HULL CITY - CHELSEA 2-3

2' Hazard, 9' Diego Costa, 26' Elmohamady, 28' Hernandez, 77' Remy

Hull City (3-4-1-2): McGregor; Dawson, Bruce, McShane; Elmohamady, Livermore, Meyler (81' Quinn), Robertson (80' Brady); Ramirez (81' Aluko); N'Doye, Hernandez. All.: S. Bruce.

Chelsea (4-2-3-1): Courtois; Ivanovic, Terry, Cahill, Filipe Luis; Ramires (61' Oscar), Matic; Willian (80' Zouma), Fabregas, Hazard; Diego Costa (75' Remy). All.: J. Mourinho.

Soffre, e pure tanto il Chelsea, sull'ostico campo dell'Hull City, ma alla fine vince 3-2 una partita che si era complicata eccessivamente. L'inizio di partita dei Blues è forsennato, e nel giro di 10 minuti arrivano due gol: al 2' ci pensa Hazard a inventarsi il gol del vantaggio, con un sinistro dei suoi dalla distanza dopo un'ottima progressione; 7 minuti dopo è Diego Costa a raddoppiare, anche se il suo destro a giro subisce una deviazione da parte di Dawson prima di insaccarsi comunque nel sette. Segnati i primi due, il Chelsea smette di giocare, ed entrano in campo i Tigers, in colpevole ritardo: al 14' Courtois sventa il pericolo su N'Doye, ma nulla può al 26', quando il cross di Robertson trova Elmohamady sul palo lungo, e l'egiziano può appoggiare in porta il gol che dimezza lo svantaggio. Cambia tutto nel giro di due minuti: Courtois rovina un disimpegno dei suoi compagni sbagliando il controllo e regalando a Hernandez, in agguato, la rete del clamoroso pareggio. Dopo un finale primo tempo ancora di sofferenza, nella ripresa entra in campo un altro Chelsea, che sfiora il gol al 49' con Fabregas, ma che all'ora di gioco deve affidarsi al suo portiere belga, che riscatta l'errore del secondo gol: tripla parata in 10 secondi, in sequenza su Elmohamady, Livermore e Ramirez. Alla fine Mourinho azzecca la mossa: inserisce Remy, e il francese dopo un minuto segna, con la partecipazione di un McGregor molto incerto, il gol che vale il 3-2 e il +6 in classifica sul Manchester City primo inseguitore. E con una partita ancora da recuperare.

QPR - EVERTON 1-2

18' Coleman, 65' Vargas, 77' Lennon

QPR (4-4-2): Green; Isla, Onuoha, Caulker, Yun; Phillips, Sandro (71' Henry), Barton, Hoilett (60' Vargas); Zamora (82' Taarabt), Austin. All.: C. Ramsey.

Everton (4-3-3): Howard; Coleman, Stones, Jagielka, Baines; McCarthy, Gibson, Osman; Lennon, Lukaku (67' Barkley), Koné (79' Naismith). All.: R. Martinez.

Si risolleva l'Everton, che riscatta anche la pesante sconfitta in Europa League (5-2 sul campo della Dynamo Kiev) vincendo sul campo di un QPR sempre più vicino al ritorno in Championship. Non è solo una questione di classifica quella che affligge i Rangers, ma anche di gioco: la difesa non ha mai dato impressione di essere solida, e davanti le idee scarseggiano. Nella sfida odierna a Loftus Road la squadra di Ramsey va in svantaggio già al 18': azione di squadra esemplare dei Toffees, che muovono la palla da destra a sinistra senza mai più di due tocchi e smarcano Coleman, accorrente come sempre sulla fascia destra, che con un preciso diagonale batte Green. Dopo un primo tempo in cui ci ha provato solo Zamora, nella ripresa il QPR aumenta di aggressività: dopo soli due minuti Hoilett colpisce la traversa dal limite dell'area, e poi al 65' il neo-entrato Vargas risolve una mischia selvaggia in area di rigore segnando il gol del pari. Alla fine però l'Everton di carattere porta a casa i tre punti, grazie ad Aaron Lennon, che mette una palla vagante alle spalle di Green, lasciato tutto solo in area dalla difesa del QPR. Finisce dunque 1-2, con anche la sfortuna a ostacolare i londinesi: nel recupero Taarabt colpisce la seconda traversa della gara.