West Ham - Crystal Palace 1-3
(Glenn Murray, Dann, Glenn Murray; Enner Valencia)

Il pomeriggio di Premier League è cominciato con due conferme abbastanza importanti partorite dal lunch match giocato da West Ham e Crystal Palace: gli Hammers non paiono attrezzati ad un finale di stagione sulla falsariga del gran momento passato ad inizio stagione (una vittoria nelle ultime 10, 8 punti ottenuti sui 30 disponibili) e quindi difficilmente manterranno le promesse di Europa che i tifosi inseguivano ad Ottobre. L'altra conferma viene dal Crystal Palace al solito rivitalizzato con un cambio in panchina. Pardew oggi ha sconfitto a domicilio per 1-3 la squadra di Allardyce, in uno dei derby meno famosi di Londra, allontanandosi ulteriormente dalla relegation zone.

Mattatore del match Glenn Murray che al 41° segna lo 0-1 sopratutto grazie alla deviazione decisiva di Cresswell ed al 63° chiude definitivamente la contesa con un tuffo di testa che manda in tribunale per omessa difesa la retroguardia del West Ham. I due gol del centravantone - bravo ad approfittare delle assenze di Chamakh, F.Campbell e Sanogo - sono inframezzate dal gol di Dann, anche questo di testa. La gara si riapre leggermente fra 69° e 76° quando sempre Murray si fa espellere per doppio giallo ed Enner Valencia accorcerà con un bel gol dal limite. L'assalto del West Ham, a cui partecipa anche l'ex PSG Nené (palo) - svincolatosi dall'Al Gharafa - al debutto, si realizza ma il Crystal Palace uscirà vincitore della contesa, ottenendo il quinto risultato utile consecutivo in trasferta e la seconda vittoria stagionale sul West Ham dopo 42 anni di astinenza dal double.

West Ham (4-3-1-2) : Adrian; Jenkinson, Tomkins, W.Reid, Cresswell; Kouyaté, Song (61° Nené), Noble; Downing; Enner Valencia, Diafra Sakho

Crystal Palace (4-2-3-1) : Speroni; Ward, Dann, Delaney, Delly; Jedinak, Mutch (33° McArthur); Zaha (72° Shola Ameobi), Puncheon, Bolasie (83° Ledley); Glenn Murray

Burnley - Swansea 0-1
(autogol Trippier)

Buona vittoria dello Swansea che ottiene la seconda consecutiva dopo il 2-1 sul Manchester United. Cigni corsari in casa del Burnley, in corsa per la salvezza. Vittoria per 0-1 con autogol decisivo nel secondo tempo di Trippier in seguito ad un batti e ribatti infinito davanti agli occhi di Heaton, incolpevole. L'estremo difensore della neopromossa vede i suoi subire il 45° gol in Premier League. Quella dei Claret è la peggior difesa del campionato, insieme a quella del QPR.

La settimana col più alto tasso di popolarità vissuta da Ashley Barnes (al centro del ciclone-protesta di Mou) termina con un'occasione sprecata e gettata fra i guanti di Fabianski. La più grande chance dei gallesi capita invece sui piedi di Bafetimbi Gomis. Vittoria cruciale per Monk&co., probabilmente definitivamente salvi dopo aver raggiunto quota 40 punti e dopo aver agganciato l'8° piazza. Per il Burnley si fa dura la lotta per non retrocedere, proprio nel giorno in cui poteva approfittare degli improbi impegni sui calendari di Leicester e QPR.

Burnley (4-4-1-1) : Heaton; Trippier, Micheal Keane, Shackell, Mee; Kightly (75° Vokes), Arfield, David Jones, George Boyd; Ashley Barnes (90° Jutkiewicz); Ings

Swansea (4-3-2-1) : Fabianski; Naughton, Federico Fernandez, Ashley Williams, Neill Taylor; Shelvey, Ki Sung, Cork; Routledge (90° Jordi Amat), Tom Carroll (61° Jefferson Montero); Bafetimbi Gomis

Manchester United - Sunderland 2-0
(Rooney, Rooney)

Riprende da dove aveva lasciato Rooney, che era a digiuno in Premier League da 8 giornate (da Santo Stefano). Oggi Wazza battezza il Sunderland, sempre più tristemente abbandonato alle solite pratiche per la salvezza. 2-0 dello United all'Old Trafford dopo la sconfitta in cui si era imbattuto van Gaal settimana scorsa. Per i Red Devils terza vittoria consecutiva in casa ed undicesima nelle ultime 14 e terzo posto in cassaforte: +2 sul quarto dell'Arsenal, impegnato domani.

Gara sbloccata solo al 66° del secondo tempo sugli sviluppi del calcio di rigore procurato da Radamel Falcao. A causare il rigore John O'Shea, compagno di un ritorno al passato con il partner difensivo Wes Brown oggi. L'arbitro, evidentemente confuso dal passato in comune dei due, espelle Brown e non O'Shea prima che Rooney insacchi l'1-0. Il 2-0 sempre con Rooney nel finale: piazzato centravanti oggi (in coppia con Falcao vista l'assenza di van Persie. Lo United ha giocato con il 3-5-2), Roo è rapido a metter dentro con un tap-in il tiro debole del subentrato Januzaj

M.Utd (3-5-2) : de Gea; Smalling, Evans, Rojo; Antonio Valencia, Ander Herrera, Blind, Di Maria (45° Januzaj), Ashley Young; Falcao (68° Fellaini), Rooney (89° Mata)

Sunderland (4-1-4-1) : Panitlimon; Reveillere, Wes Brown, O'Shea, van Aanholt; Cattermole; Adam Johnson (81° S.Fletcher), Seb. Larsson, Jordi Gomez, Wickham (67° Vergini); Defoe (67° Graham)

Stoke City - Hull City 1-0
(Crouch)

La decide un gol del veterano Crouch, appena 61 secondi dopo il suo ingresso, la gara fra Stoke City ed Hull City, dividendo chiaramente i destini delle due compagini. I Potters, giunti a quota 39 punti, sono praticamente salvi mentre le Tigers, appena 4 punti sopra la zona retrocessione, dovranno lottare per mantenere la categoria. Fatta la tara con le statistiche non è una gran gara quella degli ospiti, incapaci di di produrre un singolo tiro in porta. Buon per lo Stoke, che ne ha perse solamente tre delle ultime tredici e peccato per Steve Bruce, che oggi cercava la terza vittoria esterna consecutiva (sarebbe stata la prima volta dal ritorno in Premier League).

Il match dello Stadium of Light non è bello, anzi. La prima frazione offre una contesa dura e noiosa in cui entrambe le squadre preferiscono non perdere, sopratutto lo Stoke che prima del calcio d'inizio era una delle tre squadre ad aver fatto più punti fuori che in casa. Sono state le intuzioni di Mark Hughes a decidere il match: inserisce prima Adam per Ireland nella posizione di trequartista atipico (ed il 29enne aggiunge impeto alla manovra dei Potters) e poi manda in campo Crouch a 20 minuti dalla fine e 61 secondi prima che Pete insacchi il 46° gol di testa nella sua carriera in Premier League (per lui record, a pari merito con Shearer), proprio su assist di Adam.

Stoke (4-2-3-1) : Begovic; Bardsley, Marc Wilson, Wollscheid, Pieters; Whelan, N'Zonzi; Walters, Ireland (45° Adam), Moses; Mame Biram Diouf (70° Crouch)

Hull (3-5-1-1) : McGregor; Micheal Dawson, Alex Bruce, McShane; Elmohamady, Livermore, Huddlestone, Meyler (62° Quinn), Figueroa (78° Abel Hernandez); Gaston Ramirez; Aluko (56° N'Doye)

Newcastle - Aston Villa 1-0
(Papiss Demba Cissé)

Vittoria di misura per il Newcastle di John Carver. Papiss Demba Cissè, all'11° gol stagionale. Per l'attaccante senegalese terza presenza consecutiva da titolare dopo un periodo buio e secondo gol in tre gare. La media gol diventa paurosa: uno ogni 84 minuti. Non cambia la musica per l'Aston Villa che nonostante l'arrivo di Sherwood infila la 7° sconfitta consecutiva ed adesso comincia davvero a tremare. Alla prossima, con il WBA in casa, non si può sbagliare. Sherwood, subentrato il 14 corrente mese, non ha ancora fatto punti.

La rete del vantaggio giunge al 37°: cross di Janmaat, il tacco volante di Riviere (preferito ad Ayoze) non va a buon fine e sul secondo palo Cissé non batte ciglio prima di battere Guzan. Cleverley va molto vicino ad interrompere l'ennesimo digiuno da gol dell'attacco dei Villans, a secco da sei trasferte, ma non c'è niente da fare. Abulia anche per Benteke, senza un gol nelle ultime nove ma comunque il più pericoloso dei suoi. E' quindi felice il ritorno di Jonas Gutierrez (a cui solo qualche mese fa era stato diagnosticato un cancro ai testicoli) al St.James' Park: l'argentino è per le prima volta tornato in panchina con i Magpies

Newcastle (4-1-3-2) : Krul; Janmaat, Mike Williamson, Coloccini, Haidara (61° Ryan Taylor); Abeid; Obertan (78° Gouffran), Moussa Sissoko, Sammy Ameobi; Papiss Demba Cissé, Riviere (73° Ayoze)

Aston Villa (4-3-3) : Guzan; Lowton (82° Bacuna), Okore, Ciaran Clark, Hutton; Cleverley, Westwood, Delph; Agbonlahor (73° Weimann), Benteke, Sinclair (68° N'Zogbia)

West Bromwich Albion - Southampton 1-0
(Berahino)

Scivola ancora il Southampton, che forse si sta rendendo conto di quanto sia dura lottare per l'Europa in questa indiavolata Premier Legue. Per i Saints, senza vittoria nelle ultime tre e capaci di perdere le ultime due, sconfitta esterna subìta per colpa del 17° gol stagionale di Berahino, al secondo nelle ultime tre. Saido è puntuale a rompere il ghiaccio al 2° minuto appena: l'originario del Burundi scaraventa al volo un colpo di testa di Yoshida. Peccato per lui che nel secondo tempo sopraggiunga un infortunio che lo manda in anticipo sotto la doccia. Infortunio preventivabile visto che Berahino non era in formissima ed era stato sottoposto ad un provino prima del match.

Koeman reagisce all'1-0 solo al 25°, quando manda in campo Elia ritornando al 4-2-3-1 dopo aver cominciando la gara con un 3-4-3 molto Liverpool-style, atto esattamente a far quadrare i conti tattici dopo la sconfitta per 0-2 subìta dai Reds. Il WBA speculerà sull'1-0 perdendo parecchio tempo nella prima frazione ma non gli si può certo additare alcuna colpa se Pellé (poco in forma) fallisce il facile colpo sotto a punire Foster su cross perfetto di Bertrand. Così diventano tre le gare senza nemmeno un gol segnato dal Southampton e viene interrotta la striscia di vittorie esterne, giunta a 6 match. Che dire invece dei Baggies di Pulis: 13° posto (+8 sulla zona rossa), una sola sconfitta e sei gare senza subire reti nelle ultime 10.

WBA (3-5-2) : Foster; Craig Dawson, McAuley, Lescott; Gardner, James Morrison (72° Sessegnon), Yacob, Darren Fletcher, Brunt; Ideye (88° Baird), Berahino (56° Mulumbu)

Southampton (3-4-3) : Forster; Gardos (25° Elia), Fonte, Yoshida; Clyne, Victor Wanyama (45° Steven Davis), Schneiderlin, Bertrand; Tadic (74° Shane Long), Pellé, Mané

La classifica:

Domani:

Liverpool - Manchester City (ore 13)
Arsenal - Everton (ore 15.05)

Rinviate per impegni in Capital One Cup:

QPR - Tottenham
Chelsea - Leicester