Tira una brutta aria in casa Liverpool. Dopo un periodo positivo, fatto di molte vittorie e di una ritrovata fiducia a seguito di un inizio stagione non proprio esaltante, la squadra di Anfield di Brendan Rodgers si ritrova, dopo la sconfitta contro l'Arsenal, a 7 punti dalla zona Champions e senza competizioni Europee.

L'allenatore dei Reds ha analizzato, nel post gara di sabato, la situazione attuale, fugando, in primis, ogni voce sul futuro di Sterling, il cui contratto scadrà nel giugno del 2017. Voci sempre più insistenti che riguardano il giovane attaccante che, qualora il Liverpool non dovesse raggiungere la Champions, sembrano destinate a fare sempre più rumore: "Non c'è nulla da aggiungere su di lui. Ha giocato molto bene nel fine settimana, la sua situazione contrattuale verrà studiata attentamente alla fine dell'attuale stagione".

Alcuni parlano di una rottura tra l'allenatore e la squadra all'interno dello spogliatoio di Anfield, nata dopo la bella annata del 2013-2014: "Con la squadra abbiamo avuto diversi confronti, diverse riunioni per analizzare le partite di questa stagione. Non c'è stato niente di diverso neanche stavolta rispetto al passato. Nelle ultime quattro partite giocate non ci siamo espressi bene, creando poco in fase d'attacco".

Rodgers non vuole pensare al futuro e alle voci che destabilizzano la squadra e l'ambiente attorno ai Reds e si concentra sul campo, l'8 aprile è in programma il replay di FA Cup contro il Blackburn, gara fondamentale per accedere alla semifinale della competizione, uno degli obiettivi rimasti vivi: "Il nostro obiettivo è quello di arrivare in finale e vincere un trofeo, ci piacerebbe molto. Vincere contro di loro sarebbe un bel passo in avanti in questo senso, anche se parliamo di un avversario che ha a propria disposizione ottimi elementi. Ad ogni modo non vediamo l'ora di scendere in campo per poter giocare di nuovo".

Infine, il giovane allenatore ha dovuto spegnere sul nascere le nuove polemiche che riguardano Mario Balotelli, non convocato per la sfida dell'Emirates: "Mario ha ricevuto una botta al ginocchio venerdì scorso e non se la sentiva di venire a Londra con noi. E' stata una sua scelta ed è rimasto a casa per questo".