Una sfida sbilanciata sulla carta, tutt'altro nel risultato, che inizialmente - soltanto inizialmente - sembrava scontata, talmente è enorme il divario tra le due squadre. Potremmo definirle così le due compagini: cacciatore e preda, il Chelsea ed il Queens Park Rangers. Ma oggi, i cacciatori non hanno azzannato la partita come al solito, lasciando alla preda qualche possibilità di scampo.

José Mourinho conferma le aspettative della vigilia e adotta un 4-2-3-1, senza ricorrere ad alcun turnover in vista Champions e soprattutto in previsione del prossimo big match di Premier League, ad Anfield Road contro il Liverpool. Titolari dunque Courtois, i back-four Ivanović (squalifica scontata in Capital One Cup)-Cahill-Terry-Filipe Luís (squalificato Azpilicueta, che deve scontare un altro turno), mediana formata dal catalano Fabregas e dal serbo Matić, trio delle meraviglie formato dai brasiliani Willian ed Oscar e dal belga Hazard, tutti rigorosamente a supporto dell'unica punta, Diego Costa, disponibile dopo aver saltato quattro partite.

Harry Redknapp opta per il medesimo modulo del Chelsea, almeno sulla carta, e manda tra i pali Green. La difesa a quattro è formata da Isla (ex Juventus), Caulker, Dunne e dal sudcoreano Yun Suk Young. A centrocampo ci sono Henry e ed il brasiliano Sandro. L'attacco vede il trio Vargas (ex Napoli)-Fer-Hoilett dietro ad Austin, solo là davanti.

PRIMO TEMPO - La prima occasione del match capita al 10', sul sinistro di Oscar, che sfrutta un'iniziativa di Hazard ed un velo di Diego Costa, ma dal limite dell'area colpisce debolmente e manda a lato. Non passa nemmeno un minuto ed Ivanovic da pochi passi si mangia una chance colossale regalatagli da Willian, dando l'illusione ottica del gol e mandando di poco sul fondo. Gli Hoops entrano in partita seriamente al 15', sfiorando il gol su colpo di testa di Austin.

Gara caratterizzata da una grande intensità, con gli uomini di Redknapp che indietreggiano senza abbassarsi troppo, per poi ripartire velocemente, mentre i Blues provano a far valere le maggiori doti tecniche, e per poco non trovano il vantaggio con Fàbregas, che al 25' cerca dalla distanza l'angolo in basso a destra, ma trova un attento Green a dirgli di no. Passano pochi minuti ed Oscar insacca con un colpo fantastico di esterno destro, su assist, inutile dirlo, del solito Fàbregas (11 in stagione, 9 solo in Premier League). Prima frazione di gioco che si conclude a ritmi bassi, degno di nota solo una conclusione di Willian dai 25 metri dopo una buona progressione palla al piede di Matić.

SECONDO TEMPO - Secondi 45' che si aprono con un'azione prolungata e costante da parte degli Hoops, che però non riescono ad arrivare al tiro per un soffio. Alla prima ripartenza però, il Chelsea rischia di trovare il raddoppio con un dialogo tra Willian ed Hazard, ma il belga non impatta a porta vuota. L'occasione sveglia i padroni di casa, che assediano con veemenzaa la porta avversaria e non trovano per pochissimo il secondo gol prima con Filipe Luís e poi nuovamente con Hazard. Redknapp dopo un'ora di gioco capisce che in attacco qualcosa non va, e preleva un inconcludente Hoilett, mandando in campo Zamora, riproducendo l'assetto che ha battuto l'Aston Villa. Un minuto dopo e arriva il colpo di genio che gela la partita, Courtois si fa trovare pronto sulla conclusione di Vargas ma sul tiro di Fer, deviato con il tacco da Austin, si deve arrendere.

Il QPR agguanta un pari insperato, ed immeritato per quanto visto sul campo. Mourinho sa che non può lasciare punti proprio ora e al 64' sostituisce uno spento Willian per inserire il veterano Drogba. Pochi minuti dopo Sandro zittisce, per un paio di secondi, Stamford Bridge: la sua conclusione si perde di un niente sul fondo, cosi come la punizione di Oscar, che viene mandata in angolo da Green (Hazard sugli sviluppi calcia di poco alto). Il QPR prova il colpo grosso con Austin, che sfiora la doppietta al 74' ma Hazard un minuto dopo è spaventoso nel procurarsi e nel realizzare il rigore, fulminando tutti in progressione e costringendo un ingenuo Edu Vargas al fallo.

Al 77' esce Diego Costa, salutato con una standing ovation da tutto lo Stamford Bridge, al suo posto Schürrle. Gli ospiti però non demordono e ci credono, e rischiano di trovare il secondo pari sempre con il solito Austin, che viene murato all'ultimo da un sempreverde Terry. All'83' due grosse chance per i padroni di casa, che sfiorano il terzo gol prima con una bella conclusione dalla distanza di Schürrle poi con un colpo di testa del loro capitano sugli sviluppi di un calcio d'angolo: bravo in entrambi gli interventi Green. Secondo cambio per Redknapp all'84°, con Traore' che rileva Fer, autore di una buona prova dal punto di vista tattico. Gara che finisce senza troppi sussulti. Da segnalare nei minuti di recupero il rientro di Ramires, out per un problema all'inguine dallo scontro diretto con il Manchester City, che sostituisce Hazard.

Chelsea che dunque allunga momentaneamente a +9 sul Manchester City, sperando in un regalo domani da parte dello United, la squadra che ha beffato i Blues al 94' nemmeno una settimana fa.