E' il solito Arsene Wenger quello che si presenta ai giornalisti nella conferenza stampa della vigilia del Community Shield inglese, primo atto ufficiale della nuova stagione. Il match di domani pomeriggio del suo Arsenal contro il Chelsea non sembra turbare i pensieri dell'alsaziano, al solito poco ciarliero: "Sappiamo perfettamente che non sarà un'amichevole - esordisce il tecnico francese - perchè non è una partita come le altre, c'è un trofeo da sollevare. Ho imparato ad accettare di essere giudicato ogni volta dopo ogni match, anche se nella vita reale non funziona così". Sulla posta in palio e l'importanza di vincere subito un titolo nazionale Wenger si mostra piuttosto freddo: "Nel calcio l'unico giudice è il campo, quindi inutile cercare di trarre conclusioni prima dei 90 minuti di domani. Qualsiasi dovesse essere il risultato finale, dovremo continuare per la nostra strada e rimanere concentrati solo su noi stessi".

L'Arsenal ha disputato un ottimo precampionato, con vittorie prestigiose e convincenti contro Lione e Wolsfburg, ma il boss dei Gunners non si lascia travolgere dall'entusiasmo: "Sarà una sfida importante e difficile, ma è sempre una gara di preparazione al campionato. Ovviamente vogliamo vincere, ma per me conta soprattutto giocare bene. Una buona partita ci darebbe quel pizzico di fiducia in più per iniziare al meglio la stagione". Sulle frecciate del suo rivale Mourinho e sul suo bilancio da zero vittorie contro il portoghese Wenger è laconico e sornione: "Non ho nulla da dire. Lascerò che la vostra (si riferisce ai giornalisti presenti) storia d'amore con lui (Mourinho, ndr) prosegua senza interferenze - dichiara scherzoso - non voglio intervenire in tutto questo".

Dopo aver usato parole al miele per Walcott e Cazorla, definendosi "deliziato" dai rispettivi rinnovi di contratto, Wenger si sofferma sull'ex della partita, Petr Cech, passato a inizio estate dai Blues ai Gunners: "La sua presenza tra i pali funge da intimidazione per gli avversari, rende la visuale della porta più piccola a chi deve tirare, anche in virtù della sua forte personalità. Possiede un po' tutte le qualità che dovrebbe avere un portiere: tecnica, agilità e stazza. Sembra davvero costruito per giocare nel calcio inglese, e poi è una splendida persona. Il suo acquisto è un po' come effettuato tempo fa dal Manchester United con Van der Sar, che veniva dal Fulham e poi ha avuto altre cinque o sei stagioni da protagonista con i Red Devils. Ecco perchè non vedo perchè Petr non debba giocare ancora per qualche anno. E' un professionista serio, si allena benissimo, di certo non sarà un problema per noi".