In Italia quella è chiamata zona Cesarini. In Inghilterra, da oggi, potrebbero cominciarla a chiamara zona Harry Kane. Difficile che non abbiate già sentito parlare del ragazzone che sta mandando in visibilio i tifosi del Tottenham in questa stagione. Oggi, in uno dei tanti derby di Londra, l'Uragano (come hanno cominciato a chiamarlo in Italia, ma probabilmente la denominazione l'abbiamo usato per una delle prime volte noi) Kane è giunto a 24 reti stagionali firmando il 2-2 sul West Ham al minuto 95.57.

Harry Kane nel momento della ribattuta a rete

Abitudine non nuova al biondone che un quarto dei suoi gol li ha messi a segno nei 10 minuti finali. Come a dire: "Si, voi fate pure. Poi ci pensa Kane". Non è solo questa la statistica che salta all'occhio dopo l'odierno 2-2 fra Spurs ed Hammers. 13 e 16. No, non è nuovamente Mourinho che si lamenta dei torti arbitrali. Bensì sono i punti che il Tottenham ha guadagnato da posizione di inferiorità nel punteggio (primo caso) e negli ultimi cinque minuti (nel secondo caso). Una marea se si pensa che con quelli di oggi, in totale, sono 44, appena 4 in meno rispetto alla top-four che garantisce l'accesso in Champions League. Ma della bagarre che si sta venendo a creare fra 4° e 7° posto parleremo più in avanti.

Il Tottenham, con 6 cambi rispetto all'1-1 interno con la Fiorentina, era passato in svantaggio al 22° dopo 10 minuti iniziali in cui è stato uno scempio non essere andati sul 2-0: doppia chiara occasione per Bentaleb, traversa del solito Kane ed 82% di possesso palla. Dominio che termina quando Dembelé commette un grave errore e si fa soffiare palla sulla propria trequarti. Cresswell crossa bene e trova la testa di Kouyaté, autore del 15° gol di testa in stagione della squadra di Allardyce. 40 minuti dopo sarà ancora il West Ham a segnare: rete di Diafra Sakho che dopo aver sbagliato due volte stavolta non perdona, concretizzando di piatto il cross di Noble.

A 9 minuti dalla fine il Tottenham è ancora sotto 0-2 in casa, Pochettino si è corretto mandando in campo Eriksen, Soldado e Chadli per Dembele, Townsend e Mason (virata verso un offensivo 4-4-2) e Allardyce vede la luce dopo un mesetto negli inferi partito con la sconfitta contro il Liverpool e terminato con un pesante 4-0 subito dal WBA in Coppa. All'81° riapre la gara Danny Rose, ormai titolare a sinistra, fortunato nel partorire un tiro da fuori area che, dopo alcuni rimbalzi molto strani, batte Adrian. Siamo al 96°, la zona Kane è bella che cominciata ed Harry si procura il rigore, va sul dischetto ed è pronto a ribattere in rete dopo che Adrian gli aveva negato la gioia sul primo tiro.

Battaglia dura fra Lukaku ed Huth, non mancano gli sguardi di traverso

Continua ad essere mediocre la stagione dell'Everton, incapace anche oggi di replicare le belle cose di cui si rende protagonista in Europa League. 2-2 casalingo contro l'ultima in classifica, il Leicester. Per i Toffees quasi deprimente la statistica che oggi non ha fatto che peggiorare: su 13 gare interne ben 7 sono state pareggiate e 5 di esse sono consecutive. Insomma Goodison Park stregato per la squadra di Martinez che non ci vince dal 15 Dicembre in casa e che fra le mura amiche è stata capace di farsi battere da Stoke e Crystal Palace.

La sconfitta ha rischiato di materializzarsi anche oggi, contro un Leicester arrivato nel Merseyside col 5-4-1 (Pearson crede nel nuovo modulo e lo ripropone dopo due sconfitte consecutive) e senza vittoria in Premier League dal 10 Gennaio. Al 70°, quando Cambiasso mette dentro il suo terzo gol stagionale giustificando il modesto investimento fatto su di lui in estate, su cross di Vardy le Foxes sono addirittura in vantaggio. Il gol del Cuchu era seguito a quello di Nugent, subentrato ed andato in rete al 63° punendo la sua squadra del cuore (cross da destra, Howard esce basso e respinge corto e male) che a sua volta aveva pareggiato il gol rompi-ghiaccio di Naismith al 57° (l'unico dei tre trequartisti salvati da Martinez. Vengono sostituiti al 55° Barkley e Lennon), andato a segno con un tiro chirurgico.

A Martinez però al 70°, quando Cambiasso va a segno, la panca comincia a scottare e la testa a viaggiare. Ah, tutte quelle chance che Lukaku e Barkley hanno gettato alle ortiche nel primo tempo. Ah, se Lukaku avesse confermato la tripletta rifilata allo Young Boys e se Barkley facesse il definitivo salto di qualità. Fortuna per Roberto che Upson (uno dei tre tosti centrali mandati in campo da Pearson) infili dentro la sua porta il più classico degli autogol rimandando l'appuntamento con la terza vittoria esterna in Premier League della neopromossa.

Coutinho spara a Forster

Per chiudere il nostro raccorto domenicale di Premier League diamo un grosso bentornato al Liverpool. Ora è ufficiale: Reds are back on track. Sia benedetto il nuovo 3-4-3 di Rodgers che oggi, alle 17.15, è andato a vincere 0-2 in casa del Southampton, quinto, con stile e personalità in quello che per molti come Lallana e Lovren era il ritorno a casa. Un gol per tempo con due reti ai primi due tiri in porta. Al 3° Coutinho mette la gara in discesa con un meraviglioso gol da fuori area: tiro potente che sbatte sotto la traversa e si infila dietro Forster. La gara, dopo 3 minuti, è già in discesa ed il momento che sta passando il Southampton aiuta gli uomini di Rodgers.

Davanti non c'è Balotelli e non c'è Sturridge ma Sterling, di cui sempre di più si parla in chiave rinnovo si o rinnovo no, falso nove con Coutinho e Lallana alle spalle più Lazar Markovic ed Ibe a rifornirlo dalle fasce. Tanti uomini offensivi per il Liverpool a cui Koeman risponde con la sorpresa Djuricic (debutto da titolare con il Southampton) ed Elia ai fianchi di un Pellé all'asciutto da ormai 8 giornate in Premier League. Solo panchina per quelli che ad inizio stagione erano i titolari, ovverossia Tadic e Mané. Dietro il tridente c'è Ward-Prowse mentre è solo panchina per Schneiderlin, che fatica a recuperare lo smalto di inizio stagione per colpa di continui infortuni.

L'architetto francese fa il suo ingresso in campo al 45° così come dall'altra parte Rodgers si copre un attimo con Alberto Moreno per Markovic. A poco più di un quarto d'ora dalla fine arriva il gol di Sterling che chiude il match, a cui adesso viene concesso un po' più di riposo dopo l'instacabile prima parte di 2014-15. L'inglesino è rapido a capitalizzare il pasticcio di Targett che non riesce a rinviare e gli offre lo 0-2 sul piatto d'argento. Finirà così, peccato per un Southampton che probabilmente non meritava lo 0-2 : più tiri, più tiri in porta, più possesso palla e più calci d'angolo. Cosa fa più rabbia sono però i due rigori negati dal rivedibile arbitro Friend a Djuricic, prima per un contrasto con Emre Can (14° gara da 90 minuti consecutiva: instancabile) e poi per uno con Allen (sostituto di Gerrard e Leiva a centrocampo). Terza sconfitta in cinque gare per i Saints ed il Liverpool stesso si avvicina: per i Reds -1 dal Southampton e -2 dalla Champions. Se si dà per buono quello che al 90° era un pareggio con il Chelsea in Capital One Cup il Liverpool viene da 18 gare senza sconfitta, ne ha persa 1 nelle ultime 24 ed ha vinto 4 partite consecutive. Momentum.

I tabellini:

Tottenham - West Ham 2-2
(Kouyaté, Diafra Sakho; Rose, H.Kane)

Tottenham (4-2-3-1) : Lloris; Walker, E.Dier, Vertonghen, Rose; Mason (80° Chadli), Bentaleb; Lamela, Dembele (45° Eriksen), Townsend (60° Soldado); H.Kane

W.Ham (4-3-1-2) : Adrian; Jenkinson, Tomkins, Winston Reid, Cresswell; Noble (68° C.Cole, 87° Collins), Song, Kouyaté; Downing; Diafra Sakho, Enner Valencia (75° Jarvis)

Everton - Leicester 2-2
(Naismith; Nugent, Cambiasso; autogol Upson)

Everton (4-2-3-1) : Howard; Coleman, Stones, Jagielka, Baines; Besic (55° Darron Gibson), McCarthy; Lennon, Barkley (55° Atsu), Naismith (85° Mirallas); Lukaku

Leicester (5-4-1) : Schwarzer; Danny Simpson, Huth, Wes Morgan, Upson, Konchesky; Mahrez (62° Nugent), Matty James, Cambiasso (87° Andy King), Schlupp (67° Vardy); Kramaric

Southampton - Liverpool 0-2
(Coutinho, Sterling)

Southampton (4-2-1-3) : Forster; Clyne, Fonte, Yoshida, Targett; Victor Wanyama, Steven Davis (46° Schneiderlin); Ward-Prowse (57° Mané); Djuricic (75° Tadic), Pellé, Elia

Liverpool (3-4-2-1) : Mignolet; Emre Can, Skrtel, Lovren; Lallana (62° Sturridge), Allen, Henderson, Lazar Markovic (46° Alberto Moreno); Ibe (75° Glen Johnson), Coutinho; Sterling

La classifica:

Gli highlights: