Una battaglia, come annunciato: alla fine la spunta ancora il Manchester City, per la quarta volta di fila. Il derby di Manchester è per la quarta volta consecutiva vinto dai Citizens, nonostante un cuore enorme del Manchester United. Sempre Aguero è decisivo, con il suo decimo gol stagionale, uno a partita di media. Si riprende così la squadra di Pellegrini, anche se Van Gaal può comunque essere soddisfatto, vista la sciocchezza di Smalling, che al 39' ha lasciato in 10 i suoi.

LE SQUADRE

Il Manchester City è in una situazione delicata dopo tre partite deludenti: il pari con il CSKA, la sconfitta in campionato contro il West Ham e l’eliminazione dalla League Cup ad opera del Newcastle obbligano gli Sky Blues ad una super prestazione per recuperare i favori dei tifosi. Tre cambi nell’undici titolare con Jovetic a prendere il posto di Dzeko, Demichelis a sostituire il titubante Mangala ma soprattutto Milner chiamato a coprire il buco causato dall’infortunio di Silva.

Il Manchester United viene da un pareggio con la capolista che ha ridato morale, non recupera Falcao e allora Van Gaal effettua solo due cambi inserendo il rientrante Rooney (scontata la squalifica) al posto di Mata e Valencia impiegato da terzino destro invece di Rafael. Ancora fiducia per la coppia belga Januzaj – Fellaini.

PRIMO TEMPO

Parte forte il Manchester United che dopo appena 1 minuto sfiora il gol con l’inserimento di Rojo su calcio di punizione, grande risposta di Hart ma il gioco era fermo per un millimetrico fuorigioco dell’argentino. Brivido comunque per i padroni di casa. Le due squadre partono teoricamente con due formazioni speculari (4-2-3-1) ma c’è un accorgimento tattico importante nello schieramento dei Red Devils con la posizione molto bassa di Rooney, il cui ruolo da "diez" viene spesso preso da Fellaini, che attira su di se uno dei mediani avversari creando spazi per i compagni. I primi 15 minuti scorrono veloci con le due squadre molto corte ed aggressive meglio però gli ospiti che paiono avere più fluidità nel possesso e nonostante una buona invenzione di Aguero (che fa reparto da solo) risultano più pericolosi, soprattutto con Januzaj.

A cavallo del 20esimo la fiammata dei padroni di casa spaventa lo United, tre chiarissime occasioni nel giro di due minuti per il City con Aguero e De Gea grandi protagonisti. Prima l’argentino solo contro la difesa schierata riesce a crearsi dalla sinistra un tiro sul primo palo che il portiere spagnolo è attento a fermare, poco dopo brilla ancora il Kun in veste però di assist man con un filtrante per Jesus Navas che spara addosso a De Gea, infine al 22’ sempre Aguero riceve un bel cross di Fernando all’altezza del dischetto del rigore ma l’inserimento dell’argentino è letto alla perfezione dall’estremo difensore iberico che s’immola sulla conlusione impedendo il vantaggio per i padroni di casa. Sfida diretta tra ex compagni di squadra che viene dunque vinta dal canterano dell’Atletico Madrid che conferma il periodo di grazia degli ultimi tempi, unica nota positiva della difesa della squadra di Van Gaal.

Dopo una mezz’ora equamente distribuita tra le due compagini, United prima e City dopo, i ritmi si abbassano drasticamente. La partita cambia al 39’ per una follia di Smalling, il difensore inglese ammonito stupidamente sette minuti prima per aver impedito il rilancio di Hart decide di tentare di fermare Milner in corsa con una scivolata insensata mancando completamente il pallone: giallo sacrosanto, per un intervento comunque tendente all’arancione, e United in 10. Nell’assalto che ne segue tiene in piedi la baracca un indemoniato Fellaini, passato da epurato ad inamovibile nel giro di pochissime settimane. Il cambio, a sorpresa, di Van Gaal è l’inserimento di Carrick (al debutto in campionato) nel cuore della difesa per il fumoso e pasticcione Januzaj: passaggio al 4-4-1 con Rooney e Di Maria larghi sulle fasce. Prima frazione di gioco che si chiude con una dubbia decisione dell’arbitro Oliver che soprassiede sull’intervento quanto meno scomposto in area di Rojo ai danni di Touré e fischia la fine del primo tempo invece di concedere un rigore che ci poteva stare e che avrebbe forse chiuso la gara costando il rosso al difensore ospite.

SECONDO TEMPO

Come prevedibile il Manchester City riprende la partita a mille cercando di pescare subito il gol per sbloccare la partita ma l’abnegazione di giocatori come Carrick, Fellaini ed anche Rooney tiene a galla i Red Devils. Purtroppo non è giornata per la difesa dei Red Devils che perdono Rojo per infortunio, l’argentino si lussa la spalla cercando un anticipo in scivolata. Van Gaal è costretto allora ad inserire il 19enne McNair alla terza stagionale. Il dominio territoriale degli Citizens è palese ma la squadra di Pellegrini non riesce a pungere come dovrebbe, il possesso palla è sterile e le barricate funzionano. E quando le barricate non servono ci pensa l’arbitro: al 59’ Aguero entra in area e danzando sul pallone salta tre avversari, Carrick lo stende con uno sgambetto abbastanza evidente ma ancora una volta il tiro dal dischetto non viene concesso. Al 63’ arriva il tanto atteso gol del vantaggio ed a siglarlo non può che essere il Kun Aguero (10 gol in 10 partite di Premier, la metà delle reti totali del City) che si stacca da McNair, riceve un traversone al bacio di Clichy ed è implacabile nell’area piccola. Evidente l’errore di Di Maria che non controlla il terzino francese e gli concede tutto lo spazio per ricevere la palla vicino al fondo del campo e crossare. Lo United se possibile si copre ancora di più e cerca di sfruttare le ripartenze aspettando senza subire gol il finale per un possibile arrembaggio. Al 68’ Jovetic appare e scompare, il montenegrino fino ad allora impalpabile impegna De Gea con gran tiro a giro indirizzato verso l’incrocio. È l’unica giocata dell’ex Fiorentina che uscirà per far posto a Dzeko poco dopo, l’altro cambio di Pellegrino è Nasri per Milner.

Al 71’ giocata sontuosa di Van Persie che con un dribbling sulla linea di fondo si libera di Clichy per poi liberare un sinistro al fulmicotone sul primo palo con Hart costretto a mettere in calcio d’angolo. Ad un quarto d’ora dalla fine il City potrebbe chudere i conti con Jesus Navas che dopo essere passato nello spalla a spalla con Shaw trova il tiro e coglie il palo da un angolo quasi impossibile. Il pericolo risveglia forze nascoste nei Red Devils che decidono di scatenare l’assalto finale. Il matador è senza dubbio Rooney che in coast to coast (78’) arriva fino in area, pesca Van Persie il cui tiro è ribattuto, l’olandese allora riesce a servire Di Maria che di prima prova il rasoterra a giro ma Hart para in grande stile allungandosi alla sua destra. Dagli sviluppi del corner che ne sussegue l’occasione clamorosa capita sulla testa di Fellaini ma il belga non riesce a girare verso la porta. Lo United è tutt’altro che battuto ma Touré ha due volte l’occasione clamorosa di mandare tutti a casa ma sbaglia sia con il destro sia di testa. L’ivoriano, come Di Maria dall’altra parte, pare irriconoscibile questo pomeriggio. Furioso l’assalto finale dello United che però nonostante un gran cuore non riesce a finalizzare ed è costretto a concedere i 3 punti agli acerrimi rivali.

Il Manchester City si rilancia e resta con questa vittoria in scia della sorpresa Southampton, il Chelsea è ancora lontano ma il campionato è ancora aperto. I prossimi impegni dei Citizens prevedono il CSKA in Champions seguito da QPR e Swansea in campionato. Il Manchester United vede la sua rincorsa all'Europa che conta ridimensionata visto come davanti si continui a correre, fra due giornate Rooney e co. saranno ospiti dell'Arsenal per una partita forse già decisiva.