Premier League, 6°giornata: il West Ham sbanca l'Etihad, Martial lancia lo United a -2 dai cugini

Dopo il KO casalingo in Champions, i Citizens cadono tra le mura amiche anche contro un coriaceo West Ham. Non ne approfitta il Leicester, fermato in casa dello Stoke, mentre un superlativo Martial e Mata stendono Pellé e il suo Southampton: lo United rivede la vetta. Torna alla vittoria il Chelsea.

Premier League, 6°giornata: il West Ham sbanca l'Etihad, Martial lancia lo United a -2 dai cugini
Premier League, 6°giornata: il West Ham sbanca l'Etihad, Martial lancia lo United a -2 dai cugini
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Di Renato Boschetti

Anche la capolista è umana: dopo 5 giornate a punteggio pieno, il Manchester City non ingrana la sesta e crolla, in casa, per mano di un sempre più sorprendente West Ham. Gli Hammers, alla quarta vittoria in sei gare di campionato, annichiliscono gli uomini di Pellegrini con un primo tempo da manuale e si portano sul 2-0 già al 30° del primo tempo: Moses e Sakho violano per la prima volta nella stagione di Premier la porta difesa da Joe Hart. I Citizens, nel finale di frazione, accorciano le distanze con il neo-acquisto De Bruyne, ma non riescono ad evitare la prima macchia nel tabellone di marcia stagionale. 

Chi ne approfitta, istallandosi al secondo posto a portata di sorpasso, è il Manchester United, che lotta, suda, sbuffa e guadagna con i denti tre punti fondamentali per la rincorsa ai cugini. Non è bastato un super Graziano Pellé, autore di una doppietta al Southampton per evitare la seconda sconfitta stagionale. Il centravanti azzurro fulmina in apertura la difesa dei Red Devils, apparsi stranamente sottotono in apertura. La zampata dei padroni di casa sveglia l'orgoglio dei diavoli rossi e, soprattutto, di Anthony Martial. La strana coppia Rooney-Martial inizia a ingranare le marce e il francese ribalta a cavallo dell'intervallo la gara con due reti che rivelano il giusto mix di potenza e tecnica. Sulle ali dell'entusiasmo, lo United sembra poter chiudere la contesa sul 3-1 grazie alla rete di Mata, lesto a ribattere in rete una respinta corta del portiere. Nel finale, però, ancora Pellé accorcia le distanze, regalando un finale al cardiopalma. 

Il risultato però non cambia, e permette il sorpasso degli uomini di Van Gaal al Leicester: la truppa di Ranieri va vicina a compiere l'ennesima impresa e, sotto di due reti, sfiora una vittoria epica che li avrebbe avvicinati ulteriormente alla vetta. Lo Stoke City, forte del tifo del pubblico di casa, riabbracciano Bojan che ringrazia firmando la rete dell'1-0, subito dopo bissata dal raddoppio di Walters. Finita la favola Leicester? Macché: i giocatori continuano a non voler mangiare la pizza offerta da Ranieri in caso di "clean sheet", ma in attacco si confermano i migliori della Premier. Un rigore di Mahrez e la rete di Verdy permettono al Leicester di mantenere immacolata la casella sconfitte, per quella che sempre più si sta dimostrando una bella realtà calcistica. 

Al quinto posto arranca l'Arsenal, che cade a Stanford Bridge dopo la sconfitta di Champions League: risorge così il Chelsea che trova quindi il secondo successo stagionale. Il match di apertura del sabato di Premier è equilibrato fino al 53°, poi Zouma sblocca la situazione su assist di Cesc Fabregas. L'Arsenal prova a reagire, ma si espone al contropiede. La rete che chiude l'incontro arriva al 91° e porta la firma di Eden Hazard: decisiva la deviazione di un difensore, ma la FA consegna la parternità al n°10 belga. I Blues salgono così a 7 punti, accorciando la classifica e riportandosi a 3 punti dalla zona Europa, a meno due dalla coppia Swansea-Everton che si incontrano ma non si "scontrano", dividendosi la posta in palio con uno 0-0 che non soddisfa nessuna delle due squadre, che perdono così un'occasione per entrare nei quartieri nobili.

A quota nove, assieme ai Gallesi e ai Toffees, troviamo anche il Crystal Palace e il Tottenham, con gli Hotspurs che ingranano la seconda vittoria consecutiva e rivedono le zone liete della classifica: a White Hart Lane basta una rete di Heung-Min Son per mettere in cassaforte altri 3 punti importantissimi per il morale.

Chiude la parte sinistra della classifica il Watford, che espugna St. James' Park e relega in coda un Newcastle sempre più in difficoltà e alla ricerca di una propria identità: una doppietta di Ighalo manda in orbita gli ospiti, non basta la rete nella ripresa di Janmaat a risvegliare i bianconeri, ancora ultimi a quota 2 assieme al Sunderland, che soccombe 2-0 in casa del Bournemouth (reti di Wilson e Ritchie).

Negli ultimi due match di giornata, l'Aston Villa soccombe in casa al West Bromwich Albion (0-1, rete di Berahino), mentre il Liverpool non va oltre l'1-1 in casa contro il Norwich: Ings illude i tifosi reds, ma Martin al 61° gela Anfield. I Reds scivolano ulteriormente in classifica, precipitando al 13° posto: urge un cambio di marcia se non si vuole ripetere un'altra annata anonima.

MANCHESTER CITY - WEST HAM 1-2

(Moses 6°, Sakho 31°, De Bruyne 45°+2)

SOUTHAMPTON - MANCHESTER UNITED 2-3

(Pellé 13° e 86°, Martial 34° e 50°, Mata 68°)

STOKE CITY - LEICESTER 2-2

(Bojan 13°, Walters 20°, rig. Mahrez 51°, Verdy 69°)

CHELSEA - ARSENAL 2-0

(Zouma 53°, Hazard 90°+1)

SWANSEA - EVERTON 0-0

TOTTENHAM - CRYSTAL PALACE 1-0

(Heung-Min Son 68')

NEWCASTLE - WATFORD 1-2

(Ighalo 10° e 28°, Janmaat 62°)

BOURNEMOUTH - SUNDERLAND 2-0

(Wilson 4°, Ritchie 9°)

ASTON VILLA - WEST BROMWICH ALBION  0-1

(39° Berahino)

LIVERPOOL - NORWICH 1-1

(Ings 48°, Martin 61°)