partita. Villa contratto in avvio e incapace di ripartire. Al 5' Sagna pennella sulla testa di Giroud un cross perfetto. Buon lo stacco del francese, pallone di poco a lato. Tre minuti dopo ancora dalla destra, ancora Sagna, questa volta Vlaar ferma come può l'attaccante francese che vorrebbe il calcio di rigore per una presunta trattenuta. Fa proseguire il gioco Swarbrick. Al 12' erroraccio difensivo dei Gunners con Monreal che arma il sinistro di Delph dal limite, palla fuori di un niente. Al 14' Gnabry colpisce al capo Baker che rimane a terra immobile per diversi minuti. Momenti di tensione, il difensore lascia il campo in barella, al suo posto Bacuna. La partita riprende dopo sei minuti abbondanti e i padroni di casa sembrano poter gestire le folate offensive dei Gunners con maggiore tranquillità. Al 22' sfiora il vantaggio l'Aston Villa con Delph che mette in area un pallone buono per El Ahmadi. Voleè di destro del centrocampista, palla di poco alta sopra la traversa. Partita che rimane intensa ma senza sussulti particolari, poi ecco l'Arsenal. Al 33' Monreal scappa a sinistra, palla per l'accorrente Wilshere che con un colpo da biliardo batte Guzan sul palo lontano. Dal nulla i Gunners sbloccano un match che pareva complicarsi. Il ko tecnico per i Villans arriva 120 secondi dopo. Gran palla di Wilshere, è straordinario Giroud a liberarsi in area di due avversari e battere ancora Guzan sul palo lungo. Estasi Gunners. 2-0 in un amen e partita in ghiaccio. Nel finale di tempo ci sarebbe spazio per le classiche ripartenze, troppo leziosi però i ragazzi di Wenger che falliscono con superficialità i passaggi decisivi.

Secondo Tempo - Parte bene l'Aston Villa alla ricerca del gol che riaprirebbe la partita. Bacuna e Westwood i più pericolosi con tentativi dalla distanza. Cazorla prova a dare la scossa ai suoi ma l'avvio di ripresa è soporifero. Errori su errori e ritmi blandi sembrerebbero condannare i Villans e premiare oltremodo la vittoria degli ospiti. A cavallo del 70' però Giroud quasi fa doppietta ben servito da Gibbs appena entrato al posto di Monreal. Tiro che sibila alla destra di Guzan. Lambert manda in campo Weimann e Benteke quasi accorcia le distanze con un azione prepotente in area di rigore. L'inaspettato accade al 75' quando Lowton si inventa una traiettoria perfetta a servire Benteke che si tuffa sul secondo palo e batte Szczesny sul suo palo. Esplode il Villa Park. A Birmingham c'è vita. La partita si anima improvvisamente e l'attaccante belga quasi fa l'impresa di pareggiare quando colpisce ancora di testa su assist del solito Lowton. Wenger manda in campo Oxlade-Chamberlain al posto dello sfortunato Rosicky entrato poco prima per far rifiatare Gnabry. Gli spazi per chiudere il match ci sarebbero ma l'Arsenal è poco lucido. Non va meglio ai Villans che non riescono a portare ulteriori pericoli dalle parti di Szczesny. Otto minuti di recupero nel primo tempo, sei nella ripresa. Partita interminabile per tutti. Il triplice fischio finale di Swarbrick è un suono dolcissimo per i Gunners che soffrono oltremodo una partita chiusa in pochi minuti. L'obiettivo però è raggiunto. Si torna in vetta, 48 punti e City nuovamente scalzato. Quest'anno pare davvero quello buono per Wenger.

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