Due terzi di campionato se ne sono andati in Inghilterra. Sono passate esattamente 24 giornate dal via con il Burnley ed il Chelsea non ha passato in vetta solamente due di queste giornate. Anche oggi il dominio dei Blues è rimasto incontrastato ed inattaccabile, anzi. Oggi la corazza dell'armata di Mou si è rafforzata di altri due punti preziosissimi, ora che l'inseguitrice Manchester City non ha altri scontri diretti da poter sfruttare. Le lunghezze sono diventate 7 e dopo oggi la questione sembra abbastanza chiusa.

Premier League 2014/15 potrebbe esser stata chiusa. Il Chelsea era impegnato in casa dell'Aston Villa che non vinceva dal 7 Dicembre, capace di perdere le ultime tre (tra cui una contro il Leicester) e senza gol segnati da sei partite di Premier League. Mou si porta in panchina Cuadrado (e lo farà debuttare) ma deve prolungare l'astinenza dall'asse Fabregas - Diego Costa (il primo ancora infortunato, il secondo squalificato). Le scelte per sostituire i due cambiano parzialmente: c'è Ramires per il catalano come contro il City ma al posto di Diego Costa oggi c'è Drogba e non Remy, così come in difesa - al fianco di Terry - c'è Cahill e non più Zouma, in crescendo nelle ultime due uscite. Nell'Aston Villa è inspiegabile la scelta di Lambert di fare a meno di bomber Benteke proprio nel bel mezzo del digiuno atavico: c'è Agbonlahor al centro. All'8° Hazard mette il pomeriggio in discesa: ottimo taglio verso il centro dove il filtrante di Willian giunge puntuale. L'esperto Hutton dimentica il manuale del buon terzino a casa e sbaglia la diagonale: 0-1 e nono gol in Premier League per il belga.

Meanwhile all'Etihad succede l'inaspettato: l'Hull City - presentatosi con un accortissimo ed al solito sorpendente 3-5-1-1 (ci sono Aluko e Gaston Ramirez, nemmeno l'ombra di Abel Hernandez. Si torna alla difesa a 3 dopo 1 mese e mezzo di difesa a 4) va in vantaggio sul Manchester City intornoal 35°: Hart esce troppo avventatamente e sembra un tennista finito a rete per sbaglio. Riesce a respingere il primo tiro ma sulla respinta Ramirez prende il palo e quando Joe cerca di andare a raccogliere la sfera velocemente è troppo tardi: la palla ha già raggiunto Meyler che a sua volta ha già trasformato lo 0-1 con un comodo tap-in. Il Manchester City, che non vince da tre match, va in panico e nonostante l'assetto offensivo (due punte, Aguero e Dzeko, più due ali, Silva e Nasri) non trova la via del pareggio se non al 92° con il solito concreto e pratico Milner con un grande calcio di punizione. Pareggio meritato per i Citizens, visto il miracolo di McGregor su Dzeko ed il legno colpito da Aguero nel secondo tempo, ma il gol del Boring One (Milner) sembra la cattiva medicina da mandare giù durante la malattia: efficace sì ma comunque brutta quanto un -7 dalla vetta (e quanto una striscia di 4 gare senza vittorie in Premier League, casualmente la skid coincide esattamente con la partenza di Yaya Touré per la Coppa d'Africa).

Intanto il Chelsea era stato raggiunto da Okore all'alba del secondo tempo (digiuno Villans interrotto dopo 659 minuti e primo gol in terra inglese per il centralone danese) su ottimo assist di Carles Gil (1 gol ed 1 assist da quando è arrivato Oltremanica per 4.2 mln dal Valencia) per poi ripassare in vantaggio al 66° con lo stoico perno difensivo Ivanovic, al solito proiettatosi in area, capace di mettere alle spalle di Guzan un bel tiro al volo.

Il Manchester City avanza quindi di appena un punto e fornisce una ghiotta occasione sopratutto al Manchester United che domani, vincendo in casa del West Ham, potrebbe portarsi addirittura a -3 da quello che sembrava un lontanissimo secondo posto. Intano però la chance la raccoglie il Southampton, corsaro in casa del QPR che ha perso per strada Redknapp. Decisivo Sadio Mané, fino a qualche giorno fa in Guinea Equatoriale a giocare la Coppa d'Africa. Lì di gol non ne ha firmato nemmeno uno e che in Premier League oggi tocca quota 5 in 16 gare di cui 3 nelle ultime 5 giocate. L'ala arrivata dal Red Bull Salisburgo per 15 milioni è autore di un gol di ottima fattura: bella protezione di palla in mezzo all'area (di cui non tutti gli 1.75 sono in grado, sopratutto contro Onuoha) e staffilata sotto la traversa verso il palo opposto. Koeman vola: quarta vittoria nelle ultime cinque, zona Champions sempre nel mirino, sono cinque le vittorie consecutive fuori casa, diventano 4 i gol subiti in meno per la sua retroguardia (la migliore in Premier League) rispetto a quelli del Chelsea (seconda migliore). Difesa che tra l'altro ha dovuto fare a meno sia di Bertrand (squalificato) sia del suo sostituto Targett, uscito con urgenza dal campo nel primo tempo per un infortunio alla testa. Non fortunata la partita diretta da Ramsay, allenatore ad interim del QPR, che aveva azzardato Taarabt titolare. Il marocchino partito bene è stato poi vittima dello strapotere fisico di Wanyama. QPR sempre pià verso la Championship: non si vince dal 20 Dicembre, sono ormai 4 gli stop di fila.

Un punto a testa fra due squadre che cercano la salvezza e poco più. Al Liberty Stadium impattano Swansea e Sunderland con i padroni di casa che forse avrebbero meritato qualcosa in più. Primo tempo dominato ma concluso sotto per colpa della seconda rete consecutiva di Jermaine Defoe, impressionante dal suo ritorno in Inghilterra, oggi partner di Graham (titolare per la prima volta dal Maggio 2013). Ki Sung, ex della gara, cui 1-0 era stato annullato, è tornato sul luogo del delitto per firmare il più classico gol dell'ex con un volo d'angelo assisstito da Naughton. Ki, di ritorno dalla Coppa d'Asia dove la sua Corea ha sostanzialmente deluso, è stato anche premiato come un Top 11 della competizione. Visto l'andamento della gara Poyet (soprese anche oggi nella formazione: vedi Adam Johnson e Fletcher fuori) può considerarsi soddisfatto del 12° (di gran lunga la somma più grande fra le squadre di Premier League) pareggio del suo Campionato, anche se due vittorie consecutive dovranno pur sempre arrivare quest'anno. Swansea a +14 e Sunderland a +4 dalla relegation zone.

Rimane infine impressionante l'inizio della sua seconda vita con il Crystal Palace di Pardew: tre vittorie su quattro partite e nessuna sconfitta. Le Eagles sembrano a cavallo per un'altra salvezza guidata da un allenatore subentrato: come Warnock l'anno scorso. I londinesi la vincono 0-1 in casa di un anemico Leicester sempre più fanalino di coda con 17 punti. Per le Foxes una vittoria nelle ultime nove in casa e depressione che sale. La vince Joe Ledley, che mette dentro su calcio d'angolo e su sponda di Hangeland. Per il povero Leicester è buio pesto e le sfide ad Everton, City ed Arsenal si avvicinano.

Aston Villa - Chelsea 1-2
(E.Hazard; Okore; Ivanovic)

A.Villa (4-3-3) : Guzan; Hutton, Ciaran Clark, Okore, Cissokho; Cleverley (74° Sinclair), Westwood, Delph; Weimann (80° Joe Cole), Agbonlahor (68° Benteke), Carles Gil

Chelsea (4-2-3-1) : Courtois; Ivanovic, Cahill, Terry, Azpilicueta; Matic, Ramires; Willian (80° Cuadrado), Oscar (73° Mikel), E.Hazard: Drogba (64° Remy)

Leicester - Crystal Palace 0-1
(Ledley)

Leicester (4-4-2) : Schwarzer; Danny Simpson (79° Vardy), Wes Morgan, Wasilewski, Konchesky; Schlupp (65° Albrighton), Cambiasso, Matty James, Mahrez; Ulloa, Nugent (71° Kramaric)

C.Palace (4-2-3-1) : Speroni; Kelly, Dann (46° Hangeland), Delaney, J.Ward; McArthur, Ledley; Puncheon, Mutch (76° Sanogo), Zaha; Gayle (78° Guedioura)

Manchester City - Hull City 1-1
(Meyler; Milner)

M.City (4-4-2) : Hart; Zabaleta, Demichelis, Kompany, Clichy; David Silva (74° Jovetic), Fernando (46° Jesus Navas), Fernandinho, Nasri; Aguero, Dzeko (66° Milner)

Hull (3-5-1-1) : McGregor; Alex Bruce, Micheal Dawson, McShane; Elmohamady, Huddlestone, Livermore, Meyler, Brady (91° Stephen Quinn); Gaston Ramirez (76° N'Doye); Aluko (67° Robertson)

QPR - Southampton 0-1
(Mané)

QPR (4-4-1-1) : Green; Onuoha, Dunne (83° Edu Vargas), Caulker, Hill; Matt Phillips, Fer, Barton, Armand Traoré (73° Isla); Taarabt (63° Zarate); Austin

Southampton (4-3-3) : Forster; Clyne, Fonte, Yoshida, Targett (26° Gardos); Ward-Prowse, Wanyama (61° Schneiderlin), Steven Davis; Mané, Pellé, Elia (80° Tadic)

Swansea - Sunderland 1-1
(Defoe; Shelvey)

Swansea (4-3-3) : Fabianski; Naughton, Federico Fernandez, Ashley Williams, Neill Taylor (67° Angel Rangel); Shelvey (79° Nelson Oliveira), Ki Sung, Cork; Barrow (46° Jefferson Montero), Bafetimbi Gomis, N.Dyer

Sunderland (4-3-1-2) : Pantilimon; Reveillere, O'Shea, Vergini, van Aanholt; Seb.Larsson, Bridcutt, Jordi Gomez; Ricky Alvarez (65° Adam Johnson); Defoe, Graham (76° Steven Fletcher)

Le altre partite:

Tottenham - Arsenal 2-1
(Ozil; Kane, Kane)

Everton - Liverpool (in corso)
Burnley - WBA (domani, ore 13.00)
Newcastle - Stoke City (domani, ore 15.05)
West Ham - Manchester United (domani, ore 17.15)

La classifica:

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About the author
Antonello Angelillo
Giornalista di calcio e basket NBA. Adoro scrivere di moduli, giocatori, cambi e tabellini in generale. Amante del calcio inglese, dell'Inter e simpatizzante del Real Madrid.