Ricominciare da zero. Questa l'idea del nuovo Liverpool targato Jurgen Klopp, allenatore abituato a lavorare coi giovani e soprattutto a costruire in crescendo, partendo da poco e arrivando a tanto. Una sorta di restauratore il tedesco, che a nella città portuale trova l'ambiente per lui: nessuna certezza da ribaltare in una squadra che vive di dubbi, ma tantissimo potenziale da mettere sul fuoco, in svariati reparti. Qualcosa di simile al Borussia Dortmund probabilmente, quando lo prese in mano, ma con una base di partenza più solida e talentuosa.

Il BVB del tecnico ex Mainz aveva un'arma che lo rendeva quasi inarrestabile, ovvero il contropiede e la velocità degli avanti, ma anche una qual certa solidità dietro e un centrocampo capace di fare quasi tutto, coprire e lanciare gli attaccanti. La spinta sulle fasce certamente non poteva mancare. Cosa ritrova il tecnico in questo Liverpool di quelle caratteristiche? Velocità e tecnica in avanti, due centrocampisti duttili, un reparto arretrato da affinare.

I nuovi Reds non dovrebbero cambiare le "istituzioni", salvo sorprese di mercato. Mignolet tra i pali, Skrtel leader della difesa e Henderson del centrocampo, Coutinho da 10 puro. Il resto è tutto da costruire, è tutto fatto di dualismi, a partire appunto dalla difesa, dove Sakho e Lovren si giocano lo spot da titolare a fianco dello slovacco, con Clyne e Moreno che difficilmente saranno tolti dalle fasce nonostante la presenza dei giovani Flanagan e Joe Gomez, e comunque i due probabili titolari son classe 1991 e 1992...

Il centrocampo sembra già scritto, fatto e finito: Jordan Henderson e James Milner. Una questione soprattutto tattica, di esperienza, di fisico e capacità di fare diverse cose. Insomma, due giocatori completi. Ma attenzione al talento sconfinato e all'intelligenza tattica di Emre Can, che sta giocando praticamente ovunque tranne che nel suo ruolo naturale, ovvero quello di mediano nel 4-2-3-1: il tedesco di chiare origini turche ha ricoperto il ruolo di centrale difensivo lo scorso anno con risultati decenti, ma non buoni come potrebbe. L'idea di Klopp potrebbe essere quella di utilizzarlo alla Gundogan, come cervello della squadra.

Tecnicamente anche la trequarti sembra scritta. Coutinho come abbiamo detto sarà quasi certamente il regista avanzato, il trequartista puro e centrale, con due uomini ai lati come Roberto Firmino e Adam Lallana. Se sul Brasiliano non abbiamo troppi dubbi, qualcuno in più va riservato all'inglese, non tanto per demeriti propri ma per meriti altrui, quelli di Jordon Ibe, le cui caratteristiche (e talento) calzano a pennello con quel che vuole Klopp sulla fascia.

E davanti? Sturridge o Benteke? Auguri a chi deve scegliere. Senza dimenticare Ings e Origi. Pensare che il neo-manager possa cambiare modulo è abbastanza remoto, la sua idea di calcio funziona e non c'è bisogno di rivoluzioni nella sua testa. L'unica rivoluzione che serve è quella che passa dai risultati della squadra. La sua nuova squadra. Il nuovo Liverpool di Klopp.