Dopo la sconfitta subita dal suo Manchester City contro il Liverpool nell'importantissimo scontro diretto per la Premier League, il tecnico del Manchester City, Manuel Pellegrini, a dovuta domanda, non ha esitato nel risollevare l'ascia di guerra qualche mese fa sepolta. Lo scambio di frecciatine e bordate con Mourinho all'inizio dell'anno ha acceso la stampa britannica per poi spegnersi col passare delle giornate. Adesso il fuoco sembra divampare nuovamente :

"Chelsea campione? Sarebbe deludente. Per il calcio in sè e per i fans. Penso che andrebbe premiato il calcio più offensivo e attraente. Non sto dicendo che difendere bene non sia importante: il calcio è attaccare e difendere. Le grandi squadre dovrebbero giocare come tali."

Questo il viroglettato contundente del tecnico cileno che con la sconfitta di ieri per 3-2 ad Anfield Road non ha fatto in modo che i due recuperi da giocare (il primo in settimana con il Sunderland) potessero risultare decisivi nei termini della prima posizione. A quattro giornate dal termine, infatti, i Reds rimangono primi in classifica a +7 sul City con due gare in più. Nemmeno con due vittorie nei recuperi con Sunderland e Hull City i celesti di Manchester aggunterebbero la vetta. Inoltre, fra Liverpool e Manchester City, c'è anche il Chelsea di Mourinho, capace di tenere duro nonostante le semifinali di CL e distare solo due punti dalla prima posizione con 5 punti in più rispetto al Man.City. Parecchio si deciderà fra due domeniche, quando ad Anfield arriva il Chelsea nell'ultimo scontro diretto dell'anno.

Non contento, il cileno, ha spedito un'altra frecciatina a Mourinho e stavolta anche a Brendan Rodgers, tecnico del Liverpool dei miracoli che sfiora il primo Campionato Inglese dalla stagione 1898/1990.

"Non credo che Mourinho e Rodgers pensino per davvero di non essere favoriti (riferendosi alle dichiarazioni dei due coach che non si vedono come principali candidati alla vittoria finale, ndr.). Forse stanno mettendo le mani avanti nel caso non vincessere il titolo. Ma, davvero, non credo alle loro dichiarazioni. Quando alleni grandi squadre hai sempre delle chance di vincere il titolo. Forse lo fanno per non dare pressione ai giocatori ma penso che se lo facessi io, se dicessi ai miei che non abbiamo alcun tipo di pressione per vincere, non funzionerebbe. Non sarebbero d'accordo nel pensare di non avere chances di vincere il titolo. Non quando sono lontani uno o due punti dalla testa. Forse quando sono dieci punti dietro allora sì. "

Non ci resta che attendere la risposta degli interrogati. Quella di Mourinho sicuramente non si farà attendere.