Saturday Premier League: risalgono la china Arsenal, Manchester United e Liverpool. Il Chelsea si ferma

Saturday Premier League: risalgono la china Arsenal, Manchester United e Liverpool. Il Chelsea si ferma
Saturday Premier League
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Di Antonello Angelillo

In attesa degli impegni di City e Chelsea, impegnate rispettivamente domani alle 14.30 ed oggi alle 18.30, si sono giocate ben sette partite nel primo pomeriggio inglese. Impegnate, sopratutto, Arsenal, Manchester United e Liverpool - tutte alla ricerca di punti necessari per tornare a correre verso lidi europei.

Nel lunch-match di giornata è tornato a vincere l'Arsenal che in Premier League veniva da due passaggi a vuoto (sconfitte con Swansea e Manchester United). Vittima il WBA  che ormai in casa non trova la vittoria da quattro turni e che santifica un periodo non buono: terza sconfitta di fila. Decide Danny Welbeck che prende l'ascensore sovrastando Pocognoli sul cross di Cazorla. Gol imperioso che arriva dopo un primo tempo borioso e lento nonostante il pesante assetto offensivo dei Gunners, che mandano in campo dal 1° Welbeck, Giroud e Sanchez, supportati da Santi Cazorla. I londinesi non agganciano tuttavia l'Europa.

Sì perché le dirette avversarie Manchester United e West Ham battono rispettivamente Hull City e Newcastle, portandosi a +2 e +1 sulla squadra di Wenger.

E' il Manchester United ad impressionare maggiormente questo pomeriggio. I Red Devils stravincono la gara contro il pericolante Hull City mai domo battendo le Tigers per ben 3-0. Nonostante gli infortuni e le sfortuna, van Gaal riesce a riemergere dalla palude di metà classifica. Schiera il recuperato Rojo tornando alla quattro, sacrificando McNair e Blackett ed impiegando terzini ex-ali quali Ashley Young e Valencia. Potenziale offensivo enorme con Mata, rilanciato, insieme a Rooney e Di Maria (perso al 14° per infortunio), dietro van Persie. Sblocca la gara Chris Smalling grazie anche alla goal line technology che convalida il gol partorito dopo un batti ribatti interminabile in area di rigore. Raddoppia prima dell'intervallo Rooney che su contropiede si avventa sulla sponda di van Persie (5 gol in 10 gare giocate in campionato). RVP stesso sarà l'autore del 3-0: l'olandese addomestica fuori dall'area e spara dopo un digiuno di tre partite di Premier Lague. Per van Gaal ed i suoi quinta vittoria su sei gare in Premier League ad Old Trafford mentre l'Hull rimane una delle tre squadre a non aver ancora vinto una gara esterna. 

Nello scontro diretto fra sorprese trionfa il West Ham, come suddetto, capace anch'esso di far fronte agli innumerevoli infortuni (manca la coppia d'attacco titolare, oltre a Song) e di porre fine alla striscia del Newcastle che veniva da cinque gare vincenti in Premier League (sei totali), da sei senza sconfitta in Premier League (sette totali), da tre senza prendere gol in Premier League (quattro totali) e da sei gare di Premier League con almeno un gol fatto (sette totali). Tabù sfatati grazie alla rete decisiva di Cresswell, acquisto che a Giugno aveva fatto storcere il naso. Il terzino sinistro riceve il filtrante di Kouyaté e culmina il triangolo partito dall'ago della bilancia Downing battendo Rob Elliott, sostituto di Krul. Per il 24enne ormai ex Ipswich primo gol in Premier League e tanta gioia. Pardew ci prova passando al 4-1-4-1 ma deve arrendersi quando Moussa Sissoko si fa espellere per un fallo ingenuo che gli costa il secondo giallo. Per la squadra di Allardyce che avanza al quinto posto prima vittoria dopo tre gare a secco e quinta utile nel proprio stadio,  dove la difesa ha subito appena due gol nelle ultime cinque partite.

Vincente anche la giornata dell'altra grande impegnata alle 16, il Liverpool, che ha la meglio dello Stoke City per 1-0. In quella che sembrava l'ennesima giornata storta, Glen Johnson trova il bandolo della matassa nel secondo tempo , quando corregge il colpo di testa di Lambert che aveva clamorosamente colpito la traversa. Il terzino è sgusciante e sacrifica la propria incolumità (colpisce il pallone di testa a mezz'aria pur di far gol) per ribattere in rete. Un gol che vale tanto: il Liverpool rimarrà pur sempre nel bel mezzo del nulla in classifica (11° posto, superato lo stesso Stoke) ma torna a vincere a distanza di un mese ed un giorno dall'ultima tornata positiva. D'allora quattro sconfitte ed un pari. L'Europa dista ora quattro punti. Per lo Stoke terza sconfitta nelle ultime cinque e giro sulle montagne russe che continua. Nota stonata: Rodgers che opta per il panchinamento di Gerrard il giorno del 16° anniversario del debutto Stevie-G con la maglia del Liverpool.

Nelle parti alte della graduatoria sembra un mezzo passo falso quello dello Swansea che in casa viene ripreso dal Crystal Palace sull'1-1 e si fa quindi scavalcare da West Ham ed Arsenal. Il Palace invece, su quanto di buono fatto contro il Liverpool, costruisce un'altra giornata utile per la salvezza. Partita equilibrata dopo un avvio stellare dello Swansea che va in vantaggio con il sesto gol nelle ultime otto partite di Bony. In formissima l'attaccante così come Jedinak, che capitalizza il tiro dal dischetto regalato da Shelvey per fallo su Chamakh, realizzando il quinto gol negli ultimi otto match. 

Chiudono il programma delle 16 due scontri salvezza. Partiamo dall'altro 1-1 di giornata, con protagoniste Burnley ed Aston Villa. I Clarets ed i Villans proseguono a braccetto il processo di riabilitazione dopo le sventure di inizio stagione: per i primi terzo risultato utile e quota salvezza che si fa vicina, per gli ospiti terzo pareggio consecutivo dopo le sei sconfitte che hanno mandato di traverso Ottobre a mezza società. Segnano Joe Cole, alla prima gara da titolare con il Villa, che si avventa sulla traiettoria di tiro del compagno e la corregge, ed ancora una volta Ings (terzo consecutivo) ed ancora una volta su rigore (dubbio il fischio del debuttante arbitro: il fallo di Okore comincia fuori area). L'Aston Villa si porta a +2 sulla relegation zone, il Burnley rimane nelle bottom three.

Avvicendamento fra Leicester e QPR in fondo alla classifica. A disegnare lo scenario è la vittoria per 3-2 dei Rangers sulle Foxes questo pomeriggio. Sembrava poter essere il pomeriggio della svolta per Pearson ed i suoi: Cambiasso aveva interrotto ben presto un digiuno che durava da 5 partite trafiggendo Green con un preciso rasoterra. Poi la rimonta dei padroni di casa che prima approfittano dell'autogol di Wes Morgan per portarsi sull'1-1 (il più classico degli autogol: scivolata ad anticipare l'attaccante) e poi godono al 2-1 di Fer in mischia. Prima del 2-2 di Schlupp al 67° (botta da fuori), Vardy aveva colpito la traversa lasciando presagire il pareggio ma pochi minuti dopo Austin risolve un'altra mischia con il suo abituale colpo di coda (quinta rete nelle ultime cinque). Partita entusiasmante nonostante il terribile momento delle due squadre: il Leicester non vince da Settembre (otto match) e spreca l'inerzia che poteva crearsi dopo il pareggio di settimana scorsa, il QPR subisce per la 10° volta in 13 partite il gol rompi-ghiaccio ma reagisce.

In prima serata, allo Stadium of Light, un Sunderland ordinato e duro da sconfiggere non fa passare il Chelsea e rallenta la capolista. I Blues perdono punti per appena la terza volta in campionato e possono essere messi nel radar da chi uscirà vincitrice domani dal confronto fra Southamptone Manchester City. Un Chelsea bloccato davanti che non riesce a venire a capo dell'intensità difensiva dei Black Cats. Finsice 0-0: è la prima volta che il Chelsea non segna in Premier League quest'anno

I tabellini:

 

West Bromwich Albion - Arsenal 0-1
(Welbeck)

WBA (4-2-3-1) : Foster; Wisdom, Lescott, Craig Dawson, Pocognoli (75° Gamboa); Mulumbu (65° Anichebe), Gardner; Brunt, Sessegnon (76° Samaras), Dorrans; Berahino

Arsenal (4-2-1-3) : Emiliano Martinez; Chambers, Mertesacker, Koscileny, Nacho Monreal (23° Gibbs); Flamini, Ramsey; Santi Cazorla; Sanchez, Giroud (78° Oxlade-Chamberlain), Welbeck

QPR - Leicester 3-2
(Cambiasso; autogol Wes Morgan, Fer; Schlupp; Austin)

QPR (4-3-1-2) : Green; Isla, Caulker, Onuoha, Yun (51° Armand Traoré); Karl Henry, Barton, Fer; Kranjcar (90° Hoilett); Edu Vargas (76° Mutch), Austin

Leicester (4-4-2) : Schmeichel; de Laet, Wes Morgan, Wasilewski, Konchesky; Mahrez (60° Albrighton), Cambiasso (89° Andy King), Matty James, Schlupp; Vardy, Ulloa (60° Nugent)

Liverpool - Stoke City 1-0
(Glen Johnson)

Liverpool (4-3-2-1) : Mingolet; Glen Johnson, Skrtel, Kolo Touré, José Enrique; Henderson, Lucas Leiva (75° Gerrard), Allen; Coutinho (88° Lovren), Sterling; Rickie Lambert

Stoke (4-2-3-1) : Begovic; Cameron, Shawcross, Marc Wilson, Pieters; N'Zonzi, Sidwell (22° Whelan, 46° Adam); Walters, Bojan, Arnautovic (88° Crouch); Mame Biram Diouf

Swansea - Crystal Palace 1-1
(Bony; Jedinak)

Swansea (4-2-3-1) : Fabianski; Angel Rangel, Ashley Williams, Bartley, Neil Taylor; Ki Sung, Shelvey; Routledge (65° Barrow), Sigurdsson, Jefferson Montero; Bony (75° Bafetimbi Gomis)

Crystal Palace (4-4-1-1) : Speroni; Kelly, Hangeland, Dann, Joel Ward; Puncheon (81° Zaha), Joe Ledley, Jedinak, Bolasie; Chamakh (66° Fraizer Campbell); Gayle (21° McArthur)

West Ham - Newcastle 1-0
(Cresswell)

West Ham (4-3-2-1) : Adrian; Jenkinson, Tomkins, Collins, Cresswell; Amalfitano, Kouyaté (85° Kevin Nolan), Noble; Downing, Jarvis (70° Zarate); Andry Carroll

Newcastle (4-2-3-1) : Rob Elliott; Janmaat (74° Steven Taylor), Dummett, Mike Williamson, Haidara; Colback, Tioté (62° Papiss Demba Cissé); Gouffran (62° Cabella), Moussa Sissoko, Sammy Ameobi; Ayoze

Burnley - Aston Villa 1-1
(Joe Cole; Ings)

Burnley (4-4-1-1) : Heaton; Trippier, Micheal Keane, Shackell, Stephen Ward; Kightly (65° Arfield), Marney, David Jones (83° Ross Wallace), George Boyd; Ashley Barnes (65° Jutkiewicz); Ings

Aston Villa (4-3-3) : Guzan; Hutton, Ciaran Clark (90° Lowton), Okore, Cissokho; Westwood, Cleverley, Carlos Sanchez; Joe Cole (67° Grealish), Agbonlahor, Weimann (78° Kieran Richrdson)

Manchester United - Hull City 3-0
(Smalling, Rooney, van Persie)

M.Utd (4-2-3-1) : De Gea; Antonio Valencia (74° Darren Fletcher), Smalling, Rojo, Ashley Young; Carrick, Fellaini; Mata, Rooney, Di Maria (14° Ander Herrera); van Persie (70° Falcao)

Hull (3-4-3) : McGregor; Curtis Davies, Micheal Dawson, Chester; Elmohamady, Livermore, Diamé (75° Quinn), Robertson; Ben Arfa (35° Aluko), Jelavic, Robbie Brady (75° Meyler)

Sunderland - Chelsea 0-0

Sunderland (4-1-4-1): Pantilimon, Vergini, Reveillere, Brown, O'Shea (c), Larsson, Johnson, Cattermole, Rodwell (67° Jordi Gomez), Wickham, Fletcher (61' Altidore)

Chelsea (4-2-3-1): Courtois; Ivanovic, Cahill, Terry (c), Azpilicueta; Matic, Fabregas; Willian, Oscar (75° Remy), Hazard (84° Schurrle); Diego Costa (75° Drogba). 

La classifica di Premier League:

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About the author
Antonello Angelillo
Giornalista di calcio e basket NBA. Adoro scrivere di moduli, giocatori, cambi e tabellini in generale. Amante del calcio inglese, dell'Inter e simpatizzante del Real Madrid.