L'Everton ritrova fiducia: battuto 3-1 il QPR

Il Monday Night di Premier League sorride agli uomini di Martinez, vittoria ritrovata e raggiunto il Liverpool a quota 21 punti.

L'Everton ritrova fiducia: battuto 3-1 il QPR
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Di Micael Caviglia

NEL SEGNO DI BARKLEY - I Toffees sono chiamati ad un solo risultato, la vittoria. Allontanare le paure di un classifica che non riflette i valori della squadra, è obbligatorio. Al Goodison arriva il QPR senza Austin e con un assetto per impostare la partita sul contropiede: assente Austin per squalifica, Redknapp decide di affidarsi al solo Vargas in attacco e alla spinta dei due veloci esterni, Hoilett e Phillips. Martinez arretra sulla linea mediana Barkley, con Mirallas, Naismith e McGeady a supporto di Lukaku. Dietro i soliti Coleman e Baines sugli esterni e Distin al fianco del capitano Phil Jagielka. I primi 20 minuti l'Everton parte contratta ed il QPR, mentalmente disposto ad aspettare, alza il baricentro favorito dall'inizio poco aggressivo degli avversari. Poche occasioni e tanto equilibrio regnano nella prima fase della gara. L'Everton però alza la testa, si ricorda che stasera non è permesso sbagliare ed alza il livello del match, trascinata dal talento di casa, Ross Barkley. Il centrocampista della nazionale inglese prima inventa un lancio di 35 metri per Naismith che, dalla sinistra, per poco non manda in porta Lukaku, poi inventa un gol fantastico. Duetta con Lukaku e si porta avanti la palla col sinistro, il difensore non regge il passo del numero 20 che scarica il pallone all'incrocio dei pali, defilato leggermente sulla sinistra. Gol da vedere e rivedere. Barkley accende una partita fino a quel momento giocata a luci soffuse. Ad illuminarla definitivamente è Mirallas al 38°. Punizione deviata da Vargas e portiere battuto. Primo tempo tutto a favore dei toffees, nel segno di Barkley.

CONTROLLO BLU - Stessa musica che fa da sottofondo al secondo tempo. Il QPR non entra convinto di poter riaprire la partita, così l'Everton dopo sette minuti la chiude con l'omnipresente Naismith. Dopo un'attenta manovra nei pressi dell'area di rigore, McGeady si libera sul fondo e mette sul secondo palo una palla sulla quale Naismith arriva puntuale, siglando il 3-0. Forti del risultato in cassaforte, i toffees allentano un po' il gioco, senza tuttavia favorire le avanzate del QPR, che poco ispirato davanti, non trova soluzioni vincenti. L'innesto di Zamora, entrato al posto di Phillips, aggiunge un tassello davanti creando più pericoli, anche se il più delle volte disinnescati facilemnte: Fer ci prova da fuori ed Hoilett in qualche occasione prova la giocata individuale, ma Jagielka e compagni, nel complesso, controllano senza problemi. Solo a dieci minuti dalla fine il QPR trova il gol della bandiera, tuttavia è troppo tardi per mettere in discussione il risultato. Segna Zamora il suo primo gol stagionale: tap-in vincente sulla deviazione di Howard. L'Everton gestisce fino al fischio finale, sfiorando il quarto gol al 94' con Samuel Eto'o, entrato al posto di Lukaku, quest'oggi poco incisivo ma sempre in partita. L'Everton si allontana dai bassifondi della classifica, il QPR con 14 punti ed al terzultimo posto, è in piena lotta per la retrocessione.

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Micael Caviglia
Scienze della Comunicazione, scrivo su Vavel di Calcio, approfondendo la Lazio, la Premier League ed il tennis. Lo sport è cultura. Su Twitter sono qui