La lotta al vertice in Premier League si è archiviata la scorsa giornata con un verdetto a dir poco sorprendente. Alla giornata 14 arriva infatti come capolista l'incredibile Leicester, più una favola che una squadra di calcio. I gol di Vardy, le idee di Ranieri, le giocate di Mahrez, la solidità e la compattezza. Un insieme di fattori che hanno fatto sì che quello che poteva tranquillamente essere un testacoda, ovvero la sfida del sabato delle 18.30 che oppone le Foxes al Manchester United, sia a tutti gli effetti uno scontro dal vertice. Per la precisione, prima contro seconda. E la prima non veste il rosso abitualmente.

Ranieri si affiderà alle solite certezze nel 4-4-1-1 con Kanté in mediana e Mahrez a sostenere Vardy, con Albrighton largo a destra. Dall'altra parte van Gaal dovrebbe confermare in gran parte l'undici che in settimana ha pareggiato 0-0 in casa con il PSV, con Martial unica punta. Gli unici cambi dovrebbero essere Young e Mata, titolari al posto di Darmian e Depay.

Il vero big match della giornata è però inevitabilmente quello tra Tottenham Chelsea, forse non guardando la posizione in classifica, ma sicuramente dal punto di vista tecnico. Anche perchè gli Spurs non perdono dalla prima di campionato e hanno trovato un Harry Kane che definire "spaziale" è riduttivo. Alle sue spalle nel derby ci saranno Lamela, Eriksen e Son, con Dembelé in mediana a fianco di Dier per sopperire alla squalifica di Alli. Nessuna grande novità nelle file dei Blues, anche se Mourinho potrebbe dover rinunciare a Terry. In caso, pronto Zouma.

Chi di assenze ne ha a bizzeffe è un'altra londinese, l'Arsenal di Wenger, falcidiata a centrocampo ma che recupera appieno Ramsey per la trasferta di domenica sul campo del Norwich. Consolazione piuttosto magra se dovessero mancare Chamberlain, Sanchez e Campbell, tutti in dubbio. Jarvis e Tettey sono invece indisponibili per i Canarines, ancora spazio a O'Neil in mezzo. L'altra top four è di scena in casa, all'Etihad arriva il Southampton e il City in gran difficoltà non può permettersi un altro passo falso. La buonissima notizia per Pellegrini è il recupero di David Silva, che sarà subito titolare con De Bruyne e Sterling alle spalle di Aguero. Ospiti che invece cercano il miracolo senza Pellè, squalificato: sarà Long l'unica punta.

Sfide casalinghe anche per West Ham e Liverpool, tra le prime inseguitrici del quintetto di testa insieme all'Everton. Gli Hammers attendono il WBA orfani degli squalificati Noble e Collins, oltre ai soliti noti infortunati Payet e Valencia. Ballottaggio tra Zarate, Sakho e Carroll: in tre per due posti. Reds invece con il dubbio Coutinho per completare il 4-2-3-1: con il brasiliano sarà Firmino a far la punta, senza invece l'ex Hoffenheim agirà alle spalle di Benteke. Squalificato Lucas, spazio a Can e Allen in mezzo. Lo Swansee arriverà ad Anfield senza il grande ex Shelvey. Impegno più agevole quello dell'Everton sul campo del Bournemouth, ma occhio alle insidie che portano le assenze di Jagielka e Baines.

L'ultima della classe, l'Aston Villa, proverà a strappare punti al Watford senza Amavì e Grealish. Non sono previste enormi novità invece nel nuovo Sunderland di Allardyce con la difesa a tre; attenzione però al trio Shaqiri-Bojan-Arnautovic che mette in campo lo Stoke City. Chiudiamo con Crystal Palace - Newcastle: in caso di vittoria dei padroni di casa potrebbe saltare McClaren, che per limitare i rischi si affida a un 4-4-2.