Arsenal che torna alla vittoria dopo lo 0-0 casalingo col Southampton, chiudendo sostanzialmente la contesa in 90 secondi alla metà del primo tempo grazie alla combo Özil-Chamberlain. Bournemouth con buona forza di volontà, ma quasi mai davvero pericoloso dalle parti di Cech. Gunners che con questo trionfo (il quattordicesima in campionato) raggiungono i cugini del Tottenham al terzo posto (pari punti, ma migliore differenza reti degli Spurs) a -5 dal Leicester, che sarà in trasferta proprio all'Emirates la prossima domenica. Andiamo ad analizzare il match.

Ventiquattresima giornata di Premier League: al Vitality Stadium (o, per i tradizionalisti, Dean Court) è Kevin Friend ad arbitrare i padroni di casa del Bournemouth nel primo dei due posticipi domenicali, contro l'Arsenal.

Cherries di Eddie Howe che puntano a strappare almeno un punto ai londinesi con un 4-5-1 piuttosto abbottonato: Boruc difende i pali, linea a quattro con Smith e Daniels come esterni e la coppia Francis-Cook a proteggere il centro. Surman è il mediano con Harry Arter e Dan Gosling come mezzali; Pugh è l'ala sinistra, Ritchie l'esterno a destra. Unica punta Benik Afobe, cresciuto proprio nelle giovanili dei Gunners.
Wenger invece sceglie il suo solito 4-2-3-1: Gabriel e Koscielny sono i due centrali di difesa, Hector Bellerin e Nacho Monreal i due esterni impegnati a proteggere Petr Cech. Mediana solida come al solito: Mathieu Flamini affianca Aaron Ramsey. Oxlade-Chamberlain ed Alexis Sanchez sono le due ali sulla trequarti, mentre Özil supporta l'unica punta Giroud.

Inizio di match piuttosto blando, con il Bournemouth tutt'altro che arrendevole e l'Arsenal che fa fatica a proprorre il solito gioco spumeggiante, senza tuttavia mai correre rischi nei primi venti minuti. Poi, in due minuti i Gunners indirizzano la partita. Numero uno, Ramsey che dalla trequarti scodella in area sulla sinistra: sponda meravigliosa di Olivier Giroud anticipando di testa anche Alexis Sanchez e trovando all'altezza del dischetto Mesut Özil. Destro (si, destro!) al volo di potenza, palla sotto la traversa e 1-0!
Il tempo di ricomporsi e battere il calcio d'inizio ed arriva spietato il raddoppio: Nacho Monreal recupera palla e lancia l'azione sulla sinistra per Özil. Sfera smistata centralmente dove è ancora Aaron Ramsey a trovare il colpo decisivo: filtrante che libera Alex Oxlade-Chamberlain nella parte destra dell'area di rigore, rasoterra incrociato di prima che tocca il palo e termina in rete, è subito 0-2 Gunners. Per l'esterno inglese è il primo gol in Premier dall'ottobre 2014, primo assoluto in trasferta con la maglia dei londinesi.
Dopo poco prova a scuotere i suoi Arter: slalom per andare via alla tripla marcatura e mancino decisamente interessante dal limite, deve superarsi Cech per mettere in corner con la mano di richiamo. Alla mezz'ora è Pugh a sciupare tutto: palla profonda sulla sinistra, Gabriel canana totalmente l'anticipo liberando una prateria a Pugh che si avvicina alla porta ma perde l'attimo decisivo. Rinviene Koscielny che chiude in corner. Nel primo dei due di recupero è ancora Cech a salvare i propri pali: controllo di petto di Smith leggermente lungo, il ceco è molto reattivo ad intervenire in scivolata per chiudere in corner.
A questo punto si chiude il primo tempo, che ha visto un Arsenal molto attento in difesa e letale in attacco: due tiri in porta, due gol. Menzione d'onore tuttavia per i Cherries che non hanno rinunciato ad attaccare neanche dopo il doppio svantaggio.

Tornano in campo le due squadre con gli stessi 22 che hanno finito il primo tempo. Inizio della seconda frazione favorevole ai padroni di casa che provano a portarsi dalle parti di Cech senza tuttavia creare particolari pericoli, eccezion fatta per una buonissima girata di Smith che si infrange contro l'esterno della rete. I Gunners arretrano decisamente il baricentro provando a colpire in contropiede, ma il Bournemouth supera facilmente il centrocampo arrivando spesso e volentieri a concludere dal limite: Afobe e Ritchie non trovano però il bersaglio grosso.
Dopo l'ora di gioco gli ospiti alleggeriscono meglio la pressione grazie a Francis Coquelin, buttato nella mischia da Wenger al posto di Oxlade-Chamberlain, con Ramsey avanzato sulla trequarti. La partita rimane piuttosto compassata, con una grande mole di gioco attorno al centrocampo con fitte reti di passaggi (soprattutto dell'Arsenal) piuttosto sterili che raramente si trasformano in tiri verso lo specchio. Grande occasione per King a cinque dal termine si ritrova il pallone tra i piedi al limite dell'area piccola dopo il cross liftato di Adam Smith ma non ha la reattvità necessaria a spingerla dentro. Tre minuti dopo stesso copione, Smith per Joshua King che stavolta riesce a metterci il piede: bravo Cech a neutralizzare in tuffo. In contropiede è Ramsey a sprecare il pallone del 3-0: percussione sulla sinistra e sgroppata fino all'area di rigore. Qui si propone Olivier Giroud tutto solo all'altezza del dischetto, ma il gallese preferisce calciare verso la porta, colpendo in pieno Boruc.
L'emozione più grande del secondo tempo arriva nel primo dei tre minuti addizionali concessi da Friend: luci della ribalta per Petr Cech che respinge di istinto prima su Arter liberato a pochi metri dalla porta da un rimpallo, poi su Smith che arriva sulla ribattuta a calciare dal limite trovando però i guantoni del portiere ex-Chelsea. Il triplice fischio dell'arbitro sancisce la vittotia dei Gunners al Vitality Stadium.