Domenica 14 febbraio segnerà una tappa fondamentale per la corsa al titolo nella Premier League. Ben due scontri diretti tra le prime quattro del campionato. Il Leicester di Ranieri vuole coronare il sogno e proseguire la fuga, i Gunners di Wenger saranno uno scoglio duro da superare in quanto diretta concorrente alla vittoria finale; all'Etihad invece il City cercherà di non perdere ulteriore terreno in classifica dopo il pesante k.o interno con le Foxes dello scorso sabato, di fronte però avranno i ragazzini terribili di Mauricio Pochettino, sempre più outsider tra le big in questa stagione così indecifrabile che ha visto grande equilibrio per buona parte del torneo.

ARSENAL - LEICESTER

Senza dubbio il match clou della 26esima giornata. L'avvicinamento alla gara é vissuta in modo diverso dalle tifoserie, ma con un obiettivo in comune: vincere.

Le Foxes sono in testa alla Premier, una posizione inaspettata da molti addetti ai lavori ad inizio anno se si pensa al miracolo salvezza della passata stagione. Un Leicester consapevole dei suoi mezzi e di poter fare la storia quest'anno trascinato dal duo Vardy-Mahrez e dall'instancabile Kanté: all'Emirates cercherà sicuramente di fare il colpaccio a detta del suo allenatore Claudio Ranieri, abile maestro nel plasmare questa squadra che non si ferma mai in campo, che cerca sempre di arrivare fino in fondo e che lo scorso sabato nel perentorio 1-3 col City ha palesemente manifestato le sue intenzioni:ormai non si nascondono più e puntano alla vittoria finale, l'epilogo ideale per questa stagione da favola.

Dall'altra parte abbiamo Arsenè Wenger che per la prima volta in ormai quasi 12 anni di astinenza sente di poter davvero arrivare fino in fondo nella lotta per il titolo e magari vincerlo. La vittoria ritrovata contro il Bournemouth domenica scorsa in trasferta ha ridato fiducia al gruppo dopo i mezzi passi falsi delle ultime giornate. I Gunners si sono ricompattati e possono contare su un ottimo portiere come Petr Cech (il numero uno in questa stagione per clean sheets), il cui ruolo sarà fondamentale nella gara di domenica non solo contro il duo micidiale Vardy-Mahrez (oltre 30 gol in due) ma anche contro il difensore goleador Robert Huth,vero pericolo sui calci piazzati. Il tecnico francese inoltre vorrà fare pieno affidamento su Alexis Sanchez, rientrato dall'infortunio ed autore di un hat-trick nella gara d'andata (vinta 2-5 dall'Arsenal), i cui guizzi uniti alle invenzioni di Mesut Ozil, ma anche al lavoro in mediana di Coquelin e Ramsey e le scorribande sulla fascia di Monreal e Bellerin, saranno importanti per provare a scardinare la porta difesa da Schmeichel.

MANCHESTER CITY - TOTTENHAM

Il City deve rialzarsi subito dalla pesante batosta col Leicester che l'ha visto scivolare in quarta posizione a -6 dalla vetta (mai era stata fuori dalla top 3 in questa stagione), non potrà far affidamento su De Bruyne (out per 2 mesi e mezzo) e sul suo capitano Vincent Kompany, a lungo fuori dai giochi per noie muscolari in questa stagione e vera colonna portante della difesa dei Citizens. Senza di lui infatti la squadra di Manchester ha sofferto non poco in fase difensiva portandosi a casa pochi clean sheets e si è dimostrata fragile soprattutto nelle situazioni di palla inattiva.

Musica ben diversa invece per i Lilywhites, con Mauricio Pochettino che in questa seconda stagione alla guida del club nordlondinese sta ottenendo traguardi importanti con un bel gioco dinamico e spregiudicato che sa cavarsela nelle partite ostiche (vedasi la vittoria interna di sabato contro il Watford), lanciando giovani interessanti per il futuro del calcio inglese quali Alli, Kane o Dier, e mostrando un'ottima solidità difensiva: secondo miglior attacco e miglior difesa del campionato con sole 19 reti subite, merito della coppia belga Vertoghen-Alderweireld, soprattutto quest'ultimo ha mostrato ottime doti in fasi difensiva, lucido e sempre pulito nei contrasti (un solo cartellino giallo nelle prime 18 giornate), piedi eleganti nell'impostazione del gioco che gli hanno permesso di collezionare qualche assist, nonché minaccia costante nell'area avversaria sui calci piazzati (ne sa qualcosa Hart tra l'altro dato, che andò a segno nella gara d'andata vinta per 4-1 al White Hart Lane). Il belga ex Southampton è uno dei pochi giocatori del campionato ad non aver saltato nemmeno un minuto di gioco fin qui. Prestazioni da urlo finora che lo hanno reso discutibilmente il miglior centrale del torneo in questa stagione assieme a Koscielny.

La vera chiave della sfida però sarà nel duello tra Sergio Aguero e Harry Kane, i cui gol potrebbero decidere l'importante sfida nella corsa al titolo. Entrambi i due numeri 10 hanno contribuito attivamente a 16 gol per le loro squadre in questa stagione, il Kun vanta 14 reti (7 dei quali nelle ultime 5 giornate dopo le varie assenze per infortunio ad inizio stagione) e 2 assist, Hurrikane invece ha realizzato 15 reti finora e un assist.

Il centravanti inglese vanta una precisione di tiro del 64.3%,paragonato al 60.4% di Aguero, ma ciò non vuol dire che l'argentino sia meno efficace. Come detto sopra, gli infortuni hanno prevalso sul Kun in questa stagione ma non per questo gli hanno tolto la pericolosità sotto porta. L'attaccante del City ha segnato in media un gol ogni 95.4 minuti, quasi un gol a partita, grazie ai suoi 14 centri in questa stagione frutto di sole 18 presenze. Kane non gli è lontano di molto con un gol ogni 147.07 minuti,senza dimenticarci poi la lenta partenza dell'attaccante inglese, rimasto a secco nelle prime sei gare della stagione prima di sbloccarsi proprio contro il City nella gara d'andata. Da allora ha realizzato 14 gol in 15 partite, il che lo rende una minaccia quasi quanto Aguero nell'avvicinamento alla sfida cruciale dell'Etihad.

Va detto che queste due sfide non decideranno del tutto il titolo, ma potrebbero rafforzare la posizione del Leicester come favorita alla vittoria finale in caso di risultato positivo all'Emirates e pareggio delle altre due all'Etihad (nella migliore delle ipotesi un +7 sugli Spurs e +8 sui Gunners e Citizens). Il City invece potrebbe perdere terreno in caso di una ulteriore sconfitta che la ricacciarebbe a -4 dalle londinesi in caso di una vittoria contemporanea dei Gunners (nella peggiore delle ipotesi un -8 dal Leicester capolista). L'Arsenal dovrà fare bene contro il Leicester e non potrà permettersi passi falsi (il calendario prevede l'importante sfida all'Old Trafford contro lo United e derby al White Hart Lane da qui a inizio marzo), ed una vittoria sarebbe l'ideale per ristabilire l'equilibrio ed evitate una eventuale fuga delle Foxes.

Mancano comunque 12 gare da qui alla fine e tutto può ancora cambiare,d'altronde la Premier ha sempre offerto sorprendenti ribaltamenti al vertice negli ultimi anni (Liverpool nel 2008-09 e nel 2013-14), confermando di essere un campionato da vivere al cardiopalmo.