Pomeriggio umido a Birmingham dove al Villa Park è ospite l'Arsenal di Arséne Wenger per il quinto turno di Premier League. Partita non semplice per i Gunners la sfida con un Aston Villa ancora imbattuto e con un sol gol al passivo in 4 gare e che naviga nelle acque alte della classifica con 10 punti, secondo a -2 dal Chelsea capolista. Periodo poco fortunato invece per gli ospiti che sono sì imbattuti ma con una sola vittoria in cascina, accompagnata da 3 pareggi. Vero anche però che la fortuna va ricercata e che qualcosa quest'anno non gira nell'Arsenal, e quel qualcosa ha sicuramente a che fare con le scelte di mercato estive e con una costruzione della squadra a tratti contradditoria, peggiorata dagli infortuni di Giroud in avanti e di Debuchy sulla corsia destra di difesa.

LE FORMAZIONI - Padroni di casa che si presentano con il classico 4-3-3, confermando per nove undicesimi la line-up vincente di Anfield, fuori solo Westwood e Baker infortunati, rimpiazzati da C.Sanchez a centrocampo e Clark sulla linea arretrata, in avanti tridente con Weimann, Agbonlahor e Richardson. Leggero turn-over invece per Wenger che ripropone Chambers sulla linea arretrata dopo lo stop europeo e lascia in panchina Wilshere e Sanchez, sostituiti da Chamberlain e Cazorla in un 4-1-4-1 di puro dinamismo. Completano il pacchetto offensivo Welbeck di punta, Ozil e Ramsey sulla linea di centrocampo, Arteta agisce da schermo davanti la difesa.

PRIMO TEMPO - Parte con ottimi presupposti il match, subito molto dinamico e con un Villa propositivo e più quadrato. Prima occasione per Fabian Delph che dai 25 metri chiede e ottiene il triangolo con Agbonlahor e di potenza calcia in porta, trovando la respinta di Szczensy in angolo. Continua a farsi preferire l'Aston Villa che sembra solo mancare nell'ultimo passaggio, ma che appare più organizzato e potenzialmente più pericoloso. Al 20° break Gunner, dal calcio d'angolo Ramsey approfitta di una respinta corta per concludere col destro dal limite: palla di poco fuori alla destra del palo. Continua a tener bene in campo l'Aston Villa che sfiora il vantaggio al minuto 24: punizione da sinistra, Cleverley crossa profondo sul secondo palo dove piomba Clark che di testa, da meno di tre metri, trova l'opposizione col corpo di Szczesny che chiude ancora in corner e salva il risultato. Insistono i padroni di casa e l'Arsenal non riesce nel suo gioco di circolazione e possesso palla: i Villans sono più reattivi e lucidi e danno l'impressione di poter far male. I Gunners spesso necessitano di Welbeck per recuperare palla a centrocampo, efficiente la linea difensiva nel fuorigioco, molto meno in marcatura dove balla sulle incursioni e sui tagli delle ali avversarie. In 5 minuti, poi, l'imponderabile: errore nel palleggio dei padroni di casa al 32°, palla a Welbeck e taglio improvviso per Ozil che a tu per tu con Guzan non sbaglia e piazza comodo lo 0-1.

Neanche il tempo di battere il calcio d'inizio che l'Arsenal ha già ripreso palla e da qui bastano pochi tocchi: Ozil-Welbeck-Ramsey per arrivare dalla sinistra al centro, taglio laterale sulla sinistra ancora verso Ozil che mette al centro per un Welbeck solo soletto a 5 metri dal goal, che arriva. 0-2.

Ma non è ancora finita per un Aston Villa frastornato. Questa volta bastano 60 secondi all'Arsenal per ribaltare il fronte e riproporsi in avanti. Cazorla per vie centrali tenta il tiro, la respinta arriva sui piedi di Gibbs che ciccando il tiro quasi suggerisce per Chamberlain sul lato opposto. Cissokho va in anticipo e semplifica il compito, depositando erroneamente nella propria rete. 0-3 al 36°. Game, set e match per l'Arsenal e partita nel freezer. Tremenda mazzata psicologica per la squadra di Lambert che non riesce a tornare in partita ed anzi cede il fianco agli ospiti che costruiscono ancora al 42° ed al 48° con Ozil e Ramsey. Entrambi i tiri sono larghi ed evitano un passivo più pesante ed immeritato ai padroni di casa. Fine primo tempo, 0-3.

SECONDO TEMPO - La partita non ha più nulla da regalare, l'Aston Villa tenta senza riuscire a trovare la via del gol, l'Arsenal diventa padrone del campo e fa girare il pallone per tutta la seconda frazione quasi senza affondare, registrando il 79% di possesso palla nella seconda frazione. La girandola di sostituzioni non sblocca l'andamento del match che si trascina stancamente e noiosamente verso il 90°, allungato con sadismo e pignoleria dal direttore di gara con ulteriori 3 minuti di recupero che, come i precedenti 45, non regalano alcuna emozione e fissano solo l'ufficialità del risultato.

Partita piacevole nella prima frazione dove una sfuriata dell'Arsenal porta in 5 minuti i tre gol del match e le uniche emozioni del pomeriggio. Aston Villa prima colpito, poi stordito e K.O. alla fine. Partita comunque buona per i Villans, colpevoli solo di aver concesso occasioni da rete in successione agli avversari sulle ali dell'entusiasmo ed incapaci di rialzare la testa anche nel secondo tempo risultando assenti ingiustificati. Gunners cinici ma poco convincenti nelle battute iniziali, poi padroni della gara ed abili nell'addormentare la partita con un tanto asfissiante quanto tedioso possesso palla. Tre punti comunque importanti per i londinesi che salgono a quota 9 punti e si portano a ridosso della zona-Europa. Frena invece l'Aston Villa che incappa nel primo stop stagionale ma che, ad ogni modo, manterrà il secondo posto fino alla prossima giornata.