Il West Ham continua a frenare: 1-1 a Boleyn Ground contro il WBA

Primo tempo dominato dagli Hammers che passano in vantaggio con una punizione di Zarate; nella seconda frazione è il neo-entrato Lambert a trovare la deviazione fortunosa di Reid nella propria porta. Nel finale Adrian e Myhill salvano il risultato.

Il West Ham continua a frenare: 1-1 a Boleyn Ground contro il WBA
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Di Stefano Fontana

Al Boleyn Ground di Londra va in scena il pareggio per 1-1 tra West Ham-West Bromwich Albion, agli ordini della terna capitanata da Martin Atkinson. Sfida cosiddetta di metà classifica: dopo tredici giornate, le due squadre sono separate da soli quattro punti (21-17) ma da ben cinque posizioni (ottavi i padroni di casa, tredicesimi gli ospiti). Distanze che dunque restano invariate.

West Ham che dopo un ottimo avvio di campionato è leggermente calato ottenendo solo un punto nelle ultime tre (2-0 a Watford, 1-1 in casa contro l'Everton, 4-1 a White Hart Lane contro il Tottenham) dopo averne messi in cascina ben venti nelle prime dieci uscite. L'infortunio dello straripante Dimitri Payet, vittima di una forte distorsione con interessamento del legamento alla caviglia sinistra (ne avrà fino a febbraio) non aiuta gli Hammers, che comunque conquistando la settima vittoria stagionale in Premier potrebbero balzare al sesto posto ad un solo punto dal Tottenham.

WBA che invece si ritrova con gli stessi punti dello scorso anno alla quattordicesima giornata (17) a +7 sulla zona retrocessione, proprio quella che Tony Pulis ha sempre evitato nei suoi ventitrè anni di carriera da manager. Cinque vittorie, due pareggi e sei sconfitte per i Baggies, che sono però reduci dallo straordinario trionfo casalingo (2-1) contro l'Arsenal capolista. Tre le vittorie ottenute lontano dal The Hawthorns, che se dovessero diventare quattro garantirebbero al team delle West Midlands di raggiungere a metà classifica Southampton e Liverpool, a quota venti.

Squalificato capitan Noble, Slaven Bilic affida la fascia al centrale di difesa Winston Reid. Adrian in porta, Jenkinson a destra, Angelo Ogbonna e Cresswell a sinistra completano il reparto arretrato; Kouyaté fa coppia con l'ex-Sampdoria Pedro Obiang. Trazione offensiva per il 4-2-3-1 del tecnico croato: ci sono in campo Sakho, il sorprendente argentino Lanzini, Victor Moses e la vecchia conoscenza del campionato italiano Mauro Zarate, tutti insieme. Out per infortunio Payet e Valencia.

4-2-3-1 anche per Tony Pulis, fedelissimo del modulo con tre trequartisti: sono Morrison, Sessegnon ed il gallese McClean a supportare Rondòn. L'esperto Darren Fletcher fa coppia nel mezzo con Yacob, difendendo la massiccia linea di difesa: Dawson e McAuley sono i terzini, Johnny Evans e lo svedese Olsson i due centrali. Solito Myhill tra i pali. In totale, sono nove le diverse nazionalità rappresentate dallo schieramento di questo pomeriggio del WBA.

West Ham (4-2-3-1): Adrian; Jenkinson, Ogbonna, Reid, Cresswell; Kouyaté, Obiang; Sakho, Lanzini, Moses; Zarate. All. Bilic

West Browmich Albion (4-2-3-1): Myhill; Dawson, Evans, Olsson, McAuley; Fletcher, Yacob; Sessegnon, Morrison, McClean; Rondòn. All. Pulis

Primo squillo del match poco dopo il decimo: è Rondon a provarci da fermo da venticinque metri, con un destro potentissimo che sfiora letteralmente il palo alla destra di Adrian. Solo cinque minuti dopo però è il West Ham a passare in vantaggio: McCauley è ingenuo nel trattenere un avversario al limite dell'area, concedendo un'invitantissima punizione diretta agli Hammers. Sul pallone va Mauro Zarate e dal suo destro parte una traiettoria semplicemente perfetta che si alza sopra la barriera, gira e si infila alle spalle di un impotente Myhill. Esplode Boleyn Ground, è vantaggio per i londinesi. 

Il resto del primo tempo porta sempre un marchio della squadra di casa, che con la rapidità e la fantasia dei suoi quattro in attacco mandano sempre in difficoltà i difensori del WBA, fisici sì ma con gravi carenze di agilità. E' Myhill ad evitare più volte il raddoppio, specialmente sui tiri dalla distanza di Zarate e Lanzini, letteralmente scatenati. 45 minuti da incubo in particolare per Yacob ed Olsson, mai in partità così come tutto il West Brom, schiacciato dalla pressione offensiva degli uomini di Bilic.

Rientro in campo per il secondo tempo e precise indicazioni di Pulis: si va tutti in attacco. Fuori Sessegnon, dentro l'ex-Liverpool Rickie Lambert, che va a fare coppia col colombiano Rondòn. Alle porte del cinquantesimo minuto è proprio Lambert a propiziare il pareggio: cross in mezzo allontanato, Fletcher controlla in qualche modo e fa arrivare la palla a Lambert in area. Girata di sinistro del britannico che trova il braccio larghissimo di Reid: Atkinson non ha neanche il tempo di fischiare il calcio di rigore perchè la palla termina in rete spiazzando Adrian che si era tuffato. Esulta Fletcher, esulta Lambert, si dispera Winston Reid, è pareggio.

Ad un minuto dallo scoccare dell'ora di gioco ci prova di nuovo Lambert su calcio piazzato: sinistro dai venticinque metri che passa letteralmente tra le maglie della barriera e costringe Adrian al tuffo basso con chiusura in corner. Due minuti ed è proprio il portiere spagnolo ad immolarsi contro Rondon che colpisce di testa a pochi metri dalla linea di porta: uscita disperata di Adrian che con il suo stesso corpo impedisce il tracollo degli Hammers, nettamente in difficoltà nel secondo tempo dopo aver praticamente dominato il primo. Slaven Bilic se ne accorge ma non pensa nemmeno a ritirare i remi in barca: dentro Andy Carroll, una punta, fuori Pedro Obiang, un mediano. Sostanzialmente, cinque attaccanti in campo in contemporanea per i londinesi, con Lanzini che scala in mediana accanto a Kouyaté e Zarate a fare da supporto al gigante inglese davanti.

A meno di venti dal termine arriva una tegola per i supporters degli Hammers: dopo un grande scatto sulla destra, Sakho rimane a terra e chiama istantaneamente il cambio. Problema muscolare alla coscia sinistra per lui, è Jelavic ad entrare in campo per sostituirlo, tornando così a formare le “Twin Towers”, le torri gemelle, accanto a Carroll. Il West Ham si riprende e fa vedere qualche buon tiro dalla distanza, tuttavia controllato facilmente da Myhill. Finale di partita con le due squadre vogliose di trovare il raddoppio ma troppo stanche e poco lucide: i cambi offensivi non danno la svolta al match, che dopo quattro di recupero termina sull'1-1.

Risultato che rispecchia l'andamento della partita: primo tempo dominato dagli Hammers che sono calati ed hanno addirittura rischiato di perderla nel secondo. Quarta partita consecutiva senza vittoria per il West Ham, che trova il secondo pareggio delle ultime quattro partite e guadagna un punto che lo porta a 22, agganciando il Crystal Palace. WBA fortunato nel trovare il gollonzo del pareggio ma poi bravo a prendere fiducia sfiorando addirittura il vantaggio con Rondon, a cui risponde un grande Adrian. 18 punti per gli uomini di Pulis, che ora sono a ridosso dello Stoke City.

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Stefano Fontana
Ventenne. Ex-Liceo Scientifico abruzzese, trapiantato a Bologna nella facoltà di ingegneria informatica. Da sempre malato di calcio, fede rigorosamente rossonera, alla quale nel tempo si è aggiunta quella biancorossa dei Gunners. Con gli anni ho imparato ad amare tennis e basket NBA, grazie rispettivamente a Roger Federer ed alle mani paranormali di Manu Ginobili. Aspirante chitarrista con poche fortune. Non rifiuto mai una birra gelata.