Doveva riprendersi i suoi tifosi, l'Arsenal, dopo la pesantissima sconfitta casalinga europea contro il Monaco: nella partita contro l'Everton è arrivata una vittoria pesante, poco spettacolare ma tremendamente efficace. Il risultato finale dice 2-0, per effetto delle reti di Giroud e di Rosicky, una per tempo, sfruttando due delle poche occasioni di una partita non troppo ricca di emozioni e poco intensa. Due squadre che arrivavano in modo totalmente diverso: chi era rimasto deluso dalle prestazioni europee si è preso una piccola rivincita, mentre chi aveva gioito non ha potuto replicare.

Cambia solo due uomini Wenger rispetto agli undici scesi in campo nella gara contro il Monaco: fuori Welbeck e dentro Chamberlain sull'ala, fuori Mertesacker e dentro Gabriel in difesa. Questa seconda scelta risulterà decisiva: il tedesco sta attraversando un pessimo momento e ha tante responsabilità della disfatta casalinga europea. Gli ospiti scelgono uno schieramento quasi più contratto, con McCarthy avanzato sulla trequarti, mentre va Garbutt a colmare il vuoto momentaneamente lasciato da Baines sull'out difensivo di sinistra.

La partita comincia a ritmi bassissimi, nessuna delle due squadre ha il pallino del gioco in mano, appaiono quasi affaticate e con paura di scoprirsi: così la gara vive di pochissime fiammate e tanto possesso palla per cercare spazi che però non ci sono. A generare un'occasione ci prova Gabriel, che lascia rimbalzare un pallone sul quale si avventa Lukaku, e ci vuole l'uscita di Ospina per rimediare. L'errore sveglia l'Arsenal, che sfiora il gol con un'incornata di Giroud, ma rischia tantissimo poco dopo, quando Lukaku in area temporeggia troppo e non serve Mirallas a centro area, subendo così il ritorno di Gabriel, che chiude e si riscatta dell'errore precedente. Ci vuole un episodio per sbloccare la gara al 39': corner per i Gunners battuto a centro area, Giroud indietreggiando ci mette il destro e incrocia perfettamente sul secondo palo, trovando un gol molto bello e importantissimo. Prova a raddoppiare quasi subito Cazorla, ma il suo destro da fuori trova un enorme Howard, che con la punta delle dita la alza sopra la traversa. Buone indicazioni comunque per Wenger dal primo tempo.

La ripresa si apre con un mezzo assedio dell'Everton, che sta per il primo quarto d'ora buono nella metà campo dei padroni di casa, riuscendo però a rendersi pericoloso solo con una girata di Barry che finisce alta. Il possesso palla è sterile e Lukaku gioca l'ennesima partita sottotono, trovando solo un paio di fiammate: una di esse consiste in un taglio sul primo palo e deviazione che finisce alta sopra la traversa, ma è troppo poco per lui. Quando l'Arsenal si sveglia però si rende pericoloso: Giroud in area trova la deviazione in corner di Jagielka col braccio (involontario) e Cazorla prova il sinistro da fuori che non trova la porta. Martinez prova a inserire Lennon, che ha subito una buona occasione, ma il suo destro è facile per Ospina. Si entra nel quarto d'ora finale con un Everton più offensivo, ma un Arsenal che ha capito che la partita va chiusa: due volte deve salvare tutto Jagielka, prima su un errore di Stones che stava lanciando Giroud e poi in chiusura su Ozil che aveva concluso col sinistro un contropiede. Il capitano dei Toffees è però sfortunatissimo all'89, quando devia un destro da fuori di Rosicky (subentrato a Chamberlain) alzando la traiettoria del pallone e togliendolo di fatto ad Howard: palla in rete, 2-0 e partita chiusa. L'Arsenal perde Coquelin per una doppia botta al naso, ma nei 7 minuti di reucupero non soffre mai troppo, anzi va vicino al gol con Giroud di testa, con Cazorla che non chiude in contropiede e poi ancora con Rosicky, che trova i pugni di Howard. Alla fine arrivano tre punti pesantissimi in ottica terzo posto, e la sesta vittoria nelle ultime 7 partite di campionato.

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Giorgio Dusi
Vivo a Bergamo, scrivo di calcio, in particolare di Juventus e Arsenal, e di basket tra NBA ed Eurolega. Giornalista. Laureando. Forse. [email protected]