FA Cup: troppo Arsenal, Sunderland battuto 3-1 e quarto turno conquistato

Lens porta in vantaggio gli ospiti, ma poi si scatenano i Gunners che rischiano in un paio di occasioni ma creano tantissimo e assediano, meritando la vittoria e la qualificazione. Nel Sunderland nota positiva Pickford.

FA Cup: troppo Arsenal, Sunderland battuto 3-1 e quarto turno conquistato
FA Cup: troppo Arsenal, Sunderland battuto 3-1 e quarto turno conquistato
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Di Giorgio Dusi

L'Arsenal inizia l'operazione difesa della FA Cup nel migliore dei modi, con un 3-1 sul Sunderland sofferto all'inizio e in apertura di ripresa, ma meritatamente conquistato. A sbloccare ci pensa Lens, ma poi Campbell, Ramsey e Giroud completano la rimonta. Gli stessi marcatori del match di campionato, lo stesso risultato. L'Arsenal prosegue la sua strada verso Wembley.

Wenger applica il turnover (per quanto possibile, vista la situazione in infermeria) inserendo Gabriel e Gibbs in difesa, cambiando il centrocampo, con la coppia Chambers-Chamberlain, mentre Iwobi rileva Ozil sulla trequarti. Allardyce sceglie un modulo offensivo con cinque giocatori offensivi in campo, con Toivonen in mediana ma senza Borini e Defoe. In porta chance per Pickford, promettentissimo nazionale inglese.

Primo brivido portato da Lens, dopo un inizio intenso: sinistro improvviso da fuori che termina largo con Cech a controllare. I Gunners si dimostrano padroni del campo e reagiscono con un sinistro di Gibbs in diagonale che Pickford riesce a parare in qualche modo, ma il terzino inglese la combina grossa al 17’: recupera palla sulla propria trequarti ma la tocca dietro per Koscielny che ha un controllo difettoso, Lens lo pressa e recupera per poi concludere di potenza alle spalle di Cech, non perfettamente posizionato.

La reazione è affidata Iwobi, che dimostra personalità, anche se il pareggio al 25’ è firmato da Joel Campbell, bravo a mettere in rete col sinistro a centro area il suggerimento dalla sinistra di Walcott. Forte dell’1-1, l’Arsenal ricomincia ad aumentare la pressione sulla difesa avversaria con più serenità, alla ricerca del gol vittoria. Qualche situazione pericolosa si crea, in particolare quando è Chamberlain a cambiare passo, ma Pickford non è mai chiamato a interventi eclatanti, mentre Cech dall’altra parte resta più tranquillo.

All’inizio della ripresa si gioca praticamente a una porta sola, perché la squadra di Wenger assedia ma non conclude mai con vera pericolosità, nonostante un Campbell vivace e un Chamberlain ispiratissimo: al 57’ prova un bel destro a giro piazzato che sbatte sul palo, Walcott sulla ribattuta non impatta bene e in diagonale non trova la porta. Legno da una parte, legno dall’altra: due minuti dopo Yedlin si inventa un cross perfetto per Fletcher che salta sopra Bellerin e incorna diretto sulla traversa, ancora una volta la palla torna in gioco ma Watmore si coordina male e la mette alta.

La partita sembra accendersi, al 60’ Pickford si prodiga in un miracolo su una conclusione ravvicinata ancora di Campbell prima che i ritmi scemino, così Wenger sceglie i piedi sapienti di Arteta e Ramsey al posto di Iwobi e Chambers, buoni protagonisti. I risultati si vedono: imbeccato Gibbs a sinistra, cross sul primo palo dove Giroud non riesce a deviare e Pickford, che aveva anticipato erroneamente il movimento, in due tempi se la trova lì. Ancora su assistenza del terzino, Walcott si ritrova a centro area libero ma col destro appoggia troppo morbido.

Il gol resta però nell’aria e al 72’ arriva, con l’azione da destra: uno-due ben riuscito tra Bellerin e Campbell, cross basso dello spagnolo per il movimento di Ramsey che anticipa Coates in mezzo e mette in porta il 2-1 che fa esultare Wenger. L’Arsenal tre minuti dopo chiude addirittura i conti con la firma di Giroud su un pallone magico ancora di Bellerin, che sorprende tre difensori e permette al francese di dover solo appoggiare in rete da pochi passi.

Le emozioni non finiscono però, perché prima ancora Giroud, accesosi all’improvviso, recrimina per un rigore abbastanza netto (fallo di Yedlin da dietro), dall’altra parte è Graham che sul piede si trova il pallone per accorciar le distanze, ma Cech dice di no. Con il risultato praticamente acquisito Wenger manda in campo Reine-Adelaide, che avvia un’azione conclusasi con un colpo di testa dell’ormai protagonista (anche in fase difensiva) Giroud.

La partita si conclude su una punizione gestita non benissimo dal Sunderland, che incassa un'altra delusione (prevedibile) in stagione. Ora resta solo il campionato, con una salvezza da conquistare. Per l'Arsenal il cammino è ancora lungo, l'obiettivo di conquistare la terza FA Cup consecutiva resta vivo.