Sei dita mostrate. Sei come il numero di trofei che in quel momento Jose Mourinho aveva vinto con i Blues. E la Fa Cup della stagione 2006-2007 è la coppa in questione. Tutti i tifosi Blues ricorderanno con piacere quel momento: la fotografia perfetta dell'armata perfetta. Una competizione che ha una valenza particolare per tutta l'Inghilterra, in particolar modo per il Chelsea e per lo Special One: lo abbiamo visto quest'oggi nella gara contro lo Stoke City. Cuore, carattere e grinta. Perché per il portoghese non esistono amichevoli. Generosa la prova degli undici titolari che a parte le difficoltà iniziali non hanno mai dato modo agli ospiti di metteli in difficoltà. Bene anche Crouch e compagni, che allo Stamford Bridge sono venuti per giocarsi il tutto per tutto: la differenza di potenziale, soprattutto in attacco, è stata netta e i Potters sono stati messi alle corde sin dai primi minuti.
Vittoria e qualificazione che danno la giusta carica per affrontare il faticosissimo mese di Febbraio: tra Europa, Campionato ed Fa Cup, il manager avrà a disposizione più di un'occasione per smentire le voci circa il poco spettacolo messo in campo dai suoi.
PRIMO TEMPO - Parte forte il Chelsea con Eto'o che dentro l'area di rigore difende palla e calcia nell'angolo opposto: conclusione che sfiora il palo alla sinistra di Begovic. Non tarda la reazione da parte dello Stoke City con Crouch, che sfiora la rete in due occasioni: sia la girata al volo che lo stacco di testa non creano problemi a Schwarzer. Dopo le scintille iniziali il ritmo cala vistosamente e le azioni da gol tardano ad arrivare. Ci pensa Oscar a risvegliare lo Stamford Bridge: al 28' il numero 11 calcia una punizione splendida sul palo opposto di Begovic, portando in vantaggio i suoi. Gli ospiti provano a non farsi schiacciare, ma la conclusione di Zonzi esce di pochissimo. Nel finale di tempo le due squadre non si tirano indietro e senza esclusione di colpi provano a cambiare il risultato: il Chelsea ci prova prima con Lampard e poi con Oscar che colpisce in pieno il palo. Ireland risponde per le rime e prova la conclusione, ma l'esterno della rete nega la gioia del gol allo Stoke. La prima frazione termina con i Blues in vantaggio per 1-0.
SECONDO TEMPO – Nella seconda metà di gioco gli uomini di Mark Hughes non mollano la presa e ci provano sin dai primi minuti, ma è la squadra di Jose Mourinho ad essere più incisiva: Shurrle va vicino al raddoppio colpendo il secondo palo di giornata. Al 57' si rivedono anche gli ospiti: Arnautovic calcia una punizione insidiosa che si spegne sul fondo. Dopo il risveglio da parte dello Stoke, il Chelsea sale in cattedra con un possesso palla sfiancante: i Blues provano ancora a far male e chiudere la partita ma Begovic riesce a contrallare gli attacchi avversari. A 10' dal termine è Samuel Eto'o a far scattare in piedi il pubblico dello Stamfrod Bridge: il camerunense si trova a pochi passi dalla porta, ma si coordina male e spedisce la conclusione sul fondo. Il Chelsea prova a chiudere il match con David Luiz: il numero 4 va vicino al raddoppio con un calcio di punizione violentissimo.Begovic si supera e devia in corner. Nel finale gli ospiti provano il solito assalto, ma la corazzata di Mourinho respinge gli attacchi al mittente e conquista la qualificazione.
Nella sua lunga carriera, Mourinho ha sempre subito le critiche riguardo al suo gioco poco spettacolare: oggi lo Special One, grazie anche alla sua linea della trequarti, è riuscito a smentire chi ha sempre avuto il modo di accusarlo. Il sorteggio mette di fronte aii Blues il Manchester City: l'ennesima occasione per dimostrare quanto vale e che tipo di gioco può creare il suo Chelsea. Anche se il Palmares parla chiaro, e nel gioco del calcio si vince con un gol in più dell'avversario. E non con un gioco più divertente.