A White Hart Lane c'è una sola squadra in campo, ed è il Tottenham di Mauricio Pochettino, che nell'unico posticipo domenicale della 13esima giornata di Premier League abbatte a pallonate un West Ham in enorme difficoltà che crolla sotto i colpi di classe e sotto l'intensità pazzesca dei padroni di casa, attualmente la squadra più in forma di tutto il campionato insieme al Leicester capolista.

Ad aprire le marcature ci pensa il solito incredibile Harry Kane, che in teoria aveva cominciato la stagione sotto tono, salvo poi cambiare improvvisamente ritmo e cominciare a segnare: resiste col fisico, si gira e in piena area scarica alle spalle di Adrian. Il raddoppio arriva ancora nel primo tempo grazie all'incornata sul primo palo di Alderweireld a sorpresa su azione da corner, ma è tutto troppo facile: il West Ham davanti con Carroll e Sakho punge poco, solo qualcosa all'inizio, prima di spegnersi ed esser graziato da Alli che da pochi passi colpisce la traversa sul finire del primo tempo.

Nella ripresa non cambia nulla, nemmeno il marcatore del terzo gol, cioè Harry Kane: destro secco, diretto da fuori dopo una palla persa in uscita da Tomkins. Adrian tocca solamente, ma non devia fuori dallo specchio. La partita si incattivisce anche, l'arbitro Taylor cerca di non estrarre troppi cartellini ma è un derby e le squadre non se le mandano a dire, tutt'altro. C'è anche frustrazione per il West Ham, che subisce anche il quarto gol da Walker, un buon esterno che si insacca alle spalle del povero Adrian, che svariate volte salva. Lanzini nel finale si inventa un gol bellissimo dopo un'ottima azione individuale, ma vale decisamente poco, solo per le statistiche.

Mason sfiora anche il quinto gol nel finale, colpendo un altro legno, e anche Onomah entra e va vicino alla deviazione decisiva. Sorride anche la classifica ora agli Spurs: solo due punti li dividono dalle top four. Resta ancorato al sesto posto il West Ham, che non esce comunque ridimensionato. Il lavoro di Bilic è ottimo, la strada è giusta e una sconfitta non può cambiare le cose.

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Giorgio Dusi
Vivo a Bergamo, scrivo di calcio, in particolare di Juventus e Arsenal, e di basket tra NBA ed Eurolega. Giornalista. Laureando. Forse. [email protected]