La situazione non dobbiamo nemmeno introdurvela, è lo stesso diretto interessato a presentarvela. Parliamo di Remy Cabella, probabilmente il più grosso investimento tecnico del Newcastle quest'estate, acquistato dal Montpellier per 10 milioni di euro. Il trequartista si è raccontato ai taccuini de "L'Equipe".

"E' logico: l'allenatore mi ha fatto partire titolare nei primi due mesi ed io non ho segnato né fatto assist. Mi ha messo in panchina e con lo Swansea non sono nemmeno entrato. Ciò ha urtato il mio orgoglio". Cabella ha infatti giocato da titolare le prime sei partite di Premier League prima di finire in panchina contro il suddetto Swansea, casualmente la partita in cui la crisi dei Magpies pare esser terminata. Pardew gli preferì Obertan. Nella gara successiva, con il Leicester, ingresso simbolico: 1 minuto di gioco per il nostro, con i suoi che conducevano 1-0 sul Leicester. Una di quelle sostituzioni atte a perder tempo, insomma.

Cabella con Sammy Ameobi al momento dell'1-1 sul Tottenham

"Ma non ho mollato", racconta il trequartista "ho lavorato più duro". Così Pardew, quando si è trovato sotto contro il Tottenham domenica scorsa ha ricorso a lui per cambiare la gara. Risultato? Gara ribaltata e 1-2 Newcastle grazie all'assist per Sammy Ameobi che andava ad insaccare al 46° il momentaneo pareggio. "Mi ha messo dentro nel secondo tempo ed ho sfornato l'assist. E' stata un'ottima cosa per la mia fiducia".

"Pardew mi parla tanto" prosegue il centrocampista. "E' davvero diretto. Mi dice quando starò in panchina, cosa va e cosa non va. Vuole cha faccia la differenza, che faccia gol. E finora non ho segnato. E' quella la ragione perché non sto giocando: non ho ancora segnato. Ed è quello il mio unico pensiero al momento: segnate". In realtà nemmeno in Francia il ragazzo ha mai segnato tanto: 28 gol in 115 presenze con il Montpellier, la media di 0.24 gol a partita. Il passaggio al campionato inglese ha portato l'esame ad un livello superiore, la media-gol non è migliorata ma il ragazzo non si è dato per vinto ed ha svolto lavoro extra in palestra, per adattarsi ai ritmi della Premier League.

Il francese si sofferma poi sui Mondiali, esperienza vissuta grazie all'infortunio di Ribery ed alla chiamata all'ultimo minuto di Deschamps: "E' stato il momento più bello della mia vita: un Mondiale in Brasile è la cosa migliore. Tutto era perfetto. Il fatto di non aver giocato nemmeno un minuto ha fatto in modo che mi mettessi in gioco. Ero nella Nazionale francese e lo sono tutt'ora. Sta a me fare di tutto affinché possa rimanerci. Per farlo devo fare bene qui".

La scalata di Cabella è appena ricominciata, aspettatevi effetti speciali.