Burnley - Manchester United 0-0: Okay Di Maria, ma Rooney dov’era?

L’esordio di Angel Di Maria, e la curiosità su come l’argentino si sarebbe integrato nella nuova squadra, ha tenuto occupati gli occhi della maggior parte degli spettatori che hanno visto il Manchester United impegnato a Burnley. Lontano ancora dalla forma migliore, l’argentino non ha però sfigurato mostrando la voglia di combattere che sembra assente in molti giocatori dei Red Devils, primo su tutti Wayne Rooney. Il neo capitano della nazionale inglese e dello United è sembrato totalmente assente dalla gara. Le statistiche sono state impietose nei suo confronti: un solo tiro effettuato (peraltro fuori dallo specchio), una chance creata, due cross tentati (entrambi sbagliati), 64% di precisione nei passaggi, la media più bassa dell’intera squadra. Decisamente troppo poco per un giocatore come Rooney. Da lui, in gare come queste, ci si aspetta decisamente di più.

Manchester City – Stoke City 0-1: Il piano perfetto di Hughes

Difesa a tenuta stagna, centrocampo che si fa il mazzo e due attaccanti che all’occorrenza fanno anche i terzini. Così Hughes ha preparato la gara dell’Eithad Stadium, tappando ogni varco a Jovetic e compagni. Il Manchester City forse si aspettava meno resistenza da parte dei Potters ed ha faticato tantissimo a trovare gli spazi e quando il varco si è aperto, ci hanno pensato sia Begovic che un pizzico di fortuna a dire di no. Lo Stoke ha tenuto duro e alla prima distrazione – difesa degli Sky Blues piazzata malissimo - ha colpito in contropiede. Hughes ha dimostrato che, con gli ingredienti giusti (buona sorte inclusa) anche all’Etihad si possono fare punti.

Newcastle - Crystal Palace 3-3: Quante amnesie per la difesa del Newcastle

Nelle due gare precedenti, Alan Pardew si era lamentato di quanto i suoi attaccanti fossero stati frettolosi in area di rigore come spiegazione agli zero gol fatti in 180 minuti. Stavolta i gol sono arrivati tutti assieme, peccato che la difesa abbia contribuito in maniera decisiva al 3-3 finale contro il Crystal Palace. Distrazioni evitabili, ma segno anche di giocatori in fase di declino a cui la Premier League incomincia ad andare larga, vedi Coloccini (32 anni) e Williamson (30)

QPR - Sunderland 1-0: Primo sorriso per Redknapp contro un Sunderland “spuntato”

C’è ancora molto da lavorare al Loftus Road, ma quello che contava era fare i tre punti e il QPR c’è riuscito. Redknapp può tirare un sospiro di sollievo, mentre dall’altra parte Poyet non dovrebbe avere avuto troppe difficoltà nel capire cosa non va nel suo Sunderland. La difesa ha sbandato ma è davanti che i Black Cats hanno di che preoccuparsi. Dopo il mancato ritorno di Borini infatti, Fletcher è ritornato il padrone della maglia di centravanti, anche se lo scozzese non sembra convincere a pieno. L’alternativa è lo statunitense Altidore che lo scorsa stagione, in 31 presenze, ha segnato una sola rete. Forse è arrivato il momento di dare maggior spazio a Wichkam, fin qui impiegato maggiormente come esterno sinistro, tuttavia, per la salvezza serve un bomber in grado di segnare gol pesanti. Quelli che Borini ha garantito lo scorso anno.

Swansea - WBA 3-0: Hodgson dovrebbe fare una capatina al Liberty Stadium ogni tanto

Recentemente Garry Monk ha dichiarato di essere perplesso dal fatto che Roy Hodgson, il selezionatore della nazionale inglese, non sia mai venuto al Liberty Stadium a dare un’occhiata ai suoi gioielli. Dyer, Routledge e Shelvey sono tra i protagonisti dello Swansea capolista, ciò nonostante i tre non sono stati inclusi nel lista dei 23 per le gare contro Norvegia e Svizzera. Come replica alla mancata convocazione, Dyer ha risposto con una doppietta, mentre Routledge con uno spettacolare gol al volo. Have you seen them, Roy?

West Ham- Southampton 1-3: Schneiderlin ha dimostrato ancora perché tutti lo volevano

In estate squadre come Liverpool, Arsenal e Tottenham erano state segnalate sulle tracce di Morgan Schneiderlin, il ventiquattrenne centrocampista del Southampton. Non era un caso se l’interesse di tali importanti club si era spostato sul francesino volato in Inghilterra nel 2008 dopo aver esordito il Ligue 1 con lo Strasburgo. Schneiderlin è il classico centrocampista box-to-box in grado di dare sostanza alla linea mediana, ottimo nella lettura della gara, dotato di corsa, contrasto ma anche bravo negli inserimenti. Ai sette gol segnati in due stagioni di Premier League, va aggiunta la doppietta siglata all’Upton Park che portato la prima vittoria agli uomini di Koeman. Due gol da predatore d’area di rigore in aggiunta ai tanti chilometri percorsi in lungo e largo.

Everton- Chelsea 3-6: La difesa dell’Everton necessita di un “upgrade”

Roberto Martinez dovrebbe avere avuto uno strano feeling sabato sera. Non è da tutti segnare tre gol al Chelsea, ma allo stesso tempo subire sei gol in casa non è una grossa soddisfazione. Arrivato al Goodison Park, Martinez ereditò una retroguardia plasmata da dieci anni di David Moyes: difesa abituata a soffrire, arcigna e difficile da battere, come dimostrato nei numeri dello scorso campionato. Coleman(25 anni) a parte, Jagielka (32), Distin (36), Baines (29) ed il portiere Howard (35) sono volponi di categoria, tuttavia la nuova stagione – 10 gol subiti in tre gare - ci sta suggerendo che la difesa dell'Everton necessita di un “upgrade”, un aggiornamento. Stones è l’uomo del futuro ma oltre lui c’è poco ricambio e l’Europa League potrebbe alla lunga pesare sulle gambe.

Aston Villa - Hull City 2-1: Quanto su può arrivare l’Aston Villa?

Sette punti in tre gare ed un altro ammonimento ai critici: se Paul Lambert si è preso carico delle contestazioni dei propri tifosi in tempi bui, è giusto che si prenda anche i meriti adesso che le cose vanno bene. Con questa partenza sprint, Lambert ha eguagliato quella di Martin O’Neill del 2006, e solo nel 1962 l’Aston Villa aveva fatto di meglio. Tuttavia la domanda è logica: quanto su potranno arrivare? Basterà questo splendido avvio a scongiurare i pericoli di una stagione difficile?

Tottenham - Liverpool 0-3: Sterling ha mostrato a Lamela come si fa

Gli occhi erano tutti su Mario Balotelli, ma è stato Sterling a rubare la scena a tutti. Schierato come pedina avanzata nel rombo di centrocampo, Sterling ha letteralmente aperto in due la difesa del Tottenham con i suoi tagli ed i suoi movimenti. Imprendibile per i difensori centrali degli Spurs, Sterling ha fatto girare la testa a chiunque avesse tentato di fermarlo. La mezzapunta del Liverpool è stato determinante e decisivo, ed ha difettato solo in fase realizzativa, mentre dall’altra parte Lamela è stato anonimo e deludente. L’argentino, dopo la bella prova col QPR, era atteso ad un banco di prova ben più difficile, ma ha fallito di nuovo.

Leicester – Arsenal 1-1: Il centravanti non è l’unico problema di Wenger

Sign a fucking striker” hanno intonato ad alta voce i tifosi dei Gunners a fine partita. Coro indirizzato verso Wenger e motivato dal fallimento dell’esperimento Sanogo al centro dell’attacco. Il giovane francese, dopo un’ottima Emirates Cup, sembrava di nuovo tornato in pista per il ruolo di attaccante di scorta, ma l’infortunio di Giroud lo ha catapultato di nuovo in campo. Non è chiara l’opinione di Wenger sulla faccenda, visto il manager francese si è nascosto dietro frasi di circostanza che lasciano aperte entrambe le opzioni: continuare così o rinforzare il reparto. Tuttavia a far preoccupare non è solo l’assenza di un bomber di razza ma anche un certo impasse nel gioco, troppo prevedibile e lento, specialmente nei metri finali. Ozil è ancora lontano dalla miglior forma, Sanchez sta ancora cercando di inserirsi nei meccanismi e l’assenza di Walcott è un altro elemento a sfavore. Dietro Mertesacker sta soffrendo più del previsto ed in generale l’Arsenal di questo avvio non sembra certo una squadra che possa puntare al titolo.

Top-11 della terza giornata