Nemmeno il tempo di rilassarci e di respirare un attimo che la Premier League torna, pronta a farci divertire ed esultare. Ci siamo lasciati con la vittoria del Liverpool contro il Manchester grazie alla rete decisiva di Coutinho. Tre punti Reds che negli equilibri di questa imprevedibile Premier League assumono il peso specifico dell'oro. Poco dopo il Chelsea ha ribadito la sua presenza al tavolo di chi si gioca il titolo soffrendo ma sbancando Swansea per 0-1 grazie alla rete del ritrovato Demba Ba. La classifica attuale ci dispone Chelsea, City e Liverpool in quest'ordine :

Come potete notare dalla colonna che indica il numero di partite giocate, sono tante le gare da recuperare. In primis il City, che con due vittorie si porterebbe ad un punto dal Liverpool primo, ne deve giocare ancora due. Anche Arsenal ed Everton, che lottano per il quarto posto, devono ancora giocare un match. Lo United di Moyes che insidia il posto in Europa League del Tottenham deve recuperarne un'altra. Per non parlare della zona salvezza, diventata una bolgia, reversibile con appena tre punti, figuriamoci con i sei potenziali che potrebbe guadagnare il fanalino di coda Sunderland.

Sei le gare in totale che devono essere ancora giocate. Per rimettersi al passo questa settimana se ne giocano la metà, tre. Ecco le gare in programma:

Arsenal - West Ham
Everton - Crystal Palace
Manchester City - Sunderland


ARSENAL - WEST HAM

Partiamo dalla prima in ordine cronologico. Stasera alle ore 20.45 in quel dell'Emirates Stadium andrà in scena il recupero delle 34° giornata di Premier League: Arsenal - West Ham. Derby di Londra quindi per i Gunners che affronteranno quegli Hammers battuti per 1-3 nel derby d'andata ad Upton Park.

Occasione importante per l'Arsenal quella di stasera per ri-superare l'Everton balzato avanti nel week-end. I Toffees si sono portati al quarto posto che qualifica ai preliminari di Champions League ed hanno scalzato i londinesi, ora quinti a -2. Il West Ham, da par suo, non ha nulla di cui preoccuparsi: 11° a quota 37 punti con sette lunghezze sulla zona rossa a quattro giornate dal termine. La squadra di Allardyce viene da due vittorie e tre sconfitte nelle ultime cinque gare. Domenica ha dovuto riposare visto l'impegno in FA Cup dell'Arsenal che ha posticipato la gara di oggi. Nello scorso week-end , invece , è stata l'ennesima vittima messa in fila dal Liverpool. Curioso come il West Ham non abbia pareggiato nemmeno uno degli utlimi dieci incontri. Ultima X? In un altro derby di Londra contro una grande: Chelsea - West Ham 0-0. Non un periodo perfetto quello dell'Arsenal, d'altra parte, che non vince da quasi un mese (dal 16 Marzo) ed ha pareggiato due volte e perso due nelle seguenti quattro gare. Ha la peggior difesa di Premier nelle ultime cinque (12) e l'attacco non ha risposto a dovere (4).

Al 90% Wenger non schiererà la squadra che a Wembley sabato si è sfiancata fino al 120° per avere la meglio del Wigan in semifinale di FA Cup. Si torna in campo esattamente 75 ore e 38 minuti dopo il calcio d'inizio della semifinale. Un abominio della FA che costringerà i Gunners a giocare due gare nel giro di quattro giorni. Con Ozil, Walcott e Wilshere infortunati e Flamini squalificato sarà difficile arrangiare un XI per Wenger. Szczesny (anche perché in FA Cup ha giocato Fabianski) in porta; in difesa da destra verso sinistra, Sagna (costretto agli straordinari dopo 120 minuti sabato pomeriggio) o Jenkinson a destra, Mertesacker e Veramelen (entrambi 120 minuti sabato; Koscielny potrebbe però recuperare e concedere riposo al tedesco) con Gibbs (un'ora di gioco sabato: era subentrato a Monreal) a sinistra. Davanti alla difesa ci sarà Mikel Arteta (120') insieme a Ramsey - gettato nella mischia per 113 minuti da Wenger al ritorno da un lungo infortunio - a meno di un rilancio di Kallstrom, subentrato sabato. Dietro l'unica punta Giroud (che sabato ha giocato mezza gara) improbabile un recupero lampo di The Ox. Più facile vedere in campo Rosicky a destra, Santi Cazorla al centro e Podolski sulla fascia mancina. La variabile si chiama Gnabry.

Saranno nettamente più riposati i giocatori del West Ham (9 giorni di stop per loro) che dovrebbero schierarsi col solito 4-2-3-1. Demel e Tomkins titolarissimi nella retroguardia; gli infortunati Collins e McCartney rimarranno un dubbio della vigilia. Se non dovessero farcela spazio a Reid ed Armero. Noble e Matthew Taylor i centrali di centrocampo con Nolan (trequartista centrale) e Downing (esterno sinistro) dietro Carroll (centravanti). Uno solo il ballottaggio di natura tecnica: Jarvis o Diamé sulla destra.

EVERTON - CRYSTAL PALACE

Prima partita della serata del mercoledì Everton - Crystal Palace. I pronostici del caso sono tutti per i Blue di Roberto Martinez, in formissima: centrato sabato scorso il settebello di vittorie battendo per 0-1 a domicilio il Sunderland (in casa non si perde da Santo Stefano). I sogni che diventano realtà stanno mandando nel delirio la città del Merseyside con il Liverpool vicino al titolo e l'Everton vicino alla Champions. Come già detto, lo scorso weekend è arrivato il sorpasso sul quarto gradino della graduatoria a discapito dei Gunners che giocano stasera. All'Everton spetta replicare al risultato che l'Arsenal otterrà contro il West Ham. Il recupero di Lukaku, combinato all'esplorazione di ogni elemento della profonda rosa, ha fatto in modo che si potessero spiegare le vele a bordo della nave di Edge Hill. Nel peggiore dei casi sarà Europa League. Ed hai detto niente nel campionato di Tottenham e United!

Diverso l'obiettivo del Crystal Palace che sabato ha conquistato la treza vittoria consecutiva, roba inimmaginabile per una squadra nettamente inferiore alle altre che cercano di salvarsi. Attacco a dir spoco sterile (peggiore del campionato: 24 reti in 33 partite) ma una difesa addirittura migliore di quelle di Liverpool e Arsenal (39 presi, quinta difesa della Premier!) in cui le variazioni sul tema sono davvero al minimo (sempre gli stessi quattro nelle ultime cinque gare). Naturalmente in trasferta il rendimento cala (due vittorie nelle ultime dieci) ma le speranze di salvezza si sono ormai impennate grazie al filotto di cui sopra cha hanno portato a sette punti impensabili dalla relelgation-zone. Intorno a Novembre la retrocessione delle Eagles era data per impossibile, poi è arrivato Tony Pulis: dieci vittorie su ventuno gare giocate in Premier League quando prima ne era arrivata una in dodici gare. Pazzesco.

Come anticipato Roberto Martinez ha ampia scelta, sulla trequarti sopratutto, dove non sta pesando l'infortunio di Pienaar. Dietro Lukaku tutti in lotta per tre posti: Mirallas, Barkley, McGeady, Naismith e Deulofeu con i primi tre favoriti per una semplice questione di rotazione. Sabato hanno giocato gli ultimi due con l'avanzamento sulla trequarti di Osman. Previsto quindi un ribaltone. Poco da cambiare fra difesa e centrocampo dove gli stop di Jagielka, Oviedo e Gibson impongono agli straordinari i titolarissimo. Baines terzino sinistro, Coleman dall'altra parte, Stones e Distin in mezzo alla difesa. A centrocampo rodata diga Barry-McCarthy.

Imbarazzo della scelta anche per Pulis che ha sviluppato il suo Palace allineando due strette linee a quattro davanti a Speroni. Se la difesa ha buone chances di essere confermata visto l'incredibile momento (Parr, Moxey e Gabbidon le alternative) a centrocampo uno fra Jedinak e Dikgacoi potrebbe prendersi un giorno di pausa viste le undici gare di fila da titolari da fine Gennaio ad oggi. Guedioura e Bannan i papabili sostituti. Sulle ali pronti Puncheon e Bolasie (occhio però al recuperato Gayle, che settimana scorsa ha fatto un "decente" rodaggio con le riserve segnando 5 gol) con Ledley (o Ince) dietro l'unica punta. Il centravanti dovrebbe essere l'informissima Jerome a meno di rilanci di Chamakh e/o Glenn Murray. Possibile anche un 4-4-2 con Chamakh al fianco di Jerome, Ince o Gayle.

Manchester City - Sunderland

Domani sera in scena ci sarà un altro testacoda oltre al sopracitato Everton - Crystal Palace. Questo ancora più estremo. Terza contro ultima. Manchester City - Sunderland è una gara da "vietato sbagliare". Il City non può sprecare il primo match-point per avvicinarsi alla fuoriserie Liverpool viste le appena cinque gare rimaste. Nemmeno i Black Cats hanno scusanti: se c'è qualche speranza di salvezza, oggi va fatto almeno un punto. Sabato è arrivata l'enensima sconfitta consecutiva (7°) che ha portato il morale della squadra di Poyet al minimo sindacale. Necessaria una svolta: il Norwich, 16°, è lontano sette punti. Quando sono così poche le giornata rimaste è inutile piangersi addosso sul calibro dell'avversario che ti si para di fronte: scendere in campo senza nulla da perdere è la prerogativa. L'altro recupero da giocare è con il WBA e sarà sicuramente più facile, ma la salvezza non può prescindere da stasera dove ci si aspetta più che altro una reazione caratteriale. Il Manchester City viene invece da una sola vittoria nelle ultime tre partite nonostante i quindici gol messi a segno nelle ultime cinque.

Dopo aver a sorpresa lasciato la pistola nel fodero a Liverpool, Pellegrini è pronto a sfilarla domani: Sergio Aguero, abile ed arruolabile ma tenuto ancora ai box domenica (è entrato solo al 67°), quasi sicuramente sarà titolare contro il Sunderland. Se da prima punta o da trequartista dietro Negredo o Dzeko non si sa. Il ballottaggio fra il bosniaco e lo spagnolo è uno dei maggiori dubbi del cileno. Dietro il centravanti troveremo appunto Aguero insieme Milner o Navas e Nasri con Silva presumibilmente a riposo. A centrocampo probabile rilancio di Javi Garcia con break per Fernandinho mentre in difesa i cambi potrebbero vedere protagonisti Lescott (per Demichelis) e Kolarov (per Clichy).

Poyet ha invece risparmiato qualcosa per domani sabato scorso, quando ha fatto accomodare in panchina Bridcutt, Cuellar e Vergini. Il primo ed il terzo saranno titolari domani all'Etihad Stadium. Al fianco del difensore argentino dovremmo rivedere ancora una volta Wes Brown (autore dell'autogol che ha condannato il Sunderland sabato) e O'Shea, gli ex Manchester United. Si, avete letto bene: difesa a tre. La moda ha prima "infettato" l'Hull City (che ci gioca da parecchio) ed ora sembra aver attecchito anche nelle menti di Poyet e Lambert (Aston Villa). Proseguendo con la rassegna della formazione dei biancorossi con il centrocampo: gli esterni, saranno Bardsley e Marcos Alonso con folta mediana presidiata da Cattermole, Ki Sung o Colback e Bridcutt. Davanti Borini con Adam Johnson ma attenzione sia a Nacho Scocco che alla soluzione più offensiva (tridente), con l'inserimento dell'ariete Wikcham, opzione esplorata nel weekend.

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About the author
Antonello Angelillo
Giornalista di calcio e basket NBA. Adoro scrivere di moduli, giocatori, cambi e tabellini in generale. Amante del calcio inglese, dell'Inter e simpatizzante del Real Madrid.