Non sarà bello rampante come quelli con Inter, Manchester City e Milan ma il debutto di Mario Balotelli non è assolutamente da buttare. Ma la prestazione di SuperMario non è sicuramente il quadro del quale vogliamo raccontarvi oggi, semmai Mario rappresenta solamente uno dei tanti personaggi presenti nel dipinto del White Hart Lane.

La gara di Londra ci offre un bel 3-0, forse troppo pesante, del Liverpool ai danni del Tottenham. Nella gara fra due tecnici che offrono un calcio votato all'attacco, trionfa Rodgers che giova degli acuti dei suoi fuoriclasse. Non però di quello di Balotelli, primo protagonista della partita quando dopo una manciata di minuti ci prova con un colpo di testa ravvicinato su assist di Sturridge. La palla non entra, così come non entrerà nell'altra grande occasione capitata sui piedi di Mario (che ha fatto sedere in panchina Coutinho): Lloris esce e sebbene da posizione lontana Balotelli ha l'occasione di mettere dentro a porta vuota. Tiro-cilecca che finisce di gran lunga fuori dai pali.

Il ghiaccio verrà spaccato all'8° minuto: Sturridge, di fatto partner di Mario nel 4-3-1-2 apparecchiato da Rodgers, in posizione di ala destra trova la profondità per Henderson che arriva sul fondo e mette in mezzo. Il cross a rimorchio sul secondo palo diventa preda di Sterling. Il ragazzino del 94 mette a segno il secondo gol della sua Premier League e porta i suoi sullo 0-1. Nonostante Sturridge sia vicino ad infilare il secondo per il Liverpool in contropiede, il Tottenham non sfigura grazie al solito movimento dell'imperturbabile Adebayor, bravo ad infastidire in continuazione Lovren (non c'è Skrtel, è Sakho il suo compagno di reparto odierno), oggi impreciso.

A seconda frazione appena partita il Liverpool raddoppia con un rigore di capitan Gerrard, alla prima segnatura della Premier 2014/15. Il penalty pesa sulla coscienza di Dier che manda a terra Allen e consegna a Stevie-G il tiro dal dischetto. Lloris intercetta, ci mette una mano ma il tiro è troppo potente e finisce comunque dentro. Una squadra che non era mai andata sotto in stagione (il Tottenham) si trova ora a dover recuperare due gol di svantaggio. Impresa difficile ed infatti gli Spurs si accartocciano. Un minuto dopo la correzione di assetto di Pochettino (partito col 4-2-3-1: Dier sostituisce Naughton a destra ed apre a Kaboul al centro; c'è Rose e non Ben Davies; lì davanti i quattro che tanto avevano convinto col QPR: Chadli-Eriksen-Lamela dietro Adebayor, visto anche il forfait di Lennon) con Townsend e Dembele ad allargare il campo (fuori Bentaleb ed Eriksen) il Liverpool si gode l'assolo imperioso di un Alberto Moreno impressionante per come scavalla: l'ex Siviglia anticipa l'avversario nella sua campo, riparte e non si fa pregare due volte per punire il troppo temporeggiare dei difensori avversari. Il terzino spagnolo, alla seconda partita da titolare, manda in rete dietro Lloris per lo 0-3 giustificando i milioni spesi per lui.

Nell'ultima mezzora il match diventa noioso e lasciato al suo destino. Il Liverpool torna a vincere dopo il passo falso di Manchester, dove aveva perso per 3-1, ed ora somma 6 punti. Proprio come quelli del Tottenham che abbandona il sogno di rimanere in testa a punteggio pieno con Chelsea e Swansea e subìsce in un sol boccone tre reti dopo aver concluso con la porta inviolata contro QPR e W.Ham. Nel prossimo weekend di Premier League (13 settembre) Tottenham in scena a Sunderland e Liverpool in casa contro l'Aston Villa.

Aston Villa che ha avuto la meglio dell'Hull City nell'altra gara delle 14.30. Vittoria per 2-1 in favore dei Villans che passano doppiamente in vantaggio con Weimann ed Agbonlahor e rischiano nell'ultimo quarto d'ora finale dopo il 2-1 del solito Jelavic.

Questa la classifica attuale, in attesa di Leicester - Arsenal:

Questi gli higlights: