Sunday Premier League: il Liverpool non merita ma vince, tempi duri per Redknapp

Sunday Premier League: il Liverpool non merita ma vince, tempi duri per Redknapp
Premier League: il Liverpool non merita ma vince, tempi duri per Redknapp
vavel
Di VAVEL

QUEENS PARK RANGERS - LIVERPOOL 2-3

(Dunne autogol; Edu Vargas; Coutinho; Edu Vargas; autogol Caulker)

Queens Park Rangers (5-3-2): McCarthy; Isla, Onuoha (46° M.Phillips), Dunne, Caulker, Suk-Young; Karl Henry, Sandro (60° Armand Traoré), Fer; Austin, Zamora (79° Edu Vargas)

Liverpool (4-2-3-1): Mignolet; Glen Johnson, Skrtel, Lovren, José Enrique; Emre Can (66° Allen), Henderson; Sterling (96° K.Touré), Gerrard, Lallana (66° Coutinho); Balotelli

Have you ever seen a finish like that? Probabilmente no. Il primo dei due match della domenica si decide in modo clamoroso negli ultimi 8 minuti con la bellezza di 4 gol equamente divisi tra le due squadre. Il Liverpool si presenta in casa dell'ultima della classe senza Sturridge, ormai al centro di un caso riguardo le sue condizioni fisiche, ed allora Rodgers si affida ancora ad una punta sola, con il ritorno da titolare di Balotelli. Il QPR dal canto suo schiera un modulo coperto con la difesa a cinque, Redknapp si gioca forse la panchina. Ma nonostante l'atteggiamento teoricamente difensivo è la squadra di casa che ha le occasioni più nette della partita, si contano infatti ben due traverse colte da Leroy Fer a cavallo della mezz'ora ed un'occasione per Sandro ad inizio ripresa salvata alla grande da Mignolet.

Ma i Reds resistono e, dopo aver visto un abulico Balotelli sprecare incredibilmente davanti alla porta del debuttante McCarthy, trovano nonostante tutto un vantaggio francamente immeritato. E se non ci riescono i giocatori ospiti è Dunne ad offrire agli avversari il gol dello 0-1 (67°) con uno sciagurato autogol, il decimo della carriera. I Rangers non ci stanno ed attaccano a testa bassa ma bisogna aspettare il rocambolesco finale per vedere un gol per i biancoblu: il pareggio (87°) arriva dalla panchina con il primo gol in Premier League di Edu Vargas. La gioia del pari dura poco perché un altro sostituto, Coutinho, trova in contropiede ed allo scadere del tempo regolamentare il gol del'1-2 (90°). La partita sembra essere finita qua ma il QPR non molla ed al secondo minuto di recupero è ancora Edu Vargas nelle vesti di salvatore della patria a trovare il gol, siglando la doppietta (92°) da sviluppi di calcio d'angolo. Il Loftus Road esplode e vede la possibilità di portare a casa addirittura i tre punti ma purtoppo la favola degli uomini di Harry Redknapp si chiude con un finale amarissimo. Infatti l'ennesima ripartenza della coppia Coutinho-Sterling si conclude in tragedia per il QPR, il giovane inglese cerca Balotelli ma Caulker cercando l'anticipo commette il patatrac ed infila nella sua porta (95°) per il secondo autogol di giornata.

STOKE CITY - SWANSEA 2-1
(Bony; Adam, Walters)

Stoke City (4-2-3-1): Begovic; Bardsley, Shawcross, Marc Wilson, Pieters; Adam, N'Zonzi; Mame Biram Diouf (62° Walters), Ireland (62° Cameron), Moses (73° Assaidi); Crouch

Swansea (4-2-3-1): Fabianski; Angel Rangel, Federico Fernandez, Ashley Williams, Neil Taylor; Tom Carroll (65° Bafetimbi Gomis), Ki Sung; Nathan Dyer (65° Jefferson Montero), Sigurdsson (85° Emnes), Routledge; Bony

Vincere e vinceremo. Lo Stoke City di Mark Hughes voleva assolutamente vincere prima del doppio confronto contro il Southampton (Campionato e Coppa). Continua invece il periodaccio dello Swansea che in Premier League non vince dal 30 Agosto. Primo tempo che si chiude...di rigore sull'1-1. Apre le marcature dal dischetto Bony (34°) siglando il secondo gol stagionale. Nove minuti dopo è un altro rigore ad aggiungere una rete al tabellino, lo trasforma (43°) di cattiveria Charlie Adam. Nel secondo tempo le due squadre si equivalgono per larghi tratti fino a che Taylor non dimentica il subentrato Walters che con un colpo di testa perentorio trasforma in oro il cross di Assaidi (76°), altro cambio azzeccato di Hughes. Non si può dire lo stesso di Monk che con la prima sostituzione, togliendo Carroll per aggiungere Gomis (pessimo l'apporto del francese), non aveva fatto che creare confusione al suo centrocampo. Dopo il gol si aprono gli spazi ma non succede più nulla.

La classifica: