L'Arsenal interrompe l'astinenza da trofei e vince l'undicesima FA Cup della sua storia, battendo l'Hull City per 3-2 in una finale splendida, in cui sono serviti i tempi supplementari per decidere il match. 10 minuti iniziali in cui l'Hull ha trovato subito due gol, ma poi la rimonta con Cazorla, Koscielny e Ramsey, con merito. I Gunners tornano a vincere un trofeo dopo 9 anni, quando vinsero proprio la FA Cup.

LE SCELTE - Wenger aveva un solo dubbio di formazione, quello del portiere, e decide di mettere in campo Fabianski, che ha disputato per ora tutte le partite del torneo con ottime prestazioni, preferendolo al titolare Szczesny. Per il resto conferma le scelte della vigilia.
Cambia invece Steve Bruce, che un po' a sorpresa esclude Figueroa per dare spazio al rientrante Chester dal primo minuto, mentre in attacco c'è Quinn ad agire alle spalle di Fryatt, con Aluko recuperato solo per la panchina, dove si accomoda anche Sagbo.

PRIMO TEMPO - Parte fortissimo l'Hull City e su azione da calcio d'angolo trova subito il gol: Quinn batte il corner fuori area, dove c'è Huddlestone che calcia al volo rasoterra, ci mette il piede Chester in area per firmare l'1-0. Il raddoppio arriva solamente 5 minuti dopo con il capitano Curtis Davies, che sfrutta una respinta corta di Fabianski, che aveva compiuto un miracolo sull'incornata di Bruce, realizzando con un piatto destro al volo da posizione defilata il clamoroso 2-0 dei Tigers. Continua a essere pericoloso l'Hull, ancora su palla alta: Bruce svetta sopra a tutti e la mette all'incrocio, ma Gibbs con un miracolo salva sulla linea con un colpo di testa. Arsenal non pervenuto nei primi 15 minuti, ma che trova il gol del 2-1 al 17', con una punizione deliziosa di Santi Cazorla dai 25 metri, calciata sul palo di McGregor che però aveva fatto un passo dalla parte opposta. La partita qui cambia e l'Arsenal mette le tende nella metà campo avversaria: Ozil ha una colossale occasione su un cross basso di Podolski ma liscia la palla, pochi minuti dopo lo stesso tedesco calcia al volo dal limite dell'area sugli sviluppi di un calcio piazzato, ma Davies è piazzato e di testa salva la propria porta. Col passare dei minuti l'Hull si risveglia e la partita si riequilibra, e trova un'occasione con Fryatt lanciato a rete, ma fermato dall'arbitro Probert per un presunto fallo su Koscielny. L'Arsenal risponde immediatamente sfruttando un errore in fase di disimpegno di Quinn: Giroud ruba palla al centrocampista dei Tigers, ma sul suo cross Podolski non riesce ad arrivare puntuale all'impatto con la sfera. All'ultimo dei 3 minuti di recupero, i Gunners hanno un'occasione in contropiede, ben condotto da Cazorla, ma Curtis Davies intuisce il passaggio dello spagnolo verso Giuroud e intercetta alla perfezione. Su questo recupero Probert fischia la fine del primo tempo.

SECONDO TEMPO - Si ricomincia senza sostituzioni nelle due squadre: inizio con ritmi bassi, con l'Arsenal che gestisce il pallone, ma con l'Hull ben chiuso difensivamente e pronto a ripartire. Al 58' l'Arsenal recrimina per un calcio di rigore, con Huddlestone che trattiene in area Giroud: Probert giudica però regolare il contatto e lascia proseguire. Wenger prova a dare più fisicità ai suoi inserendo Sanogo al posto di Podolski al 62', e proprio su un colpo di testa dell'attaccante francese Livermore allarga il braccio fermando il pallone diretto in porta: ancora una volta l'arbitro lascia scorrere, come farà anche al 67', quando Davies atterra Cazorla in area. L'Arsenal trova finalmente il pareggio al 72', su azione da calcio d'angolo (molto dubbio) con Koscielny che gira in porta un colpo di testa di Sagna deviato anche dalla schiena di Chester: 2-2 più che meritato per i Gunners, con l'Hull City che ha subito troppo la sostituzione di Bruce, infortunatosi, con McShane pochi minuti prima, perdendo molta fisicità. Tigers che provano a sbilanciarsi inserendo un attaccante come Aluko al posto di Quinn, perdendo così un uomo a centrocampo. Al 77' altra occasione per i Gunners, con Huddlestone che perde un pallone sanguinoso, ma la difesa dell'Hull chiude in maniera confusionaria ma efficace. Al 79' ancora Arsenal, con Gibbs che a porta praticamente sguarnita calcia in cielo da 7 metri, dopo una bella azione individuale di Sanogo, che lo aveva pescato tutto solo in area. Sempre i Gunners pericolosi all'82': stavolta ci vuole McGregor per negare a Giroud il gol, con il francese che aveva calciato al volo da fuori area con il sinistro. Ci prova anche Sanogo all'82' da fuori area, ma il suo destro piazzato finisce fuori di pochi centimetri. Probert assegna 5 minuti di recupero: al secondo di questi, Giroud prova a girarsi in area, ma il suo tiro è facile preda di McGregor. Non succede poi molto: si va ai supplementari.

SUPPLEMENTARI - Si continua con gli stessi 22 che hanno chiuso i regolamentari sul 2-2. Al terzo minuto ci prova Sanogo, ma viene fermato dalla difesa dopo un dribbling di troppo; un minuto dopo Giroud coglie la traversa su un cross di Ramsey, generato una palla persa da Davies. Lo stesso gallese ci prova da fuori, ma McGregor va in presa facile. All'8' è ancora il centrocampista dell'Arsenal a rendersi pericoloso, dopo un bell'uno-due con Giroud, ma il suo destro finisce sull'esterno della rete. Al 12' l'Hull City esaurisce i cambi inserendo Boyd al posto di un esausto Rosenior. Finisce così il primo tempo supplementare, con le squadre stanche, ma con l'Arsenal che ci ha provato di più. Doppio cambio per i Gunners in apertura di ripresa, con Wilshere e Rosicky che sostituiscono Ozil e Cazorla, esausti. Al 19' è Ramsey a segnare finalmente il 3-2, coronando un'azione splendida, con Giroud che di tacco trova il gallese, che rasoterra batte McGregor e completa definitivamente la rimonta dei Gunners. Sanogo sfiora il 4-2, calciando fuori di sinistro, dopo che Elmohamady gli aveva letteralmente regalato il pallone con un retropassaggio folle. Al 26' pazzesca occasione per l'Hull City: Aluko sfrutta uno scivolone di Mertesacker e si invola sulla fascia, Fabianski cerca un'uscita folle e viene saltato, ma da posizione defilata il nigeriano non trova la porta di pochissimo. I Tigers continuano a provarci con palloni lunghi "in the box" , ma è l'Arsenal a rendersi ancora pericoloso, con McGregor che neutralizza in due tempi un tentativo in girata di Sanogo. Al 29' ancora Aluko pericoloso dalla distanza, ma Fabianski neutralizza bene un tiro diretto nell'angolino basso alla sua destra. Steve Bruce manda Curtis Davies a fare il centravanti, ma non serve a nulla: l'Arsenal ha l'occasione per chiuderla in contropiede, ma McShane salva sulla linea su Rosicky. Non c'è più tempo: finisce 3-2, la FA Cup va all'Arsenal.

LA MOSSA VINCENTE - La partita è nettamente cambiata quando in campo è entrato Yaya Sanogo al posto di uno spento Podolski: con lui in campo l'Arsenal ha ritrovato fisicità in attacco e ha permesso a Giroud di muoversi di più, creando anche più spazi per gli inserimenti. Ciò è coinciso con l'infortunio di Alex Bruce, che ha tolto centimetri alla difesa dell'Hull City.

IL MIGLIORE - Santi Cazorla è stato il trascinatore dei Gunners nei regolamentari, ma l'uomo che l'ha decisa è Aaron Ramsey. Il Gallese ci ha provato diverse volte anche nei regolamentari, ma è stato ai supplementari che ha trovato il guizzo vincente per la vittoria della coppa per i Gunners.
Nell'Hull City ottima prova di tutto il reparto difensivo, che ha retto finchè ha potuto, ma poi ha dovuto arrendersi alla superiorità dell'attacco dell'Arsenal. Bene soprattutto Curtis Davies, il capitano, che ha giocato una partita generosa.

IL PEGGIORE - Sicuramente nell'Arsenal è stato molto sottotono Mesut Ozil, imbottigliato tra la difesa e il centrocampo degli avversari. C'è comunque da apprezzare il fatto che il tedesco si sia preso diverse responsabilità durante la partita, nonostante la sua giornata nera.
Dall'altra parte è Jake Livermore a non aver giocato una partita all'altezza, anzi, è stato quasi dannoso in certi momenti, rallentando il gioco offensivo e mancando un paio di assist che sarebbero potuti essere a dir poco decisivi.

Si conclude così la stagione calcistica in Inghilterra: l'Hull City, nonostante la sconfitta, può essere assolutamente orgoglioso di quanto fatto oggi. L'anno prossimo vedremo i Tigers giocarsi l'Europa League, prima volta in un torneo europeo per loro, come era anche la prima finale quella disputata oggi.
L'Arsenal invece riesce finalmente a tornare a vincere, dopo, come detto, nove lunghissimi anni: Wenger riscatta così la delusione in campionato, chiuso al quarto posto, portando a casa il trofeo più antico del mondo. Può sicuramente essere un punto di partenza per continuare a costruire il futuro.