Mourinho, frecciata al City: "Le multe non funzionano"

Il tecnico portoghese riscalda la vigilia, attaccando la politica economica del club di Manchester. Sotto la lente d'ingrandimento le sanzioni inflitte per la violazione del fair play finanziario.

Mourinho, frecciata al City: "Le multe non funzionano"
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Di Johnathan Scaffardi

José Mourinho, una garanzia. A Stamford Bridge pensano, non a caso, a un contratto decennale per blindare l'allenatore che più di ogni altro incarna lo spirito competitivo del Chelsea. Mourinho contro tutti, soprattutto alla vigilia di un match che è una prima sentenza sul futuro della Premier. Di fronte il Manchester City di Pellegrini, più di tre punti, una questione di testa, una questione di messaggi. Lanciare ai rivali una provocazione, un guanto di sfida, rinnovare "l'atto di guerra" dopo la scorsa stagione. L'inizio dei blues è esente da sospetti, la seconda stagione è per consuetudine quella di Mourinho, capace di studiare l'ambiente, apportare le giuste correzioni, per poi affondare l'attacco al titolo.

Giochi psicologici, mind games, per spostare la pressione dal campo alla panchina. Mourinho osserva i punti deboli del City e infila la lama nel chiacchierato fair play finanziario. A Manchester sono arrivate le prime sanzioni, multe salate (non per lo sceicco), rosa ridotta in Europa. Un lieve solletico alle manie di grandezza. José minaccia proposte di altra statura, capaci di far vacillare un club in forte espansione "Le multe non funzionano. Se un club sa di poter sforare i tetti imposti dal fair play finanziario della Uefa e di rischiare solo sanzioni economiche e rose ristrette in Champions, infrangerà le regole senza paura. Sarebbe diverso, invece, se si vedesse togliere i trofei, escludere dalle coppe l'anno successivo o partisse penalizzato in campionato e in Europa".

Il paragone, con il suo Chelsea, è anche dal punto di vista finanziario, con il club di Abramovich più attento al rapporto entrate - uscite "Ma se i nostri rivali non hanno paura del deterrente, continueranno a comportarsi come hanno sempre fatto e infrangere le norme". 

La carezza conclusiva è per Lampard, bandiera del Chelsea, ora al City "Frank ha fatto la storia del Chelsea, non penso che il suo trasferimento al City possa ostacolare in alcun modo un suo ritorno in questo club, tra qualche anno. E vedrete, prima o poi tornerà qui"