“ I'm feelin' glad all over “. Recita così l'inno del Crystal Palace (che è anche una famosa canzone dei The Dave Clark Five). E possono cantarlo davvero, stasera, i tifosi delle Aquile di Londra, possono cantare di essere contenti perchè stasera hanno fatto l'impresa, hanno subito e poi tirato fuori gli artigli.

FORMAZIONI – Nei Reds conferme per Flanagan terzino sinistro. Rodgers deve fare a meno all'ultimo di Coutinho che va a sedersi in panchina e lascia il postoin mezzo a Lucas Leiva affiancato dall'immancabile simbolo Gerrard e da Allen. Più avanti Sturridge, Sterling e Luis Suarez.
Nel Crystal Palace Pulis conferma la formazione a cui siamo abituati con un unico cambio: fuori Cameron Jerome e spazio a Ledley.

PRIMO TEMPO – Come da copione è il Liverpool a dominare la partita. Al 18° la difesa del Palace si dimentica del più piccolo e silenzioso della classe: Allen che stacca nell'area di rigore e infila dentro di testa con precisione ed eleganza. Il Liverpool è gioco, è squadra, è passione e trasforma ogni azione in un possibile gol, fa trattenere il fiato e coinvolge. Il Crystal Palace diventa quasi un dolce spettatore, osserva con umiltà e a volte cerca di rompere la tirannia dei Reds senza far rumore (come quando Puncheon e Jedinak al 30° e al 33° impegnano Mignolet) per poi tornare ad accomodarsi e a lasciare la scena ai veri protagonisti. Qualche nervosismo durante il primo tempo fra Skrtel che scambia Chamakh per uno zerbino e non fa che pulirsi i piedi entrando su di lui sistematicamente ogni cinque minuti. Negli ultimi minuti di gioco il Liverpool ingrana la quinta e sfiora più volte il 2-0 con l'ambo Sturridge-Suarez.

SECONDO TEMPO – Non c'è tempo e motivo per qualche cambio nell'intervallo, le squadre rientrano in campo così come si erano presentate all'inizio. Potrebbe caricarsi al squadra sulla spalle Bolasie, talento del Palace, se non cercasse sempre la giocata fine a se stessa (quest'anno ha tentato 96 dribbling, soltanto Hazard e Suarez ne hanno provati di più). Al 49° l'arbitro pecca di una svista e non assegna un rigore al Liverpool, procurato da Suarez che si becca una gomitata di Dann. Il tempo di una ripartenza ed ecco che ancora Suarez, protagonista indiscusso del secondo tempo, si mangia la possibile palla del 2-0. Se Suarez persevera, Sturridge non perdona e al 53° mette dentro la solita palla lanciata millimetricamente e chirurgicamente da Gerrard. Si è accesa la fiamma Reds e si è accesso Suarez che ci tiene a partecipare alla festa del Liverpool e pochi minuti dopo (55°) sigla lo 0-3. Dopo i primi venti minuti di ripresa, Selhurst Park viene scambiato per un poligono di tiro dove i cecchini vestono, ovviamente parlando, la maglia rossa del Liverpool. A dieci minuti dalla fine circa, delirio dei padroni di casa, le due squadre che si scambiano i ruoli: due gol in 120 secondi firmati Jedinak e Gayle, di cui uno (il 2-3) è frutto di un'azione di Bolasie che potremmo stare a vedere e rivedere. All'88° apoteosi dei tifosi delle Eagles: Gayle, eroe della serata, gonfia la rete del 3-3 e fa doppietta personale. La partita si chiude crudelmente così: con Gerrard e Suarez in lacrime, col capitano che va a rialzare Luis, e con i tifosi del Palace che non hanno smesso di cantare dal primo minuto.

Il L'pool è ancora primo (81 punti), a +1 sul Manchester City, ma con una gara in più. Gara che il City recupererà dopodomani in casa con l'Aston Villa. E sarà un match-point per il campionato. All'ultimo turno Liverpool col Newcastle e City in casa col West Ham.. La squadra di Pulis è undicesima, già archiviato il capitolo salvezza, a 44 punti, +4 sul West Ham e -3 dallo Stoke. I Reds ospiteranno ad Alfield domenica, 11 Maggio, il Newcastle. Il Palace, nello stesso giorno, si sposterà nel quartiere londinese Fulham.

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Annalisa Falcone
Il Real Madrid è un sentimento. Il futebol è poesia ed io ho sempre amato i poeti. Con me c'è sempre un libro o uno streaming di una serie tv.