Si dividono la posta in gioco QPR e Stoke City nel lunch match del sabato di Premier League: finisce 2-2 a Loftus Road una bella partita, ricca di emozioni, ma anche di obbrobri. Notevoli quelli difensivi dei padroni di casa, soprattutto con Isla (che da terzino fa troppa fatica) e Ferdinand, ma altrettanto evidenti quelli offensivi dello Stoke, che si mangia tantissime occasioni per chiudere la gara. Due volte in vantaggio i Potters, due volte agganciati dai Rangers: in gol vanno Diouf, Caulker, Crouch e Kranjcar, con quest'ultimo migliore in campo per distacco, sia per le botte che ha preso che per le occasioni create, almeno la metà di quelle dei suoi.

LE PREMESSE - Inizio complicato per il QPR, che ha ottenuto solamente tre punti in quattro partite, arrivati grazie a una vittoria casalinga contro il Sunderland. Per il resto, lontano da Loftus Road si fa fatica: 8 gol subiti in due trasferte, nel derby contro il Tottenham e ad Old Trafford, contro lo United, a cui si aggiunge la sconfitta all'esorido contro l'Hull in casa, per un totale di 9 gol subiti, la seconda peggior difesa della Premier League dopo l'Everton (10).

Non va meglio allo Stoke, che paradossalmente ha trovato l'unica vittoria nella partita più difficile disputata fin'ora, ovvero all'Etihad Stadium contro il Manchester City, arrivata grazie alla splendida rete di Diouf. Al Britannia Stadium invece due sconfitte su due, entrambe per 1-0, contro Aston Villa e Leicester City. Il quarto punto è arrivato sul campo dell'Hull City, 1-1.

LE SCELTE - Cambia modulo Redknapp, che causa anche l'assenza di Clint Hill, ritorna a quattro in difesa, con Isla e Traorè sulle fasce e Ferdinand e Caulker in mezzo. A centrocampo in posizione di regista c'è il rientrante capitano Joey Barton, affiancato da Mutch e Fer, mentre sulla trequarti va Niko Kranjcar. Non trovano spazio con questo modulo Phillips e Hoilett, che si accomodano in panchina, insieme anche a Bobby Zamora, visto che la coppia d'attacco è composta da Edu Vargas e Austin.

Hughes, ex di giornata, invece resta con il suo 4-3-3 (0 4-2-3-1, a discrezione della posizione di Charlie Adam), con unica punta Peter Crouch e Mame Diouf allargato a destra, mentre dall'altra parte c'è Moses, che vince il ballottaggio a quattro con Assaidi, Arnautovic e Bojan, tutti e tre in panchina. In mezzo al campo c'è appunto Adam, più indietro Whelan e N'Zonzi a fare schermo davanti a una difesa che vede Bardsley e Pieters sulle fasce, mentre al centro, a fianco di Shawcross, va Mark Wilson e non Huth.

PRIMO TEMPO - Dopo nemmeno un minuto ci provano i padroni di casa: una bella azione libera Edu Vargas al tiro, facile per Begovic. Tanta imprecisione nell'inizio di gara per lo Stoke, che non riesce a trovare soluzioni offensive, anche se dall'altra parte non va meglio: sulle fasce Isla e Traorè subiscono spesso i raddoppi di marcatura di Diouf e Moses, e la palla raramente viene recapitata a Charlie Austin. In velocità però il QPR riesce a creare pericoli: proprio Isla al 10' trova spazio sulla destra per mettere il cross basso al centro, ma è buona l'uscita in presa bassa di Begovic. Un minuto dopo arriva a sorpresa il primo gol dello Stoke City: Moses si destreggia bene in fascia e crossa al centro, dove trova la torre del solito Crouch, che mette la palla sulla testa di Diouf, e a pochi metri dalla porta non può sbagliare il senegalese. Si apre improvvisamente la gara, Moses è il mattatore e sulla sua fascia non lo tiene nessuno: tenta la ripartenza veloce e arriva a concludere dal limite dell'area, trovando Green che la tiene in due tempi. La reazione dei Rangers arriva immediata, ma le difficoltà offensive sono notevoli, nonostante il grande impegno che ci mette la squadra di Redknapp: Austin cerca la soluzione da fuori, ma colpisce più il terreno di gioco che la palla. Ci sono spazi enormi per lo Stoke però, ed è ancora Moses al 22' a fuggire in contropiede, sciupando però la grande occasione di raddoppiare cercando qualche dribbling di troppo e subendo la chiusura di Barton. La filosofia dei ragazzi di Hughes è chiara: tutti dietro la linea del pallone, ad eccezione di Crouch, e tentare di ripartire. E al 31' ce la fa, ancora con il solito Moses, che stavolta è bravo a trovare Crouch a rimorchio, ma il destro dell'inglese finisce largo di poco. Segnali di vita anche da parte del QPR, finalmente: Kranjcar dai 25 metri ha spazio e prova la botta da fuori, sfiorando l'incrocio dei pali. Non va bene nulla a Redknapp, che al 34' è costretto a sostituire Joey Barton per infortunio: dentro al suo posto Phillips e cambio di modulo, si passa al 4-4-2 con Kranjcar che si allarga. Cambia poco in ogni caso: al 37' Traorè, rimasto solo contro tre a difendere su un contropiede, è bravo a chiudere evitando ulteriori pericoli. Ci vuole un calcio piazzato per sbloccare la situazione offensiva del QPR, e grazie anche alla collaborazione di Begovic arriva l'1-1 al 42': su un calcio d'angolo il portiere bosniaco fa due passi avanti senza motivo, e sul secondo palo sbuca la testa di Caulker, che mette la palla nel sacco trovando il suo primo gol stagionale, punendo così lo Stoke per le occasioni sciupate. Si va a riposo così, in parità.

SECONDO TEMPO - Cambia il punteggio ma non il leitmotiv della gara nell'inizio della ripresa: in campo ci sono gli stessi ventidue che han concluso il primo tempo, e lo Stoke punta ancora ad andare via in contropiede. Continua anche la sfortuna del QPR: al 50' secondo cambio obbligato su due, Mutch deve lasciare il campo a Henry per problemi fisici. Un minuto dopo lo Stoke ritrova il vantaggio, in un gol che va diviso tra Isla, Moses, Ferdinand e Crouch: il primo perde palla sulla fascia, il secondo la recupera e la mette in mezzo, e il terzo si perde il quarto a centro area, rendendogli la vita facilissima. Sequenza di errori allucinante della difesa dei padroni di casa, e Crouch dopo l'assist trova anche la rete, segnando il suo gol numero 89 in Premier League. Al 55' sono ancora Isla e Ferdinand a regalare un'occasionissima a Pieters: il tocco di Moses viene perfezionato dal cileno per il terzino dello Stoke, che calcia malissimo. E un minuto dopo ancora Stoke, con la conclusione di N'Zonzi, che arrivava a rimorchio, che non trova la porta sulla palla di Adam. Finalmente si fa vivo il QPR, ancora con un tiro da fuori di Austin, con la palla (deviata) che finisce alta non di molto. Sembra che la soluzione dalla distanza sia l'unica arma a disposizione della squadra di Redknapp, tant'è che ci prova ancora il solito Kranjcar, il migliore per distacco dei suoi, ma dietro si balla sempre di più: Green va in uscita su un cross di Diouf, ma poi la perde per un attimo e Crouch è in agguato, ma poi il numero uno dei Rangers riesce a rimediare all'errore. Ancora una volta i padroni di casa reagiscono, ma Begovic continua a non correre rischi. Lo Stoke si copre inserendo Sidwell al posto di un buon Charlie Adam al 70', risponde il QPR con Bobby Zamora per rimpiazzare uno spento Edu Vargas, per aumentare il peso offensivo. Il problema è che i palloni agli attaccanti non arrivano: vanno molto più vicini i Potters al terzo gol che i Rangers a quello del pareggio. Al 79' secondo cambio per Hughes, con Arnautovic che rimpiazza un Moses da 7 in pagella, anche se un po' sprecone. Stoke che si limita a gestire il vantaggio aspettando che si aprano spazi nella difesa del QPR, anche se all'84' Shawcross prova a complicare le cose falciando da dietro Kranjcar: Atkinson lo grazia e si limita ad ammonirlo, ma il rosso sarebbe stato tutt'altro che eccessivo. Sulla punizione che ne consegue svetta Fer a colpire di testa, ma Begovic la mette in corner senza troppi problemi. Perdono un po' la testa i Potters nel finale, anche Sidwell spende un fallo stupido al limite dell'area, regalando una punizione ghiotta ai padroni di casa, e la frittata degli ospiti viene completata: Kranjcar con il suo destro disegna una traiettoria perfetta e insacca la palla all'incrocio dei pali, per il 2-2 all'89'. Si riversa in avanti lo Stoke, mentre Mark Hughes è una furia in panchina: nei 4 minuti di recupero si inverte il trend, è il QPR che cerca le ripartenze, ma nessuna della due squadre riesce a trovare il gol. Termina 2-2 a Loftus Road.

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Giorgio Dusi
Vivo a Bergamo, scrivo di calcio, in particolare di Juventus e Arsenal, e di basket tra NBA ed Eurolega. Giornalista. Laureando. Forse. [email protected]